News22 ottobre 2021 12:21

La sanità abbandona i minori con disabilità

Pastorino: "Non possiamo accettare una tale noncuranza da parte del presidente Toti su questi temi. Non vogliamo più assistere a inaugurazioni di treni, tappeti rossi o dj-set a De Ferrari: vogliamo un assessore alla sanità che ricopra il proprio ruolo con competenza e serietà"

La sanità abbandona i minori con disabilità

"Le liste d'attesa per le terapie sono infinite, così come i tempi per il riconoscimento della disabilità, al punto da costringere le famiglie a ricorrere a prestazioni private per garantire i livelli di assistenza essenziali ai propri figli e figlie."

Così Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa, che prosegue:

"Pensate all'assurdità di questa situazione: prima della pandemia per ottenere la visita che certificasse la disabilità servivano mediamente 30 giorni; ora la visita non è più necessaria ed è sostituita da un semplice passaggio di carte, per il quale, però, i tempi si sono raddoppiati. Discorso analogo per le tempistiche per il riconoscimento degli aiuti previsti dalla Legge 104, passate da quattro a sei mesi, ove tra l'altro è stata abolita la precedenza per i minori di età compresa tra gli 0 e i 3 anni.

Per questo è stato indetto un presidio dalle famiglie coinvolte, sfinite e frustrate dall'attesa e dalla mancanza di risposte, martedì 26 dalle ore 9:30 sotto il palazzo della Regione.

Non possiamo accettare una tale noncuranza da parte del presidente Toti su questi temi. Non vogliamo più assistere a inaugurazioni di treni, tappeti rossi o dj-set a De Ferrari: vogliamo un assessore alla sanità che ricopra il proprio ruolo con competenza e serietà.

Come gruppo consiliare siamo già più volte intervenuti sul tema, richiamando anche l'attenzione di Alisa, e continuerò a impegnarmi, con tutte le forze che si renderanno disponibili, per organizzare un’interlocuzione serrata con la giunta e con l’assessorato alla Sanità al fine di ripristinare la lista doppia, con una graduatoria riservata ai minori più piccoli e più fragili, e aumentare il personale delle ASL per recuperare i ritardi delle pratiche, garantendo la presa in carico di più bambine e bambini dai servizi sociosanitari pubblici."

red

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