Salute & Veleni10 novembre 2021 08:57

I danni del carbone

Medicina Democratica: "Il carbone è nocivo sia quando lo si brucia sia quando lo si conserva all’aperto senza precauzioni"

I danni del carbone

Ieri, nel corso dell’udienza nel procedimento contro i vertici di Tirreno Power, sono stati ascoltati ed interrogati i consulenti di Medicina democratica dr. Celestino Panizza e ing. Bruno Thiem.

La scelta dei consulenti di parte di Medicina Democratica è stata quella di sostenere condividendole le conclusioni cui sono giunti gli esperti nominati dal Procuratore nella fase istruttoria e implementare con motivazioni tecniche  alcuni aspetti dell’indagine ritenuti particolarmente importanti.

In particolare i due consulenti delle parti civili hanno puntato l’attenzione sulla nocività del carbone anche quando, prima di essere bruciato, viene stoccato all’aperto con precauzioni insufficienti o nulle esponendo i cittadini ed i lavoratori alle emissioni di gas, polveri e sostanze nocive nello stesso contenute.

Nel dettaglio, calcolando le tonnellate annue di carbone utilizzate dalla Centrale, è stato dimostrato che in termini quantitativi le emissioni provenienti dal carbonile, la cui copertura è sempre richiamata nelle varie prescrizioni di autorizzazione  ma di fatto mai uscita da una fase di pura progettazione sulla carta, sono state pari a quelle emesse attraverso i fumi che uscivano dalle ciminiere, pur avendo un ambito di ricaduta ben più contenuto ma interessante comunque zone densamente abitate.

L’ing. Bruno Thieme ha altresì illustrato gli altri momenti di emissione di polveri ed inquinanti, causati ad esempio dai mulini di macinazione, dalla raccolta ed il trasporto delle ceneri, dalla movimentazione del carbone stesso nel percorso dalle navi al carbonile e dentro il carbonile stesso nella fase di avvicinamento alla macchina di carico e di spandimento nella fase di stoccaggio, citando decine di segnalazioni di incidente raccolte dall’azienda stessa ma mai utilizzate per quantificare (benché fosse tecnicamente non difficile) questa importantissima componente delle emanazioni nocive causate dal carbone.

Le emissioni complessive della centrale sono quindi state confrontate con quelle previste nel tempo dalle migliori tecnologie (BAT), rimanendo quasi sempre molto al di sopra di quanto ci si sarebbe potuto aspettare se fossero stati effettuati gli interventi di manutenzione e miglioramento possibili.

Lo stesso consulente ha infine confermato come gli studi sulla qualità dell’aria successivi alla chiusura dell’impianto a carbone abbiano portato ad un netto miglioramento della qualità dell’aria.

Il dr. Celestino Panizza, intervenendo sugli aspetti sanitari dell’inquinamento, ha avvalorato le tesi già esposte dal dr. Paolo Crosignani e dal Dr. Paolo Franceschi in merito alla relazione tra queste diffusioni nocive e le diverse patologie prese in esame, confermate da studi di revisione di livello internazionale pubblicati sulle più rilevanti riviste del settore e ne ha spiegato nel dettaglio i meccanismi di induzione su uomini, donne e bambini.

Anche nel corso del controinterrogatorio dei Consulenti di Medicina Democratica da parte dei difensori degli imputati sono state infine confermate la fondatezza scientifica delle tesi sostenute nonchè la loro coerenza con i dati forniti dalla stessa azienda e dagli studi epidemiologici, compreso quello del CNR di Pisa pubblicato su Science of Total Environment, che ha evidenziato ulteriori patologie causate dalla combustione del carbone rispetto a quelle già rilevate dai Periti del Tribunale.

Medicina Democratica Onlus Savona

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