Cose Belle23 maggio 2025 15:56

Cinema, teatro e musica

La settimana alle Officine Solimano

Cinema, teatro e musica



Ecco il programma nel dettaglio:

cinema NUOVOFILMSTUDIO

ven 23 mag (15.30 - 18.00 italiano) (21.00 vos)
sab 24 mag (15.30 - 18.00 italiano)
dom 25 mag (18.00 - 21.00 italiano)
lun 26 mag (15.30 - 18.00 - 21.00 italiano)
LA GAZZA LADRA
(La pie voleuse)
di Robert Guédiguian
con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan
Francia 2024, 101'

Maria ha passato la vita ad aiutare con grande dedizione le persone anziane, instaurando con loro un forte legame di devozione e fiducia. La sua condizione precaria, tuttavia, la porta ogni tanto a rubare loro qualche euro per togliersi alcuni sfizi. Quando per Maria si presenta l’occasione per esaudire il suo desiderio più grande, ovvero quello di vedere l’amato nipote diventare un grande pianista, la donna decide di spingersi oltre i limiti, innescando una serie di conseguenze che metteranno a dura prova gli equilibri della sua famiglia e di coloro ai quali ha dedicato la vita.

"La gazza ladra" è la nuova commedia diretta dal maestro del cinema francese Robert Guédiguian, con protagonisti, come di consueto, i suoi attori d’elezione: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin e Gérard Meylan. Il film è ambientato sotto il sole di Marsiglia, in riva al mare, dove sorge il quartiere di L'Estaque, e affronta i temi cari a Guédiguian, come la solidarietà e i dilemmi morali del proletariato - ma anche la celebrazione dell’amore in tutte le sue forme - che conferiscono al suo lavoro una dimensione universale e profondamente toccante.
«Maria ha una certa ingenuità in lei. Non pensa affatto che quello che sta facendo sia sbagliato. Questo le sembra normale. Soprattutto perché è molto dedita. Ha un rapporto molto affettuoso con le persone per cui lavora, e anch'esse la adorano. Maria va ben oltre i compiti che i suoi datori di lavoro le richiedono. Fa tutto a fin di bene. Pensa quasi che i furti non siano un fastidio per le persone. Che non se la prenderanno. E, infatti, non se ne accorgono nemmeno. Ma per farlo con la coscienza così pulita ci vuole un granello di follia. Capiamo anche che in passato Maria si è già ritrovata in una situazione simile. Da qui il titolo, "La gazza ladra". È una piccola follia che si concede».
(Robert Guédiguian)
Trailer: https://youtu.be/3PAVFkhBmig

sab 24 mag (21.00)
dom 25 mag (15.30)
BLACK TEA
di Abderrahmane Sissako
con Nina Melo, Ke-Xi Wu, Michael Chang
Francia/Lussemburgo/Mauritania 2024, 110'
Per una scelta di rispetto artistico e in linea con la natura profondamente multiculturale del film, "Black tea" è distribuito esclusivamente in versione originale sottotitolata. Parlato in più lingue, il film trova proprio nella pluralità delle voci uno dei suoi elementi più autentici e distintivi.

Dopo aver detto “no” nel giorno delle sue nozze, Aya lascia la Costa d’Avorio per iniziare una nuova vita a Guangzhou, in Cina nel quartiere chiamato “Chocolate City”, dove risiede una grande comunità africana. In questo quartiere dove la diaspora africana viene a contatto con la cultura cinese, Aya viene assunta in un negozio che esporta tè di proprietà di Cai, un uomo cinese. Nell’intimità del retrobottega, Cai decide di iniziare Aya alla cerimonia del tè. Attraverso gli insegnamenti di questa antica arte, la loro relazione lentamente si trasforma.

"Black tea" segna il ritorno di Abderrahmane Sissako, regista mauritano autore del capolavoro candidato agli Oscar "Timbuktu"; una storia d'amore che non conosce limiti né frontiere.
«Forse le prime tracce di "Black tea" sono già individuabili in una scena di "Waiting for happiness". Un immigrato cinese sta cenando con una donna africana, e si ritrova a cantare con il karaoke. In questa scena, affrontavo quello che considero un tema fondamentale: gli incontri. Quanto all’identità culturale, non esploro mai i miei personaggi in base a come vengono definiti dalla loro appartenenza a un particolare gruppo di persone. Ho l’impressione che coloro che lasciano il loro Paese lo abbiano già abbandonato da tempo, a livello mentale, ben prima del loro viaggio vero e proprio. La partenza volontaria e l’esilio hanno qualcosa di interessante da dire sull’identità. E per quanto mi riguarda, il cinema è un mezzo per esprimere quel qualcosa. Specialmente in "Black tea" in cui spiego che, a prescindere da dove le persone provengano, esse hanno in comune il desiderio di vivere una vita felice. Non ho mai pensato a questo film in termini di ubicazione geografica, ma piuttosto come a un modo di guardare i miei personaggi. Aya passa da una strada africana a una strada cinese senza soluzione di continuità. Quello che conta non è la posizione geografica, ma il fatto che l’incedere della donna resta immutato. Il fatto che lasci trapelare una libertà che non può essere confinata in nessun singolo Paese».
(Abderrahmane Sissako)
Trailer: https://youtu.be/KAumQ18Jkvo


mar 27 mag (15.30)
mer 28 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)
il regista Carlo Sironi incontrerà il pubblico in video collegamento allo spettacolo delle 21.00
QUELL'ESTATE CON IRÈNE
di Carlo Sironi
con Noée Abita, Maria Camilla Brandenburg
Italia/Francia 2024, 90'

Agosto 1997. Clara e Irène si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Timida e solitaria l’una, sfacciata e inarrestabile l’altra, hanno in comune soltanto i loro 17 anni e quella malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Quando sono insieme, però, la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili al punto di decidere di scappare insieme.

L’estate sussurra a Clara e Irène i segreti della libertà: le due diciassettenni condividono il sogno di una fuga in un luogo dove non essere definite dalla loro malattia che aleggia come un’ombra in un tempo sospeso. A Favignana, l’isola prescelta, le ragazze sperimentano la loro prima vera estate, immerse nell’atmosfera eterea della Sicilia degli anni Novanta; l’irripetibilità di quelle giornate è immortalata dalle riprese di una videocamera, una Video 8 che permette alle giovani di sdoppiarsi tra realtà e memoria, tra presente e ricordo e indugiare nella sostanza infinita dei sogni ad occhi aperti. La seconda opera di Carlo Sironi, presentata alla 74° Berlinale, declina in una luce nuova un’intensa età di passaggio, raccontando un’estate particolare, che potrebbe essere quella vissuta da ognuno di noi, ma che si arricchisce anche del racconto di una malattia, un destino segnato e ineluttabile. «Non ci sono altre vite», afferma Irène, sancendo la precarietà di quegli attimi irripetibili di fragile quotidianità: una giovinezza doppiamente effimera per le giovani protagoniste, come le loro vite e come la stagione stessa. Quell’estate con Irène è un collage dai colori schiariti dall’acqua del mare, di quei piccoli istanti significativi con cui si costruisce un’amicizia e in cui ci si sente vivi, ma allo stesso tempo invisibili nel mondo.
«It was the sweetness of your skin / It was the hope of all we might have been / That fills me with the hope to wish / Impossible things».
(The Cure – "To wish impossible things")
Trailer: https://youtu.be/xOWStEmrD64


mar 27 mag (dalle 18.30)
SERATA BENEFIT CIEMMONA 2025
Tutte le proposte sono con ingresso a offerta libera e consapevole per sostenere la Ciemmona e le spese dell’evento

Il 6-7-8 giugno 2025 Genova ospiterà la Ciemmona, ovvero la Critical Mass interplanetaria. Questo è un incontro casuale di ciclistə e persone che usano i più stravaganti mezzi a ruote prive di motori che si danno appuntamento in un luogo concordato, con l'obiettivo di riprendersi le strade con gioia, senza un percorso stabilito e non avendo leader. La Ciemmona vuole dimostrare che un' alternativa a questo mondo capitalistico e frenetico è possibile, che il rumore e il fetore dei tubi di scarico possono essere sostituiti da musica, scampanellii, canti e risate. Per sostenere la riuscita di questi giorni la Ciclofficina Alfonsina, in collaborazione con Nuovofilmstudio, propongono una serata benefit a tema bicicletta, viaggio, e mobilità sostenibile.

h.18.30
Marrakech-Dakar. Gravelling solo
Film documentario nato da un'idea di Nico Valsesia, diretto da Alessia Valenti e prodotto da Alessandro Beltrame, AGB Studio Video.

Si parte il 7 Gennaio 2024 da Marrakech: obiettivo arrivare in autonomia a Dakar a fine mese su una gravel e senza supporto, attraversando Marocco, Mauritania e Senegal. Il viaggio mette in mostra le fatiche e le possibilità del gruppo, che si imbatte in numerosi imprevisti ma la cui tenacia è appagata dalla bellezza sconfinata dei paesaggi. Marrakech-Dakar è una corsa contro le comodità scandita da un'unica parola chiave: "adattamento".
A seguire dibattito con la regista presente in sala e presentazione della serata a cura della Ciclofficina Alfonsina.

h.19.30
Buffet a offerta libera benefit Ciemmona 2025

h.21.00
BIKES VS CARS
di Fredrik Gertten - Svezia 2015, 90' - v.o.s.
Bikes vs Cars dipinge una crisi globale che si sviluppa intorno a questo grande tema: la bicicletta può essere la chiave per risolvere enormi problemi legati a traffico, inquinamento o riscaldamento globale, ma l’accessibile transizione verso un nuovo sistema è frenata dai poteri economici capaci di fare pressione su politici e media.
La bicicletta è uno strumento di cambiamento, ma i forti interessi delle industrie automobilistiche, che investono miliardi ogni anno per fare lobby e pubblicità per proteggere il loro business, ostacolano la transizione ai mezzi di trasporto green. All’interno del film veniamo a conoscenza di attivisti e pensatori che stanno combattendo per delle città migliori, che si rifiutano di smettere di utilizzare la bicicletta nonostante il numero crescente di ciclisti uccisi nel traffico.

gio 29 (ingresso libero)
h.18:00 proiezione documentario
h.20:00 piccolo rinfresco tunisino
a seguire "Sguardi Freschi" (ingresso aperto a tutti 5€)
CARA TUNISIA
progetto di Thomas Patriarca, regia di Filippo Poggio e Alberto Guida, produttore esecutivo Thomas Patriarca, cameraman Niccolò Cardone, montaggio Alberto Guida
con Meriem Mejri, Ameni Gayess, Ela Gayess e Nermine Wederni
Italia/Tunisia, 25’

Seguirà il dibattito con gli autori e le protagoniste in collegamento dalla Tunisia Interverrà il Coordinamento Cittadinanza in vista dei referendum dell’8 - 9 giugno
"Cara Tunisia" è un documentario promosso da Caritas Italiana finanziato della CEl grazie ai fondi 8XMILLE (Chiesa Cattolica). A farsene carico, sul territorio, è stata la Caritas di Savona, tramite la Fondazione Comunità Servizi Onlus, che ha affidato la produzione al Nuovofilmstudio. Il progetto, pensato per esplorare il tema delle seconde generazioni di immigrati, è stato messo nelle mani di un gruppo di giovani savonesi che, partendo dall'esperienza personale della loro concittadina Meriem Mejri, di origine tunisina, hanno costruito un racconto intimo e politico, attraversando il confine tra Italia e Tunisia. Il documentario si inserisce in un percorso più ampio, in dialogo con il festival Fratture, promosso anch'esso da Caritas Savona, con l'obiettivo di aprire spazi di riflessione e confronto su identità, appartenenze e confini.
Nermine, Ameni ed Ela vivono a Ezzahra, un sobborgo della provincia di Tunisi. Sono cugine di Meriem, una ragazza italiana di seconda generazione nata e cresciuta a Savona. La Tunisia è una terra che tutte e quattro amano profondamente: è il luogo delle loro radici, ma anche l'unico spazio in cui possono incontrarsi. A causa delle rigide politiche sui visti turistici, in precauzione al "rischio migratorio", per gran parte della popolazione tunisina è quasi impossibile viaggiare verso l'Europa. Cosi, le tre cugine non hanno mai potuto varcare i confini del proprio Paese. Il documentario esplora la distanza fisica, ma soprattutto spirituale, tra Meriem e le sue cugine. Una distanza profonda, fino a diventare abissale, nel momento in cui una scelta politica irrompe nelle loro vite e le separa.

teatro dei cattivi maestri

Venerdì 23 maggio ore 20.30
Saggio laboratorio di teatro e creatività per ragazzi (10/13 anni)
AMORE INGANNEVOLE
Testo, regia, scene, luci, costumi: Michela Castellani e Christian Rando
con
Bellino Agnese
Buscaglia Davide
Carlini Riccardo
Delfino Flora
Denevi Amanda
Guido Giordano
Lequio Pietro
Molino Sofia
Myrtaj Jetmira
Poggi Bianca
Rebagliati Maddalena

Ingresso libero

Sabato 24 maggio ore 20.30 e domenica 25 maggio ore 18
IL VENTAGLIO DI LADY WINDERMERE
tratto dall'omonima commedia di Oscar Wilde
Compagnia teatrale i GiocAttori
Supervisione e adattamento del testo a cura di Francesca Giacardi

Con
Gianni Betti
Cristina Ferrando
Patrizia Gottardo
Guido Lomazzo
Filomena Meniero
Vincenzo Ruggieri 
Pietro Siri
Alba Soffiotto
Suoni e luci di Roberto Bruzzone

Biglietto unico € 10
PRENOTAZIONI: 392 1665196 – 349 2984973 – cattivimaestri@officinesolimano.it
Lunedì 26 maggio, ore 21
Saggio laboratorio di recitazione teatro, primo anno
LA PROVA DEL TEATRO
A cura di Jacopo Marchisio
Musiche di Francesco Cilea
Ingresso libero

RAINDOGS HOUSE musica

Venerdì 23 maggio ore 22.00
GOTHO + OAXACA
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 22:00
ingresso 5e con tessera arci
Domanda iscrizione
Biglietti On Line

https://oaxacaband.bandcamp.com/album/materia-tersa
https://gothoband.bandcamp.com/album/gothron-versus-fartark

Allé! Due tra le meglio bande della scena underground italiana.
Stessa sera. Stesso palco.
Musica che sgrassa. Musica che ingrassa.

I Gotho sono un duo strumentale estremamente trasversale che si forma nell’estate del 2020.
Sintetizzatori, piano elettrico e batteria sono gli unici strumenti (nessuna base o loop o sovraincisione); la traccia tocca progressive rock, metal, jazz, disco music, psichedelia, post rock, classica… Insomma, impossibile definirli in un unico genere!
Dopo “Mindblowing” del 2022 nel novembre 2024 esce “Gothron Versus Fartark” per l’etichetta Supernatural Cat, un album di ambientazione fantascientifica, che, anche grazie ad un uso più consistente del vocoder, racconta gli scontri tra due nemici robotici per le sorti dei propri mondi.

Dopo il live del 2022 al Rain in modalità mascherine e sedie, gli Oaxaca tornano per presentare “Materia Tersa” il loro nuovo disco. Stabili nella formazione quartetto, con questo disco proseguono il discorso fake jazz, proponendo un’ ipotesi funk puntando dritti alle anche!

Sabato 24 maggio ore 22.00
STAND UP FOR JAMAICA PRESENTS “ONE LOVE EVENING #5″
The Roots Cooler live + Frenci Vibes + El Profe Dj Set
per raccogliere donazioni a favore di Stand Up For Jamaica!
…from Ska to Rocksteady and Reggae.
Apertura porte ore 21:00 – inizio concerto ore 22:00
Ingresso con tessera Arci ad offerta libera con un contributo minimo di € 7,00
Biglietti disponibili la sera stessa in cassa

https://open.spotify.com/track/2fINUtTukrJJBcpTPF3IWC…

The Roots Cooler è una band ska , rocksteady con influenze reggae, soul, venature afro funky, formata da alcuni veterani della scena underground genovese ( Sensasciou, Cool Reggae Band, Wattabeat, The Marciellos) che propone un repertorio di cover affrontare in maniera originale ed alcuni pezzi originali provenienti dal background degli artisti, con la collaborazione di musicisti provenienti da The Bluebeaters e The Uppertones
Presentano il loro primo lavoro in studio omaggiando i Beatles il doppio singolo uscito il 18/4 sia sulle piattaforme digitali sia in copia fisica rigorosamente in vinile , prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Caribbroots che già firma alcune uscite dei Bluebeaters.

STAND UP FOR JAMAICA
Una serata per raccogliere donazioni a favore di Stand Up For Jamaica (Sufj), Human Rights NGO attiva in Giamaica dall’anno 2002 che lavora per la salvaguardia dei diritti umani, a difesa dei più fragili e indifesi a Kingston e nelle regioni del Portland, Saint Thomas e Cornwall.

Il livello di criminalità in Giamaica è altissimo a causa della estrema povertà di gran parte della popolazione e le attività di Sufj sono rivolte soprattutto ai più giovani che, spesso senza genitori o comunque senza figure di riferimento, sono utilizzate dalle bande criminali diventando allo stesso tempo attori e vittime delle violenze.

Per questo nostro obiettivo primario è il recupero e la riabilitazione dei detenuti spesso minorenni fornendo loro un sostegno psicologico, una istruzione scolastica e musicale, insegnando mestieri legati all’artigianato e professioni al fine dar loro la possibilità di reintegrarsi nella società ed evitare di ricadere nel crimine “An enhancement in the rehabilitation of inmates: a professional and artistic way to come back to society”.

L’associazione, inoltre, assiste le donne vittime di violenza (190 solo nell’ultimo periodo) sia legalmente che tramite un progetto che prevede corsi di cosmesi e counseling per renderle indipendenti “mentalmente” ed economicamente. Parallelamente ha avviato un progetto di sensibilizzazione con la partecipazione oggi di oltre 400 uomini sulla tematica della violenza maschile sulle donne.

Questo progetto è stato riconosciuto di primaria importanza tanto che ha già ricevuto fondi dalla Canadian High Commission e dalla German Embassy di Kingston.

Anche coloro che soffrono di malattie mentali e che spesso solo per questo vengono incarcerati, ricevono tutela da Sufj che provvede a fornire loro assistenza legale e cure mediche, così come ci occupiamo dei detenuti omosessuali, la cui unica colpa è il loro orientamento sessuale, visto che in Giamaica l’omosessualita è considerata un reato punibile con una pena fino a 15 anni di carcere, e sono vittime di violenza e discriminazione all’interno delle carceri.

L’associazione, inoltre, è membro della Commissione istituita dal Ministero della Giustizia al fine di promuovere riforme legislative a tutela dei diritti umani e partecipa alla formazione professionale degli aspiranti poliziotti tenendo un corso sul rispetto dei diritti umani e sulle tecniche per sapere rispondere ai bisogni degli emarginati.

Il grande cuore dei musicisti e dei ragazzi del Raindogs House ci permetterà di devolvere l’incasso a Stand Up for Jamaica!!

Grazie del Vostro prezioso ed indispensabile aiuto!

Martedì 27 maggio ore 21.30
SIX ORGANS OF ADMITTANCE
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 21:30
ingresso 15e (under 25 ingresso 13e) con tessera arci
Domanda iscrizione – Biglietti On Line



https://youtu.be/67mTECPn4t4?si=VIXLUkbXCji1Tp2W
https://youtu.be/g_E993mATxw?si=D5ktfSgaABFsRJfB
https://youtu.be/7ERSbUwGWT4?si=R5EXDfIxIJWKs4OO

In bilico tra folk trasfigurato, fingerpicking ed elettricità inquieta, Ben Chasny ( Comets on Fire ) è diventato il maestro cerimoniere dello psyck-folk americano. Una missione, quella di Six Organs Of Admittance, che riscopre le leggende di Fahey, dei Popol Vuh e dei raga indiani, frugando tra la polvere dei ricordi.

Il tempo è estremamente fragile, frangibile come il vetro. “Time Is Glass” è la sua ultima espressione in termini di cosmogonia: prodotto dalla Drag City, rappresenta un volume enciclopedico di psichedelia-folk di tipo “Om”. Una forma sonora intrisa di ripetitività e droning. Six Organs Of Admittance ci svela il segreto per sciogliere il groviglio della vita. Il futuro è anche il presente, mentre il passato va protetto. La fragilità del tempo è rappresentata da un’ampolla di vetro che si rovina nella sua parte esterna, a contatto con la realtà circostante; e tutte le creature della Terra non possono fare altro che custodire questa fragilità.

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