Eh sì, perché le collaborazioni che Autostrade per l’Italia ha pagato in questi anni a funzionari e tecnici del Ministero dei Trasporti per indagare sulla sicurezza delle proprie strade, ponti e gallerie stanno diventando un problema imbarazzante.
Gli inquirenti starebbero insomma cercando di escludere che i vari incarichi retribuiti fossero un modo per rendere più morbide – per così dire – le ispezioni dei funzionari pubblici.
Ferrazza e Brencich, indagati, sono già fuori dalla commissione ministeriale d'inchiesta, e la stessa fine probabilmente toccherà a Santoro, anch'egli indagato.
Gli incidenti probatori saranno addirittura due, probabilmente da concludersi entro l'anno, ed è facile che altri indagati si aggiungeranno alla lista dei venti già compilata dalla Procura.
Il meccanismo, se fosse confermato, sarebbe agghiacciante: io Autostrade potrei assoldare un tecnico del Ministero – cosa che incredibilmente sarebbe permessa – e questo tecnico lavorerebbe per me, pagato, e mi stenderebbe relazioni. Se queste relazioni fossero a me sgradite, è semplice: non lo chiamerei e non lo retribuirei più. A vantaggio magari di qualche suo collega più malleabile.
Per piacere, diteci che non è vero. Che abbiam capito male.