Pazienza se molte delle attività commerciali chiuse per l’emergenza sanitaria non sono ancora riuscite a riaprire, e se altre hanno deciso di non provarci neppure.
Il Comune con una determina del 5 giugno (scaricabile QUI) ha deciso di di “affidare alla Società ATA S.p.A., affidataria in house providing, nel servizio di igiene urbana per il Comune di Savona, i servizi aggiuntivi come riportati nell'allegata proposta presentata dalla Società al fine del miglioramento della qualità del servizio di raccolta per un importo complessivo di € 615.836,18”.
Saranno naturalmente i cittadini a pagare per questo servizio, che non dubitiamo sarà ottimo come sempre. Anzi Savona è tanto pulita che ci domandiamo come mai necessiti di servizi aggiuntivi.
Qualcuno però non ci sta e ha deciso di alzare la voce: è nato in questi giorni il nuovo gruppo Facebook Siamo tanti e siamo stanchi, deciso a “dire basta ai soprusi di questa amministrazione comunale”, che sta già iniziando a contare diverse adesioni.
Pensionati che si sono visti togliere il cosiddetto bonus spazzatura, attività commerciali che in due mesi di chiusura non hanno certamente prodotto rifiuti e che pure si sono viste arrivare il bollettino addirittura aumentato, famiglie costrette a pagare pur con una ISEE bassa, neodisoccupati già in crisi con affitti e bollette che non hanno comunque visto sconti.
Il Comune tenta di scaricare il barile sul governo, ma i membri del gruppo non fanno mistero di pensare a un’azione collettiva, magari col supporto di associazioni dei consumatori.