Uno dei due rifiutandosi non solo di indossare la mascherina alla richiesta degli operatori ma anche di declinare le proprie generalità, ha iniziato a inveire contro i poliziotti e a minacciarli, prima verbalmente, poi scagliandosi fisicamente contro di loro con pugni e calci.
Gli agenti a quel punto, costretti ad intervenire per contenerlo e trarlo in arresto - pur venendo colpiti - sono riusciti a bloccarlo ma l’uomo, nel momento in cui gli venivano applicate le manette si è divincolato riuscendo a fuggire. Le manette, che inizialmente sembrava gli fossero rimaste applicate al polso, sono state trovate in terra, poco distante dal luogo del fatto.
Nel frattempo, in pochi istanti, i poliziotti si sono visti circondare da altre sei-sette persone, in atteggiamento aggressivo e violento. Uno dei due poliziotti è stato costretto ad esplodere due colpi di pistola in aria per indurre il gruppo ad allontanarsi, l’azione violenta si interrompeva ed il gruppo di allontanava solo dopo l’arrivo di un’altra volante.
Dopo attivissime indagini volte ad identificare, non solo l’uomo sfuggito all’arresto ma anche gli altri complici, da parte delle Volanti e degli investigatori della Squadra Mobile, poco fa è stato arrestato il protagonista dell’episodio, un trentatreenne di origine ecuadoriane e denunciato un suo connazionale di trentanove anni. Le indagini sono ancora in corso per identificare gli altri componenti del gruppo.
Nella concitazione del momento, si è scagliata contro i poliziotti anche una donna di 20 anni, italiana, a cui erano state chieste le generalità perché presente sul posto, la donna è stata poi denunciata per i reati di violenza, minaccia e oltraggio a P.U..
Gli agenti coinvolti nell’aggressione sono stati condotti in ospedale riportando rispettivamente 15 e 10 giorni di prognosi.
Roberto Traverso, Dirigente Nazionale SIAP, ha dichiarato: "A Savona poliziotti aggrediti e feriti a causa dell’intolleranza per le regole anti Covid19.
Siamo molto preoccupati per quello che è accaduto ieri e riteniamo che non siano sufficienti le comunque gradita parole di elogio del Questore nei confronti dei colleghi che hanno gestito brillantemente la situazione evitando addirittura il peggio.
E necessario che il personale che si trova in mezzo alla strada venga possa lavorare in sicurezza.
Purtroppo il momento è delicato e questi casi dimostrano le conseguenze della carenza di risorse della Questura di Savona.
Occorre che la problematica venga affrontata dal Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Savona, per individuare al più presto le misure organizzative necessarie per garantire la sicurezza delle lavoratrici e lavoratori della Polizia di Stato a partire dalla richiesta di rinforzi e la pianificazione di servizi coordinati sul territorio savonese."