News04 agosto 2022 23:20

L’assalto alla democrazia

La Resistenza di Savona iniziò il 4 agosto 1922: così diceva Arrigo Cervetto in una frase citata oggi dallo storico Giuseppe Milazzo durante la partecipata commemorazione di quei giorni di cent’anni fa, quando il Comune e la Camera del Lavoro di Savona vennero occupati dalle camicie nere e la città fu invasa dalla violenza fascista (Foto)

L’assalto alla democrazia

“Coltivare la memoria è vivere le date e i luoghi della città: una comunità che coltiva la propria memoria prende consapevolezza di se, ed è più pronta a raccogliere le sfide che l’attendono nel futuro.”

Così il sindaco Marco Russo ha introdotto oggi la manifestazione organizzata per ricordare gli assalti fascisti al Municipio e al sindacato del 4 e 5 agosto 1922, alla presenza del Prefetto, del Vescovo, delle autorità militari, di diversi collettivi come Villapiana Antifascista e Savona per il disarmo e di centinaia di cittadini che hanno voluto partecipare:

“Noi non  guardiamo indietro, guardiamo avanti. Ma coi piedi saldi nella nostra storia: l’aggressione al sindacato, luogo di democrazia e tutela dei lavoratori, deve riportarci al valore dei corpi intermedi, perché il desiderio di libertà non si può estirpare ma sempre rinasce nella popolazione, nei lavoratori”.

E proprio la dignità del lavoro è al centro dell’intervento del segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa, che parla anche a nome di Cisl e Uil: “In ogni momento buio della storia del nostro paese, la reazione da parte dei lavoratori è stata fortissima, e dobbiamo continuare a impegnarci perché venga riconosciuto il valore del lavoro, che deve essere più sicuro, meno precario, meglio retribuito”.

“Quella del 1922 era un’altra Italia, ma le analogie non mancano” ha ricordato lo storico Giuseppe Milazzo, facendo emergere come in quegli anni la politica fosse in uno stato di estrema debolezza, l’economia provata dall’inflazione e dalla difficile riconversione industriale dopo la guerra, la popolazione falcidiata dall’epidemia di spagnola: Savona la mattina del 4 agosto 1922 si trovò invasa da camicie nere giunte da varie località, armate fino ai denti.

E in piazza Chabrol, dove allora aveva sede il Municipio, tutti gli uffici furono occupati: ai dipendenti e agli amministratori fu interdetta l’entrata, mentre i fascisti sul balcone del Comune si facevano fotografare in posa.

Per non dimenticare, il Comitato antifascista e la Fondazione Centofiori hanno inaugurato oggi la targa commemorativa che verrà apposta nei prossimi giorni in piazza Chabrol:

Il pomeriggio del 4 agosto 1922 la camicie nere facevano irruzione nel Municipio di Savona, la cui sede era allora in questo edificio, e ne prendevano possesso.
Con le minacce e con la violenza fu da allora impedito al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali democraticamente eletti di esercitare le loro funzioni.
Che i savonesi ricordino cosa fu il fascismo, e meditino sul sacrificio di coloro che si batterono per la difesa della libertà
”.

G.S.

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