"Avete capito bene - proseguono dal Partito Comunista Italiano Federazione di Genova - camerate comuni con 25 posti letto.
Non ci pensano minimamente a trasferire i pazienti al Padiglione C, non pensano che suddividere i pazienti nel padiglione dove ci sono già camerette con due posti letto e il servizio igienico (il tutto con l'aria condizionata e tutti i presidi necessari per un'adeguata assistenza sanitaria) e una disponibilità di 25 posti letto per piano.
Per un totale di 6 piani già attrezzati per accogliere i pazienti. Niente, neanche in questo caso utilizzano il buon senso.
Ci chiediamo dov'è la politica, quella politica regionale che gestisce e organizza la sanità pubblica!
Cosa aspetta la giunta regionale ad obbligare il Galliera ad utilizzare un padiglione nuovo, e ristrutturato con milioni di fondi pubblici, per contenere e isolare un contagio da coronavirus che oramai è galoppante.
Sono questi gli strumenti da mettere in atto, serve prevenzione e limitazione del contagio, lo sanno bene i pazienti e il personale sanitario che si sta infettando pericolosamente con numeri da capogiro!"
E mentre si va allestendo un'intera nave ospedale nel porto di Genova, contattiamo l'ospedale Galliera, che a stretto giro ci fa sapere che la segnalazione non sarebbe fondata; ma che effettivamente il padiglione C non è aperto ai pazienti, anche per mancanza di personale sanitario.
A interrogarsi, anche Europa Verde: "perche' nell'affrontare il coronavirus si è dimenticato il padiglione C dell'Ospedale Galliera? In queste ore molte associazioni ambientaliste hanno lanciato un appello su change.org affinche' il padiglione C dell'ospedale Galliera, ristrutturato, dotato di camere e di attacchi per l'ossigeno ma destinato alla demolizione nei progetti regionali e curiali ,venga utilizzato nella lotta al coronavirus.
La Regione ha blindato gli ospedali di Voltri e Sestri Ponente, chiudendo i relativi pronto soccorso con grave disagio per le popolazioni residenti vicino ad essi quando il padiglione C è inutilizzato.
A questo punto noi sosterremo la petizione ma soprattutto vogliamo sperare che la Regione non abbia desistito perche' la Curia arcivescovile aveva altre intenzioni in barba ad ogni ipotesi di laicità dello stato."