Domani infatti i lavoratori della partecipata saranno in sciopero e in presidio sotto il Comune: uno sciopero che si può ben comprendere visto che del piano industriale a lungo promesso si è persa ogni traccia, come degli attesi concorsi per la stabilizzazione dei precari.
Per non parlare della situazione del parco mezzi, che ormai potrebbe essere argomento d’interesse archeologico.
Domani quindi dovremmo tutti tenerci in casa la spazzatura a decomporsi in cucina, ché le strade saran già colme di quella prodotta dal mercato settimanale.
Ovviamente tace ciò che resta dell’amministrazione comunale, tutta intenta a scannarsi al suo interno dopo l’ennesima figuraccia sulla TARI e sulla gestione di ATA in generale: il servizio di pulizia delle strade e rimozione rifiuti è andato peggiorando fino a raggiungere livelli che solo pochi anni fa sarebbero stati inimmaginabili, mentre il costo del servizio ha continuato a crescere senza contare gli una tantum generosamente erogati dal Comune alla partecipata.
I più cornuti e più mazziati saranno come al solito i Savonesi, che la rumenta dovranno tenersela in casa, mentre i bollettini dovranno portarli in posta e perfino pagarli.