Salute & Veleni15 gennaio 2020 14:27

Italiana Coke: è ancora ambiente contro salute

Cosa è successo stanotte all’Italiana Coke? La foto postata da Sergio Battelli ritrae quel che pare un vero e proprio incendio, ma la versione ufficiale è “blackout”. Tutto normale insomma, tutti tranquilli: si accendono solo le torce di emergenza, si legge, quelle che bruciano in aria libera il c.d. gas greggio, che gli abitanti di Bragno e Cairo sono così felici di respirare

Italiana Coke: è ancora ambiente contro salute

"Fermo restando che si rispettano sempre le decisioni dei tribunali, esprimiamo rammarico per una vicenda che ha lo scopo ultimo di tutelare al meglio la salute dei lavoratori e dei cittadini". Così il consigliere regionale Andrea Melis sulla notizia riportata oggi dalla stampa locale: il Tar ha infatti dato ragione a Italiana Coke, dichiarando non applicabili le prescrizioni ambientali. 

"Come M5S, per l'insediamento di Italiana Coke della Valbormida, abbiamo sempre auspicato che venissero affrontate le note problematiche ambientali connesse al sito produttivo, adottando principi di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini liguri", ricorda Melis che aggiunge: "Confidiamo, leggendo le dichiarazioni del presidente della Provincia, che un ricorso possa finalmente chiarire e rimettere in carreggiata il processo di ambientalizzazione che l'azienda deve portare avanti per non alimentare un continuo scontro ambiente-salute che non giova a nessuno".

Sulla vicenda prende posizione anche il parlamentare Sergio Battelli: "Ecco la scena che si sono ritrovati davanti ieri sera i cittadini di Cairo Montenotte, in provincia di Savona (immagine in copertina, ndr): fiamme altissime e fumo denso dalla cokeria. A quanto pare si è trattato di un blackout elettrico che ha portato le torce di emergenza del sito industriale a bruciare i gas presenti.

Vivere accanto a un complesso del genere, non è mai facile, è l'eterna lotta tra necessità di garantire lavoro al territorio e la paura per la propria salute. Soprattutto se incidenti del genere sono all'ordine del giorno: solo a settembre scorso, ad esempio, era scoppiato un incedio dopo un guasto a una guardia idraulica che aveva provocato un picco di benzene nell'aria, come rilevato dalla centralina Arpal di Bragno. A ottobre poi un operaio era rimasto gravemente ustionato dopo essere stato investito da un'ondata di vapore. Comprensibile, dunque, l'allarme dei cittadini tanto più dopo che un recente studio epidemiologico condotto dall'Ospedale San Martino di Genova, ha riscontrato un'incidenza di tumori allo stomaco e leucemie superiore rispetto alla media regionale.

La vicenda Italiana Coke, e il suo rapporto con il nostro territorio, è lunga e complessa e va avanti anche a colpi di battaglie legali per via del rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale (la cosiddetta Aia). Il M5S denuncia da anni i problemi legati al sito industriale e ha più volte richiesto un intervento ispettivo per verificare gli impatti ambientali dell'Italiana Coke. Ecco perché, anche a seguito di questo ennesimo incidente, presenterò un'interrogazione al ministro dell'Ambiente Sergio Costa e al ministro della Salute Roberto Speranza per sapere quali provvedimenti verranno presi per garantire la salute dei cittadini e il rispetto dall'ambiente. Auspico, inoltre, la ripresa di un tavolo di confronto istituzionale per dare risposte attese da anni dal nostro territorio."

LNS

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