Salute & Veleni25 giugno 2020 08:24

Covid, l’Università Cattolica: in Liguria scarsa qualità del monitoraggio

È stato presentato ieri il rapporto annuale dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane: 585 pagine, frutto del lavoro di 238 ricercatori distribuiti su tutto il territorio italiano e ovviamente incentrate sulla pandemia. La Liguria risulta tra le regioni col tasso di letalità più elevato, come più volte segnalato in questi mesi dall’epidemiologo Valerio Gennaro trattato dalle istituzioni liguri alla stregua di un fastidioso insetto. Ora però il preoccupante tasso di letalità è scritto nero su bianco, e verosimilmente - spiegano dall’Osservatorio - dipende da una “sottostima del numero di contagiati. Una circostanza che richiama la scarsa qualità del monitoraggio effettuato da alcune Regioni”

Covid, l’Università Cattolica: in Liguria scarsa qualità del monitoraggio

“L’esperienza Covid-19 ha acceso i riflettori sulla fragilità dei Servizi Sanitari Regionali nel far fronte alle emergenze” - ha dichiarato Alessandro Solipaca, Direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane: un organismo nato su iniziativa dell’Istituto di Sanità Pubblica-Sezione di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e svolge la sua attività in collaborazione con gli Istituti di Igiene delle altre Università Italiane e numerose istituzioni pubbliche nazionali, regionali e aziendali.

“In particolare, il rapporto ha messo in luce la necessità di riorganizzare e sostenere con maggiori risorse il ruolo del territorio che avrebbe potuto arginare, soprattutto nella fase iniziale della pandemia, la portata dell’emergenza evitando che questa si riversasse sulle strutture ospedaliere, impreparate ad affrontare una mole elevata di ricoveri di persone in una fase acuta dell’infezione.”

“Un elemento su cui riflettere per il futuro - si legge - è l’organizzazione decentrata della Sanità Pubblica: le Regioni, infatti, si sono mosse in maniera molto diversa l’una dall’altra, non sempre in armonia con il Governo nazionale: il sottofinaziamento della sanità, insieme alla devolution che ha di fatto creato 21 diversi sistemi sanitari regionali diversamente performanti, ha determinato conseguenze per i cittadini, che non hanno potuto avere le stesse garanzie di cura”. 

“Di questa emergenza sanitaria colpiscono - sottolinea il rapporto Osservasalute - le differenze regionali del tasso di letalità, che in Lombardia raggiunge il 18%, in Veneto un massimo del 10%. 

Emilia- Romagna, Marche e Liguria sono le altre Regioni con la letalità più elevata, tra il 14-16%. 

Non è chiara la spiegazione di questo dato, verosimilmente si è verificata una sottostima del numero di contagiati (il denominatore del rapporto con il quale si misura la letalità). Questa circostanza richiama la scarsa qualità del monitoraggio effettuato da alcune Regioni.”

Fra tre mesi in Liguria si vota. 

Se abitassimo una regione normale lo scontro politico su dati di una tale entità riempirebbe le pagine di tutti i giornali. 

Invece stiamo ancora aspettando il candidato della mitologica coalizione giallorossa, che chissà se verrà svelato oggi oppure se anche oggi arriverà domani.

LNS

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