Il nuovo progetto “ondasuonda” voluto da Giovanni Siri, titolare dei Lido Spa Resort di Albissola Marina, unisce arte e sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di un progetto di installazione di un nuovo cogeneratore a zero impatto ambientale per la produzione in autosufficienza di energia elettrica e acqua sanitaria per ridurre al minimo le emissioni di CO2, si è colta l’opportunità di installare un’opera d’arte contemporanea sull’elemento architettonico che custodisce il nuovo impianto.
L’intento è stato quello di abbellire e mascherare una nuova presenza tecnica che affaccia sul Lungomare degli artisti, nobilitandola attraverso l’intervento di uno dei massimi esponenti viventi della scultura italiana.
Eduard Habicher ha così realizzato “ondasuonda”, un’opera installazione in acciaio che a partire da sabato 12 giugno 2021 farà bella mostra di sé in modo permanente sul perimetro dei Lido.
Giovanni Siri non è nuovo a iniziative importanti sia dal punto di vista ambientale/urbanistico sia dal punto di vista artistico culturale e la sua realtà documenta e rende fruibili una serie di interventi iniziati nell’ormai lontano 2005.
Eduard Habicher già sei anni fa, aveva installato una sua scultura “Rifugio” sulla terrazza dello stabilimento balneare, in occasione di una sua mostra personale presso Balestrini centro cultura arte contemporanea, e quest’anno ritorna in modo permanente fissando il suo segno nell’apparato scenografico del lungomare albisolese con un suggestivo lavoro ispirato proprio al movimento dell’acqua.
I profili in acciaio di Eduard Habicher, sovente combinati e innestati con putrelle dipinte di rosso, fendono lo spazio disegnando transiti che si avvicendano tra l’interno e l’esterno, tra il pieno di una parete e il vuoto dell’aria, tra la sagoma di una architettura reale e la traccia di una estensione immaginaria o suggerita. Le sue forme plastiche attraversano e scindono lo spazio, alle volte concentrandolo attorno a un segno, una linea, un oggetto, altre volte germinando disseminazioni e fratture. L’articolazione segnica che ne deriva è accompagnata e completata da una ulteriore presenza costituita dall’ombra; quest’ultima enfatizza le traiettorie, esalta i materiali usati ampliandone la dimensione seducente e illusionistica. L’alternarsi delle due componenti scultoree dell’esterno e dell’interno, indagate attraverso la relazione spaziale, mutuate tra l’avvolgimento del materiale naturale (si pensi ai suoi lavori con legni combusti o ai vetri) e l’impalpabilità dei volumi ospitanti e ospitati, palesa la tensione dell’autore all’indagine dei limiti stessi della scultura. Un genere che per Habicher trascura la monumentalità classica e la pesantezza a favore di componenti e comportamenti che si possono senza soggezione definire pittorici.
Nel 1990 già scriveva Lea Vergine [...] Se lo spazio è – come sosteneva Aristotele – il limite immobile che abbraccia il corpo, è su questo limite che si esercita il nostro autore.
Le sue “estensioni” attraversano, fendono, tagliano, fratturano lo spazio imponendo la loro qualità posizionale di oggetti materiali. Habicher racconta l’anormalità della cosiddetta normalità, costruisce qualcosa senza costruire niente altro che quella cosa. Lo spazio, il vuoto non sono statici, newtoniani. Le sue forme, assunte quali fenomeni, evocano il divenire e non più l’essere dello spazio; e l’ombra non è mai meno reale del corpo che la proietta […].
L’inaugurazione di “ondasuonda” è programmata per sabato 12 giugno alle ore 18:00 alla presenza dell’artista, di Riccardo Zelatore che ne ha coordinato la realizzazione e delle autorità locali.
ONDASUONDA
Eduard Habicher
Inaugurazione Sabato 12 giugno ore 18:00
Lido Spa Resort
Corso Baldovino Bigliati, 7
17012 Albissola Marina (SV)
Eduard Habicher
(Malles (BZ), 1956) studia all’Accademia di Belle Arti di Firenze e attualmente vive e lavora a Merano. Il lavoro dell’artista propone una scultura composta di forme lineari che disegnano lo spazio lasciando che i vuoti ne determinino la tridimensionalità. Il materiale usato è l’acciaio associato prevalentemente a vetro, legno combusto e gesso. La durezza del metallo è sopraffatta dalla forza creativa, dando luogo a forme dove il materiale coinvolge lo spazio nella sua totalità. Gli acciai sono spesso ricavati da elementi come la putrella, che modificata nella forma e nel colore acquisisce la qualità astratta dell’insieme. Per la leggerezza e l’evanescenza della struttura, le sculture di Habicher dialogano in modo armonico con le architetture e sono pensate sia per spazi interni sia per luoghi all’aperto. Tra i più interessanti scultori internazionali, l’artista espone in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.
Tra le mostre personali di questo millennio, si ricordano:
2002 Fondazione Carima, Macerata;
2003 vasta esposizione a Castel Pergine (TN); 2005 Museo Michetti, Francavilla al Mare; Galleria Niccoli,Parma;
2006 Museo della Scultura di Matera, dove un lavoro rimane in permanenza;
2008 Galleria Civica di Arezzo e in quella di Trento con catalogo comune;
2010 una grande scultura viene collocata nel Parco delle Terme di Merano e nello stesso anno un’altra viene installata sulla superficie del lago della Fondazione Atchugarry (URY); sempre nello stesso anno allestisce una mostra alla Galleria Son a Berlino con lavori che restano in permanenza sia lungo il fiume cittadino Spree che nella bella corte della Wallstrassee 16. Altre sculture sono installate alla EUREF (Centro Europeo di Ricerca sulle Energie);
2011 Galleria Studio G7-Bologna;
2012 a Merano-Arte e in contemporanea nel Museo Archeologico di Castel Tirolo, con catalogo comune;
2015 Galleria Melesi, Lecco; Balestrini centro cultura arte contemporanea, Albissola Marina;
2016 Arbeiten e a Palazzo Ducale di Gubbio, dove vince il primo premio. Nello stesso anno allestisce un’ importante mostra a Feldbach (A) con sculture di grandi dimensioni collocate in varie piazze della città, all’interno della dismessa fabbrica “Kugelmühle“ e alla Kiesingerhaus.
Nel 2017 viene inaugurato un lavoro grande, composto da varie parti all’ interno del Duomo di Bolzano, in memoria a Josef Mayr Nusser, ucciso durante il trasporto per Dachau. Nello stesso anno è presente nella mostra “A modo mio” nel MAMBO (Museo per l’ Arte Moderna-Bologna) con tre lavori.
Sempre nel 2017 e anche nel 2018 è invitato a presentare sculture spaziali sul Piazzale della Fiera a Karlsruhe.
Nel 2018 esce vincitore da un concorso per la realizzazione di una scultura per Palazzo Ducale di Mantova, lavoro che diventa la porta d’accesso per arrivare ai Musei.
Nello stesso anno, come già’ diverse volte negli anni procedenti, espone alla Galleria Alessandro Casciaro (già’ Galerie Goethe) e presenta in contemporanea opere nello spazio pubblico di Bolzano (Ex Parco degli Cappuccino).
Nello stesso anno gli viene dedicata una personale a Forte Strino (TN) e un’ altra al Politecnico di Milano.
Nel 2019 tiene una mostra personale alla Galleria Studio G7 di Bologna e nella stessa città esibisce la scultura spaziale “Uni-Verso“ nel Palazzo Accursio di Piazza Maggiore.
Nel 2020 espone due cicli di lavori alla fortezza austro-ungarica di Fortezza (BZ) e nel contesto “Parma Capitale della Cultura” e’ presente nella mostra “Attraverso le Avanguardie“, allestita al Museo APE della stessa citta’.
Nel 2021 una sua scultura alta 6 metri è posizionata all’ingresso di Palazzo Collica a Spoleto.
Video
Ultimamente la RAI, sede di Bolzano ha messo in onda due video (Reg. K. Prossliner): uno sulla scultura di Habicher e il secondo riproponendo il concerto “Eduard tonale Nr.1“, eseguito dai grandi musicisti Jazz Joey Baron und Robyn Schulkowsky, che usavano come strumenti musicali le sculture in acciaio nello studio Habicher.
“Guscio“ Eduard Habicher, Palazzo Ducale Mantova, Video G. Oppici, 2018.
Bibliografie (selezione)
Habicher: Electa, Enrico Crispolti e Danilo Eccher.
Eduard Habicher scultura (e) spazio: Ed. Vanni Scheiwiller, Tempo reale- Brunnenburg.
Eduard Habicher opere del 1989: Ed. Gall. Martano-Torino, Lea Vergine.
Eduard Habicher: Ed. Danilo Montanari; Luciano Caramel, Gian Paolo Prandstraller e Silvia Pegoraro.
Eduard Habicher Skulpturen-Installationen: Museum Ferdinandeum-Innsbruck, Gert Ammann e Günther Dankl.
Eduard Habicher: Ed. Silvana, Enrico Crispolti, 2002.
Habicher idee nello spazio: Ed. Castello di Pergine, 2003.
drawing space Eduard Habicher: ed. skarabaeus, Merano arte e Castel Tirool, 2009
Eduard Habicher new sculptures: Galleria Buonanno (TN), 2007.
Eduard Habicher, ed. il Gecco, Dentro & Fuori, riccardo Zelatore e Carlo Pirovano, 2015
Eduard Habicher- rotrotrotgrün, Feldbach- Kugelmühle, 2016.
Eduard Habicher/Robert Pan, Mondi Paralleli: Centro per l’ Arte contemporanea- Cavalese, 2016.
Tesi di laurea
Eduard Habicher tesi monografica: Rosella Colombo-Prof. G.M.Accame, Accademia Belle Arti, Milano.
Scultori della generazione di mezzo: Dr. Paola Bonani, Prof. Fabrizio D’ Amico, Università di Pisa, scuola di specializzazione, ind.contemporaneo; 2002.
Spazio-scultura. Eduard Habicher: Francesco Gallo, Politecnico Mailand- Fac. Architektur.
Eduard Habicher Anmerkungen im öffentlichen Raum: Stefan Graf, Universita’. Innsbruck, Istituto per la Storia Dell’ Arte, 2012.