Cose Belle11 dicembre 2025 15:17

Cinema, teatro, musica

La settimana alle Officine Solimano: ecco il programma completo

Cinema, teatro, musica

cinema NUOVOFILMSTUDIO
ven 12 dic (15.30 ita) (18.00 vos)
sab 13 dic (18.00 - 21.00 ita)
dom 14 dic (15.30 - 18.00 ita)
lun 15 dic (15.30 - 21.00 ita)

VITA PRIVATA
(Vie privée)
di Rebecca Zlotowski
con Jodie Foster, Daniel Auteuil, Virginie Efira, Mathieu Amalric
Francia 2025, 105'
Europictures

Quando la celebre psichiatra Lilian Steiner scopre la morte improvvisa di una sua paziente, la tranquillità della sua vita viene scossa dalle fondamenta. Convinta che non si tratti di suicidio, Lilian si lascia trascinare – anche grazie all’inatteso ritorno dell’ex marito – in un’indagine che diventa presto una discesa nel proprio inconscio...

Rebecca Zlotowski (“I figli degli altri”) conduce Jodie Foster nel suo primo film di lingua (e cultura) francese, affiancandola ai fuoriclasse Daniel Auteuil, Virginie Efira e Mathieu Amalric. Tra tensione psicologica e ironia malinconica, "Vita privata" si muove con eleganza tra thriller psicologico e commedia sentimentale, indagando i confini fragili tra responsabilità, desiderio e senso di colpa.
«È stato il titolo di un film a ossessionarmi: "Vie privée" - preso in prestito dal magnifico lavoro omonimo di Louis Malle. Per anni ho proiettato vari film su quel titolo, convinta che contenesse una verità che dovevo scoprire: la sfera intima, la tensione tra ciò che sappiamo di noi stessi e ciò che gli altri pensano di vedere. E, ovviamente, la sua controparte, la vita pubblica e professionale, dove emergono tante delle nostre contraddizioni. Su cosa sta indagando veramente la protagonista? Su sé stessa, una donna borghese un tempo così stabile, ora scossa dal proprio fallimento? Sulla sua paziente? Sulla propria responsabilità? O semplicemente su un crimine - ma quale, e perché? C'è sempre, in ogni film, un elemento di incantesimo, come a dire "ti prego, fa' che non succeda mai a me!" – ma altrettanto spesso, un desiderio segreto di sperimentare ciò che non osiamo permetterci nella vita reale "ti prego, fa' che succeda a me!"... Quell'ambivalenza ha indirizzato il tono del mio lavoro, oscillando tra situazioni apertamente comiche e immersioni più oscure nelle profondità di un personaggio con segreti nascosti. Per interpretare Lilian, scegliere Jodie Foster è stato un qualcosa di esaltante e atteso a lungo. Ho intuito che la sua impeccabile padronanza del francese, combinata con la sua sensibilità americana, avrebbe arricchito i sottili cambiamenti nel linguaggio e nella percezione lungo tutto il racconto. E infine, Daniel Auteuil che forma, insieme a Jodie, una coppia cinematografica che unisce due continenti in maniera inaspettata, eppure che sembrano essere stati intrecciati da sempre nel nostro immaginario condiviso». (Rebecca Zlotowski)

Trailer: https://youtu.be/JazlOiRy2yw


ven 12 dic (21.00 vos)
sab 13 dic (15.30 ita)
dom 14 dic (21.00 ita)
lun 15 dic (18.00 ita)

C'ERA UNA VOLTA MIA MADRE
(Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan)
di Ken Scott
con Leïla Bekhti, Jonathan Cohen, Sylvie Vartan 
Francia 2025, 102'

Nel 1963, l'eccentrica, irresistibile e generosa Esther (Leïla Bekhti) dà alla luce Roland. Il piccolo nasce con un piede torto che gli impedisce di stare in piedi. Contro il parere di tutti, Esther gli promette che camminerà come gli altri e che avrà una vita favolosa. Da quel momento in poi, questa madre inarrestabile non smetterà mai di fare tutto il possibile per mantenere la sua promessa. 

Ken Scott porta sul grande schermo il romanzo autobiografico di Roland Perez "Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan", un ritratto divertente, tenero e travolgente di una donna incredibilmente autentica e fuori dagli schemi. Nel cast di altissimo livello Sylvie Vartan nel ruolo di sé stessa.

«Fino alla scomparsa di Esther, mia madre, non avevo mai parlato del mio handicap. Nessuno poteva indovinare questa malformazione congenita così invalidante di cui oggi non rimane altro che una gamba più sottile dell’altra e un piede più piccolo. Dopo la sua morte, mi è venuta voglia di raccontare questa vicenda per rendere omaggio a lei e a tutte le madri invisibili che lottano per i propri figli. Volevo infondere loro coraggio e speranza attraverso lo straordinario umorismo di mia madre». (Roland Perez)

«Roland parla di qualcosa di molto serio, ma grazie alla personalità incredibile di sua madre, Esther, il suo racconto è intessuto di umanità e di umorismo. È il genere di storia che amo. Una storia particolare che si svolge a Parigi, dagli anni 1960 fino agli anni 2010, e al tempo stesso universale. Tutti possono ritrovarsi per un verso o per l’altro in questo rapporto. È al tempo stesso un racconto intimo e una grande avventura». (Ken Scott)

Trailer: https://youtu.be/pvwPvAl8eZE


mar 16 dic (15.30 - 21.00)
mer 17 dic (18.00)

Il Cinema Ritrovato. Al cinema - in collaborazione con la Cineteca di Bologna

THE GOLD RUSH
(La febbre dell’oro)
di Charlie Chaplin
con Charlie Chaplin, Mack Swain, Tom Murray
USA 1925, 88’ - restauro in inglese con sottotitoli in italiano 

Il vagabondo, ingenuo e tenero cercatore d'oro solitario, affronta i rischi e i pericoli dell'algido Klondike per trovare la ricchezza. Sperdutosi, raggiunge una capanna abitata da un delinquente evaso dalla prigione... 

«Alla sua uscita, nel giugno del 1925, "The gold rush" fu accompagnato sulla stampa americana da una ricca aneddotica: dalle tonnellate di gesso, sale e coriandoli impiegati per ricostruire l'ambientazione in studio, alla sfarzosa première a tema ‘artico’ al Chinese Theatre di Los Angeles, ai dieci minuti di risate ininterrotte trasmesse in diretta dalla BBC per il lancio inglese. Fu riportato che in alcune sale europee, i proiezionisti si trovarono costretti a riavvolgere la pellicola per accontentare un pubblico in delirio. Il film incassò cifre da capogiro. All’inizio degli anni Quaranta Chaplin decise di sostituire le didascalie originali con un commento narrato, modificando il montaggio e scorciando il finale. In pochi compresero il senso di questa operazione che, pronunciando il non detto, alterava il suo equilibrio perfetto tra favola e follia. Anche i maggiori detrattori riconobbero tuttavia che la partitura orchestrale rappresentava una delle vette espressive della carriera di Chaplin come compositore. Per questo restauro siamo ripartiti dalla ricostruzione dell'edizione muta. "The gold rush" non è l’unico film con cui ricordiamo Chaplin, ma la scelta di condurre il Vagabondo fino alle radici (o precipizio) della mitologia americana, di stagliare la sua figura solitaria sullo sfondo nevoso della nascita d’una nazione, ne fa un’opera di insuperata, vertiginosa intensità».
(Cecilia Cenciarelli)

Trailer: https://youtu.be/QDA68GJH_c0


mar 16 dic (18.00)
mer 17 dic (15.30 - 21.00)

10 E LUCE - 10 GRANDI TITOLI DELLA STORIA DELL'ISTITUTO LUCE

L’Istituto Luce, una delle più importanti istituzioni cinematografiche e culturali del mondo, festeggia i 100 anni dalla fondazione. Per celebrare al meglio questo speciale anniversario, Luce Cinecittà riporta nei cinema italiani alcuni grandi film che hanno fatto la storia della sua distribuzione, un marchio che nei decenni ha scoperto talenti, raccontato le nostre storie, emozionato generazioni di cinefili. Capolavori che hanno segnato la nostra vita di spettatori, firmati da grandi maestri che hanno trionfato nei festival più importanti. La grande Storia. Le nostre storie.

L’ULTIMO CAPODANNO
di Marco Risi
con Monica Bellucci, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Alessandro Haber, Angela Finocchiaro
Italia 1998, 100'

Al numero 1043 della via Cassia a Roma sorge un complesso residenziale di lusso formato da due palazzine. La notte di San Silvestro gli abitanti del comprensorio si preparano a festeggiare, a scacciare le sfortune passate, a recuperare amori impossibili, a dimenticare e a brindare a un futuro migliore. E il condominio diventa teatro di una grande e terribile commedia. Perché gli abitanti del comprensorio, tutti così apparentemente normali, intrecceranno le loro vite in maniera indissolubile creando esiti imprevisti e mortiferi. A pochi rintocchi dalla mezzanotte si incrociano i destini di una eccentrica comunità tratteggiata prima dalla penna di Niccolò Ammaniti e poi da Marco Risi in questo film coraggioso, dal sapore grottesco, che vede Marco Giallini e Claudio Santamaria alle prime prove sul grande schermo accanto a una Monica Bellucci in grande ascesa. Un film cui il tempo ha dato i titoli di cult.

Trailer: https://youtu.be/Ej4C5I5MnIY


gio 18 dic (17.30 - ingresso libero)

Abitare il Cinema

Abitare il Cinema è una rassegna cinematografica gratuita che fa parte del progetto Abitare: indossare la città, promosso nell'ambito di Città dell'educazione in risposta al bando Semi di Futuro 6-19. Opportunità educative per crescere bene insieme. Sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione De Mari e Comune di Savona, il progetto invita bambini, bambine, ragazzi, ragazze e le loro famiglie a esplorare il complesso e affascinante tema dell'abitare attraverso quattro proiezioni cinematografiche presso la sala del Nuovofilmstudio. La rassegna attraversa differenti linguaggi cinematografici per tessere insieme storie, luoghi e relazioni dell’abitare nel tempo, nella cura e nel crescere per colmare le assenze e le distanze affettive. In un'epoca dominata dalla fruizione rapida, individualistica e frammentata delle immagini, questa rassegna vuole restituire al cinema il suo valore originario: quello di essere un'esperienza collettiva, capace di raccontare il mondo e di farci sentire parte di esso. 

Primo appuntamento:
FESTA IN CASA MUPPETS 
(The Muppet Christmas Carol) 
di Brian Henson 
USA 1992, ’98 

Ebenezer Scrooge è un vecchio avaro, attaccato al centesimo, per il quale si prepara un Natale davvero speciale, ad opera degli inimitabili e divertentissimi Muppets. Tratto dal classico di Charles Dickens che racconta la metamorfosi del vecchio Scrooge, il detestabile taccagno che esclama "che ipocrisia!" al solo sentir parlare del Natale, il film vede protagonisti gli amati Muppets, con Kermit la Rana nei panni del capo-contabile, Bob Cratchit e Miss Piggy nelle vesti di Emily, battagliera moglie di Bob. Con il Gonzo stravagante "io narrante", cui fa eco Rizzo il Topo, tanto fanfarone quanto irresistibilmente divertente, "Festa in casa Muppets" offre un'insolita versione di quello che resta senz'altro il più amato tra i racconti di Natale. 
«"Festa in casa Muppets" è un tenero apologo natalizio, rivolto ai più piccoli ma capace di stimolare anche il senso dell'umorismo dei loro genitori, grazie all'accorto uso del tipico umorismo dei Muppets, lontano anni luce da qualsiasi forma di retorica». (la Repubblica, 20 gennaio 1994)



teatro dei cattivi maestri 


Stagione Teatrale Adulti
Sabato 13 dicembre h 20.30

Compagnia del Calzino
BIANCA COME I FINOCCHI IN INSALATA
Di Compagnia del Calzino.
Di Silvia Marchetti, con Andrea Ramosi, direzione tecnica Andrea Gagliotta, registrazioni Sincrodub Bologna.

-Vincitore Torino Fringe Festival 2018.
-Selezionato dal Teatro Stabile di Torino – stagione 2018/19.
-Selezione InBox 2018.
-Finalista Festival Stazioni d’Emergenza – Teatro Galleria Toledo Napoli – 2018.
-Selezionato Roma Fringe Festival 2019.
-Selezionato IN SCENA New York 2019.
Bianca, sola, non più giovane, mai bella, oggi si sente amata da Antonino, Preside della scuola elementare in cui insegna, finalmente di ruolo. Tuttavia qualcosa sembra non andare: l’inquietudine va crescendo, alimentata dall’interminabile attesa dell’amante irreperibile, dal distacco indifferente della coinquilina, dalla mancanza di rispetto della sua stessa classe.
Il disagio diviene malessere fisico, fino al crollo nervoso che la farà soccombere, distruggendo l’immagine perfettamente artefatta della sua vita.
Ammiccando a grandi autori del teatro contemporaneo (da Cocteau a Ruccello, Athayde, Bennett) il testo affronta il tema della negazione di sé e della ricerca esasperata di conferme e amore.

BIGLIETTI Intero: € 15. Ridotto soci Arci: € 12. Ridotto soci sostenitori Officine Solimano: € 11. Ridotto under 25, portatori di disabilità e allievi dei Cattivi Maestri: € 8. Ridotto per gli iscritti al FAI: € 12.
CARNET (nominativi, validi fino a maggio 2026): info su www.cattivimaestri.it.
PRENOTAZIONI Tel. 392 1665196, 349 2984973, 347 5860670 (WhatsApp, SMS, chiamata)
cattivimaestri@officinesolimano.it
LINGUAGGIO monologo tragicomico
ETÀ CONSIGLIATA per adulti
DURATA 70′


Stagione Teatrale Bambini 
Domenica 14 dicembre h 17
TACCHINO RIPIENO
Di L’Effimero Meraviglioso.

Testo Francesco Cappai – Con Michela Cidu, Elisa Giglio, Federico Giaime Nonnis, Alessandro Redegoso. Regia Francesco Cappai e Leonardo Tomasi.

Ah, il Natale! I festoni, i fiocchi, i nastri e poi ancora le letterine, i regali, le luci e ancora il cenone, i brindisi, il vischio, la neve, l’albero, le palline, i balletti, le canzoni… insomma non sembra manchi nulla, no?

Gli elfi conoscono a menadito il procedimento per “fare” il Natale. Lo conoscono talmente bene da far perdere il senso a quei gesti che, di anno in anno, diventano sempre più vuoti, mentre la scena si riempie sempre di più. Qualcosa incomincia ad andare storto per gli elfi: e se il Natale fosse qualcosa di più delle lucine, delle cene luculliane e del vischio sulla porta?

Una lunghissima attesa godotiana, non ce ne voglia Samuel Beckett, nei confronti di qualcosa che doni – che stranezza il donare qualcosa al Natale – il senso al Natale, e un tacchino da cucinare che non arriva.

“Tacchino Ripieno” è uno spettacolo che parla dell’essenza delle tradizioni oltre la loro fastosità, alla ricerca di ciò che si nasconde sotto la routine della festa. in un gioco colorato e musicale di ripetizioni e scatole cinesi, i bambini andranno alla scoperta dei valori straordinari che si nascondono dietro l’ordinarietà dei gesti che, se privati del loro contenuto, rimangono pura forma.

***

BIGLIETTI Interi: bambini € 7, adulti € 9 / Ridotti soci Arci: bambini € 6, adulti soci Arci € 8 / Ridotti soci sostenitori Officine Solimano: bambini € 5, adulti soci Arci € 7 / Ridotto portatori di disabilità (adulti o bambini): € 3.
CARNET (nominativi, validi fino a maggio 2026): carnet 5 spettacoli (1 bambino e 1 adulto) € 70, soci Arci € 60.

PRENOTAZIONI Tel. 392 1665196, 349 2984973, 347 5860670 (WhatsApp, SMS, chiamata); cattivimaestri@officinesolimano.it

LINGUAGGIO teatro d’attore, comico
ETÀ CONSIGLIATAdai 3 anni
DURATA 55′
RAINDOGS HOUSE musica
Venerdì 12 dicembre ore 22.00
JAZZ THE RHYME
Apertura porte ore 21:00 – Inizio open mic ore 22
ingresso Up To You! Con tessera arci, gratuito per chi rappa!
Domanda iscrizione

Ritorna sul palco del Raindogs house il progetto del Jazz The Rhyme: l’open mic hip-hop con live band. Se agli esordi di questo genere il jazz è stato un’importantissima fonte per i producer hip-hop, campionando e creando nuovi mondi sonori partendo dai loro dischi Impulse! o Blue Note preferiti, perché non mettere dei musicisti e dei rapper sullo stesso palco per vedere cosa possono creare insieme improvvisando?
Se è vero che l’hip-hop nasce dal jazz e dal funk, cosa succederebbe se durante una serata open mic i beat su cui rappare fossero direttamente nelle mani di una band sul palco? Lo potrete scoprire al Jazz the Rhyme!
Open Mic per i rapper: vieni a farci sentire le tue rime o stupiscici con del freestyle!
Ogni beat sarà suonato dalla Raindogs No-Star Band, composta da vari musicisti del panorama funk e jazz della zona!

Sabato 13 dicembre ore 22.00
THE MAGPIE SWING QUARTET
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 22:00
ingresso 15e con tessera arci
Domanda iscrizione – Biglietti On Line

In collaborazione con Groove Walk Swing Association

The Magpie Swing Quartet ripropone brani swing degli anni ’30/’40 con l’intento di farne rivivere la bellezza, ricreando l’atmosfera di quegli anni: delicatezza, eleganza e un po’ di malizia ma anche ironia e allegria su ritmi travolgenti.
Il Magpie Swing Quartet riprende gli standard americani ricercando l’essenza dei brani nelle loro melodie semplici ma accattivanti e nelle armonie originali, aggiungendo fantasiosi giochi ritmici, personali arrangiamenti, improvvisazioni e soluzioni musicali divertenti con un gusto interpretativo sempre fedele al sapore originario. Intreccia poi sempre volentieri collaborazioni con altri musicisti ugualmente appassionati del genere: che ognuno doni la sua nota se crede nella musica e nel suo magico potere di suggestione!
La band propone i più bei brani della tradizione jazz americana in occasione di rassegne musicali, festival, eventi, sale da ballo e in locali con musica dal vivo.
I brani sono soprattutto gli standard americani più famosi come Cheek to cheek, The lady is a tramp, The man I love, It don’t mean a thing, I got rhythm, I’m old fashioned, Puttin’ on the Ritz, On the sunny side of the Street in perfetto stile swing oltre a brani che spaziano dalla tradizione nord e sud americana a quella europea, italiana e francese in particolare.

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