Biblioteca Civica A. G. Barrili, Savona
Sabato 9 Febbraio, alle ore 15 nella Sala Rossa del Palazzo Comunale
Marisa Siccardi interverrà sul tema:
L’INFLUENZA SPAGNOLA 1918-1919
… uno sguardo infermieristico da Savona
Abstract
Dalla Primavera del 1918 al periodo autunno-invernale 1918-1919, in tutti i continenti insorse una forma influenzale, denominata convenzionalmente “febbre spagnola”, il cui agente etiologico era allora del tutto sconosciuto, che si sviluppò ovunque in tre ondate successive, con ampia diffusione e grave mortalità
Tra il silenzio della censura imposta dallo stato di guerra e la grande partecipazione mediatica dei quotidiani che riportavano notizie rassicuranti sulle “vittoriose” battaglie, la fase culminante della morbilità esplose anche a Savona e nella Liguria nel suo complesso in modo drammatico e angosciante: soprattutto per la popolazione, in prevalenza debilitata dalle restrizioni alimentari imposte dalle spese per la guerra, dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari, dalle diffuse condizioni di povertà.
Ma anche gli amministratori, con i sindaci dei vari comuni impegnati a richiedere impossibili soccorsi governativi, tramite le sottoprefetture a loro volta impotenti, in un breve arco di tempo, quale fu quello della seconda, terribile fase influenzale pandemica, vissero il dramma dell’ingovernabilità sanitaria: per l’assenza di medici e di infermieri inviati al fronte, di pochi medici e di infermiere e infermieri presenti a loro volta malati, di terapie ben poco efficaci o addirittura inesistenti: in un tempo in cui la prevenzione era ancora lontana a venire e, in particolare, del tutto assente la vaccinazione antiinfluenzale.
In mancanza di un rintracciabile (al momento) Archivio dell’Ospedale Civico San Paolo (a suo tempo rigorosamente indagato e registrato dal Dottor Guido Malamdra, direttore dell’Archivio di Stato di Savona e della Sovrintendenza archivistica della Liguria), grazie al contributo del Direttore e del Personale Biblioteca Civica G.Barrili, della Direttrice e del Personale dell’Archivio di Stato di Savona, della Direttrice e del Personale dell’Archivio di Stato di Genova, del Direttore e dei Collaboratori dell’Archivio Storico della Marina Militare Italiana, sono state individuate altre fonti. In una paziente, sebbene molto parziale ricomposizione di un puzzle immenso, i documenti e le notizie recuperate possono dare atto di quanto sia stata immane la tragedia della dimenticata “INFLUENZA SPAGNOLA”, della sua origine e diffusione, della lotta in prima linea più che al fronte, di chi prestava assistenza: infermiere di professione laiche e religiose e, in loro assenza, donne nelle piccole comunità rurali lontane e abbandonate e nei quartieri cittadini .