Cédric Herrou, agricoltore della Val Roya, nell'estate del 2017 era stato condannato a 4 mesi per aver "facilitato la circolazione e il soggiorno" dei migranti e per aver aiutato i rifugiati a superare il confine italo-francese.
Ma la Corte di Cassazione francese ha annullato tutto con una sentenza il cui senso è chiaro: l'aiuto umanitario relativo al soggiorno e alla circolazione dei migranti non è punibile, e la fraternità non costituisce reato.
Resta illegale l'assistenza all'ingresso irregolare, ma la sentenza sancisce "la libertà di aiutare gli altri, a scopo umanitario, senza tener conto della regolarità del loro soggiorno sul territorio nazionale" .
Si può concordare o meno, ma l'annullamento della condanna al traghettatore di speranze è un piccolo e pur importante segnale di umanità, in un'Europa che sembra averne bisogno più che mai.
Leggi anche http://www.ninin.liguria.it/2017/02/16/leggi-notizia/articolo/la-solidarieta-non-e-reato.html
LNS
