Cultura12 gennaio 2020 11:42

Traumfabrik: germogli di cultura

Uno spazio multidisciplinare, un incubatore, una sorta di collector’s house aperta in forma di associazione culturale senza fini di lucro nel centro storico di Celle Ligure da un gruppo di cultori dell’arte desiderosi di proporre un nuovo stimolo al turismo culturale del piccolo centro rivierasco: TraumFabrik compie un anno. Ne parliamo con Riccardo Zelatore che ne è curatore e vicepresidente e che in stretta sinergia con Alex Raso, promotore primo del progetto, indirizza da un anno la linea strategica dello spazio

Traumfabrik: germogli di cultura

Perché TraumFabrik e perché a Celle Ligure?

La denominazione è un evidente riferimento alla “Fabbrica dei sogni” di bolognese germinazione, fondata nel 1977, che per alcuni anni era diventata una specie di snodo geografico della fantasia, della creatività, della riscossa della marginalità… Era il periodo di tante utopie diverse tra loro che davano vita a un nuovo “strato sociale”: un progetto rivoluzionario fatto di creatività e nuovi linguaggi, dell’immaginazione al potere, della creatività dispiegata in tutte le sue forme, degli indiani metropolitani, delle fanzine politiche, del DAMS e di tante altre cose… Un mood assai caro all’amico Alex Raso che mi ha coinvolto in questo progetto con la volontà evidente di darne una nostra personale e attualizzata reinterpretazione. Sono cambiati i tempi e i modi, il contesto socioeconomico, i canali di comunicazione ma resta il desiderio di operare costruttivamente in uno studio, un laboratorio di produzione e uno spazio espositivo che si intrecciano e alternano per affermarsi come think tank per designer, artisti visivi, illustratori, grafici, fotografi, poeti e musicisti. L’abbiamo concepita come una Wunderkammer contemporanea (camera delle meraviglie, ndr), in cui le varie discipline espressive si alternano e convivono, raccontando lo spirito cosmopolita e la passione per il bello che accomuna tutte le persone che fanno parte del team dell’associazione.

A Celle Ligure fondamentalmente per due motivi pragmatici: mancava una realtà di questo tipo in un paese dell’area savonese libero dalle eredità e ingerenze culturali storico filologiche delle vicine Albisole e, in particolare, Alex Raso vive a Celle Ligure, il che ci garantisce come doppio esito la possibilità agile di conduzione dello spazio e una efficace relazione con il tessuto territoriale.

TraumFabrik ha appena compiuto un anno, ma tante sono state le iniziative intraprese. Cosa vi ha mosso?

Il 2019 è stato un anno di start up e di carotaggio e, spinti da anche troppo entusiasmo, abbiamo dato impulso a tanti progetti che, nel rispetto della mission statutaria, hanno spaziato da mostre monografiche a esposizioni collettive, da incontri musicali a workshop, da corsi di disegno a piccoli talk. Non ci siamo risparmiati, cercando di mantenere sempre come driver principali la misura e la qualità delle proposte, cercando di dare priorità alla professionalità e all’approfondimento. Abbiamo ordinato mostre personali di Bruno Munari, Aldo Mondino, Annalisa Pisoni Cimelli, Johnny Hermann, Enrico Lombardo, Anna Matola, Corrado Bonomi e collettive transgenerazionali con maestri quali Paolo Minoli, Marcello Morandini, Gianfranco Pardi, Giovanni Campus, Sandro De Alexandris, Carlo Nangeroni, Paolo Iacchetti, Tetsuro Shimizu, Marco Grimaldi, Ivan De Menis, Lorenzo Taini.

Bruno Munari

Abbiamo proposto pittura, scultura, fotografia, design, installazioni site specific, laboratori di grafica e disegno, serate musicali, con l’auspicio di avvicinare soprattutto coloro che ancora guardano con un misto di sospetto e ironia all’arte contemporanea. Siamo consapevoli che l’arte è una dimensione a sé, che esiste solo in virtù di definizioni e convenzioni più o meno riconosciute, di operazioni di valorizzazione e contraffazione, di processi di inclusione ed esclusione. Ma è anche uno specchio estremamente sensibile del nostro modo di essere e della natura del mondo in cui viviamo.

Da qui lo stimolo a dare un nostro umile contributo se non al comprendere, almeno all’avvicinare lo spettatore al senso dell’arte.

Che programmi avete per il 2020?

Ci piacerebbe interagire di più con le istituzioni locali che si sono dimostrate interessate alla nostra attività e sono sempre presenti ai nostri eventi. L’idea e la volontà sono quelle di essere più capillari e coinvolti all’interno dell’attività culturale di Celle Ligure con interventi extra moenia e progetti “open” che non debbano necessariamente rimanere circoscritti ai nostri misurati spazi espositivi.

Abbiamo in ogni caso già abbozzato un programma in coerenza con gli assiomi dell’associazione che vedrà la presenza delle opere di artisti quali Ugo La Pietra, Fulvio Rosso, Mirko Baricchi, Anna Valla, Eduard Habicher, Grazia Varisco, Vincenzo Marsiglia.

Vorremmo rinforzare la presenza del design che già lo scorso anno è stato proposto in forma discreta, focalizzando alcuni momenti specifici e dedicati. 

Sicuramente cresceranno le occasioni musicali che si sono dimostrate particolarmente attrattive e seguite.

L’interconnessione tra arti visive, musica e letteratura ci piace un sacco per cui saranno questi gli asset principali delle nostre future iniziative.

Proseguiranno le collaborazioni con associazioni, istituzioni e progetti fuori Celle Ligure. Ne è esempio la sinergia con il programma espositivo dell’Oratorio Dè Disciplinanti presso i Chiostri di Santa Caterina, che il Comune di Finale Ligure mi ha affidato in termini di incarico curatoriale e che è supportato per la parte di comunicazione, progettazione grafica e di allestimento dalle competenze che abbiamo riunito proprio in Traumfabrik.

In ultimo, altra operosità già sperimentata in questo primo anno, ci piacerebbe incrementare l’attività didattica attraverso workshop interni e soprattutto la collaborazione con la scuola che ci ha riservato incontri di grande soddisfazione e ci fa sperare che, con una corretta educazione, i nostri ragazzi possano acquisire quell’autonomia intellettuale indispensabile per districarsi in un mondo sempre più articolato e – come hanno scritto Alessandro Dal Lago e Serena Giordano in Mercanti d’aura- proprio perché l’arte ufficiale esprime il senso profondo di una società sempre più mercantile, arida e gerarchizzata, sarà meglio agire su questa, se vogliamo che anche l’arte sia un’altra cosa.

Come ha risposto la cittadinanza?

Vanno tenuti presenti alcuni aspetti. Celle Ligure è un piccolo paese di provincia che, per la sua vocazione turistica, assume una dimensione significativa soprattutto nella stagione balneare. Tuttavia, le presenze sono qualificate e costanti e il pubblico non è solo di cellesi e cellaschi – come vengono storicamente definiti indigeni e cittadini acquisiti - ma tante le presenze genovesi, lombarde e piemontesi.

Avvicinare il pubblico all’arte contemporanea è certamente impresa ardua ovunque e, da sempre, il varcare la soglia di uno spazio espositivo incute una certa soggezione. Inoltre, il disimpegno e la diseducazione di massa a cui siamo sottoposti, certo non forniscono gli strumenti per bene comprendere l’espressione artistica. Tuttavia, mutuando quanto sosteneva Glenn Gould in campo musicale, l’arte banalizzata è pur sempre preferibile all’assenza di arte. La nostra tensione è proprio quella di coinvolgere e trasmettere allo spettatore ignaro di arte una grammatica minima e distinguere arte autentica da improvvisazione e contraffazione, emancipandoci il più possibile dalla eccessiva proposta di sedicente arte che vediamo oggi intorno. 

Per chiudere, restiamo una piccola associazione improntata alla passione e alla buona volontà degli associati, viviamo di auto finanziamento, e non è difficile comprendere quali siano gli sforzi per mantenere ben salda la barra a dritta. Per questo, momenti di confronto e divulgazione come questi, sono per TraumFabrik molto preziosi e vi ringraziamo per quanto vorrete fare per meglio far conoscere al pubblico le nostre attività.

TraumFabrik

Via Aicardi 104 r

17015 Celle Ligure

Orari: 

venerdi 16:00-19:00

sabato e domenica: 10:00-12:30; 16:00-19:00

LNS

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