News07 giugno 2021 17:57

Vaccini, Sansa: a ciascuno il suo

Il consigliere regionale riprende l'appello all'Ema di Chiara Azzari, immunologa e docente di Pediatria all'università di Firenze: "Escludere le donne giovani dalla somministrazione di vaccini a vettore virale"

Vaccini, Sansa: a ciascuno il suo

"Escludere le donne giovani dalla somministrazione di vaccini a vettore virale, non solo dalla prima ma anche dalla seconda dose, con indicazioni ancora più chiare".

"E' l'appello all'Ema di Chiara Azzari, immunologa e docente di Pediatria all'università di Firenze, che così commenta il caso della ragazza di diciotto anni ricoverata al San Martino di Genova per una trombosi. Una giovane che aveva fatto il vaccino AstraZeneca." ricorda Ferruccio Sansa.

"Noi siamo ovviamente favorevoli ai vaccini - prosegue il consigliere -: tutti devono vaccinarsi per se stessi e per gli altri. Ma non bisogna smettere di pensare, di chiedere spiegazioni. Dobbiamo, se possibile, evitare anche un caso grave ogni centomila vaccinati. Quel caso non è un numero, ma una persona. Potrebbero essere i nostri figli.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una lettera appello di un gruppo di medici genovesi. Sono vaccinatori volontari, quindi non parliamo di no Vax. Sono sanitari di prim'ordine e di grande esperienza. Dicevano che nei ragazzi la percentuale di eventi avversi legati ad alcuni vaccini (Astra Zeneca in particolare) è superiore ai rischi provocati dal covid nei giovani: "Astra Zeneca non è un vaccino per giovani", sostenevano. Ai loro dubbi si sono aggiunte le prese di posizioni di Marco Cappato e della parlamentare Elena Fattori - una biologa - che sta per presentare un'interrogazione. Anche la Lista Sansa presenterà un'interrogazione in Consiglio Regionale.

Ecco, questo non significa essere contro ai vaccini. Anzi. Ma dare a tutti il vaccino appropriato. In diversi paesi europei il vaccino Astra Zeneca è raccomandato per le fasce di età superiori ai 55 anni. Eppure in molte regioni italiane si stanno organizzando open day vaccinali per i ragazzi in cui viene somministrato anche l'Astra Zeneca.

L'Ema e le autorità sanitarie italiane devono dare informazioni chiare e devono assumersi responsabilità. Devono indicare qual è il vaccino più adatto per i giovani.

Pensiamoci bene prima di arruolare i ragazzi per gli open day. Il loro senso di responsabilità e il legittimo desiderio di riconquistare la libertà dopo un anno di lockdown non deve costringerli a sottoporsi a trattamenti sanitari meno appropriati e potenzialmente più pericolosi.

Servono risposte chiare. Non possiamo scegliere i vaccini in base a quello che abbiamo negli scaffali.

Un caso avverso ogni 100mila è una persona, non un numero." conclude Sansa.

Ti potrebbero interessare anche: