Adesso è la giunta che, “in considerazione dell’andamento economico conseguente all’emergenza sanitaria e ad un costruttivo confronto con le associazioni di categoria, presenta al Consiglio Comunale la proposta di modifica delle scadenze della TARI dell’anno 2020.” (solo le scadenze, quindi: nulla più).
Pensi Sindaco quanto tempo perduto: bastava ascoltare i gruppi di minoranza che avevano portato proposte migliori di una semplice dilazione, e avrebbe evitato a molti Savonesi un bel mal di fegato, e alla sua giunta l’ennesima retromarcia - figuraccia.
Barbara Pasquali ricorda: "L’altro giorno commentavo la faccia tosta della Lega di Savona che, con un comunicato, si auto incensava.
Questa volta tocca alla nostra Sindaca che si vanta di aver ascoltato i commercianti e gli esercenti, le associazioni di categoria, e di aver, finalmente, preso decisioni di dilazione in merito al pagamento della TARI.
Peccato che questi provvedimenti, che verranno discussi in Commissione Consiliare il prossimo martedì, non si avvicinino nemmeno lontanamente agli emendamenti chiesti da noi consiglieri di minoranza! Nessuna decurtazione del 25% per i commercianti che sono rimasti chiusi durante il lockdown ma un semplice slittamento delle rate e “comprensione” per chi paga in ritardo.
Bontà loro!
Attendiamo il prossimo comunicato trionfalistico con ansia!
Nel frattempo ci sarebbero un bel po’ di questioni da risolvere, una Città a terra, un’azienda municipalizzata dei rifiuti i cui dipendenti hanno annunciato uno sciopero per lunedì ecc ecc".