Si chiamava Guido Tieghi, vercellese, partigiano combattente nella Brigata Garibaldi e giocatore di pallone: Pro Vercelli, Grande Torino, Livorno, Novara.
Era una grande promessa del calcio italiano.
Quando aveva poco più di vent'anni, sarebbe potuto diventare l'erede di campioni come Silvio Piola e Guglielmo Gabetto.
Si diceva che fosse prossimo a vestire la maglia della Nazionale per i Campionati mondiali del 1950.
Le cose non andarono così.
Il 21 dicembre del 1948, in piena offensiva giudiziaria contro la Resistenza, fu arrestato a Vercelli e accusato di alcuni omicidi avvenuti durante la Liberazione.
Anche se innocente, rimase in carcere per oltre quindici mesi.
Venne prosciolto nell'aprile del 1950, ma la sua vita non sarebbe stata più la stessa. Perché gliela avevano strappata la vita, per sempre.
SABATO 14 GIUGNO alle 17,30
presso la Società Fratellanza Leginese A.P.S.
via Chiabrera 4, Savona
Massimo Novelli
presenta
LA VITA STRAPPATA DI GUIDO TIEGHI
Una storia della Resistenza
Con l'autore intervengono
Franco Astengo, storico
Dario Tieghi, figlio di Guido Tieghi
Dilvo Vannoni, ANPI
Evento organizzato dalle sezioni ANPI
"Mario Rossello" di Legino e
"Giuseppe Lagorio" di Fornaci
Ingresso libero.