Cultura14 giugno 2021 07:13

I Del Carretto. Potere e committenza artistica di una dinastia signorile tra Piemonte e Liguria (XIV-XVI secolo)

Una nuova pubblicazione curata da Massimiliano Caldera, Giovanni Murialdo e Magda Tassinari dedicata a una grande famiglia del Rinascimento italiano

I Del Carretto. Potere e committenza artistica di una dinastia signorile tra Piemonte e Liguria (XIV-XVI secolo)

È disponibile nelle principali librerie italiane e presso il Museo Archeologico del Finale a Finalborgo la pubblicazione I Del Carretto. Potere e committenza artistica di una dinastia signorile tra Piemonte e Liguria (XIV-XVI secolo), curata da Massimiliano Caldera, Giovanni Murialdo e Magda Tassinari.

Targa con lo stemma Del Carretto su carro trainato dai leoni, di Giovanni da Bissone, in piazza San Biagio a Finalborgo

Questa nuova iniziativa editoriale costituisce un importante momento nell’ambito della valorizzazione del paesaggio culturale finalese promossa dal Museo Diffuso del Finale-MUDIF, col fondamentale sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e con la collaborazione delle Soprintendenze liguri.

Il volume, edito da Scalpendi Editore di Milano, in oltre 470 pagine ricostruisce le vicende dei marchesi Del Carretto, una famiglia signorile inserita in un contesto di relazioni ampie e complesse che, a partire dal dodicesimo secolo, esercitò il suo potere tra il Piemonte meridionale e il Ponente ligure. 

Riprendendo dalla presentazione del libro: “le pagine di questo volume racchiudono lo scenario poliedrico che connota le vicende politiche e artistiche legate alla famiglia Del Carretto nel quadro dell’Italia rinascimentale, non limitando l’indagine ai feudi liguri e piemontesi ma aprendo lo sguardo verso Roma, l’Oriente mediterraneo, le grandi capitali dell’Impero asburgico. È all’interno di una fitta rete di relazioni internazionali che si fanno spazio, grazie a incarichi di assoluto prestigio, i diversi personaggi di una delle più importanti famiglie dell’antica aristocrazia italiana dimostrando una non scontata sensibilità culturale e artistica.

Gli autori dei contributi (M. Baldassarri, M. Caldera, A. Casati, F. De Cupis, W. Ferro, A. Fiore, L.C. Gentile, G. Murialdo, R. Musso, D. Pelosi, R.G. Ridella, E. Rossetti, G. Rossini, J. Royt, A Spiriti, M. Tassinari), mettono in luce l’apporto della committenza marchionale nei campi dell’architettura, della pittura e della scultura, nonché in quello delle arti suntuarie, delle armi e della numismatica, fra il Trecento e il Cinquecento. E gettano le basi per successivi studi che trovano nel presente volume un punto di partenza imprescindibile”. 

La chiesa di N.S. di Loreto, detta "dei cinque campanili", a Perti, dovuta alla committenza dei marchesi Del Carretto nel XV secolo, che domina tutta Finalborgo (foto di Enrico Fochi)

Molte le novità emerse nell’ambito dei vari studi contenuti nel volume e le riletture di opere d’arte da tempo note, ma rivisitate alla luce di una visione aggiornata e complessiva dell’ambiente sociale, culturale e artistico che le produsse.

Tra le nuove acquisizioni, per i suoi richiami alla pittura fiorentina di inizi Cinquecento, sicuramente una grande rilevanza su scala non solo locale ha assunto il dipinto con l’Estasi di San Bernardo, realizzato nel 1510 da Raffaele de’ Rossi per l’altare della famiglia Carenzi in Santa Caterina a Finalborgo e “riscoperto” nel Museo Puskin di San Pietroburgo.

Nell’ambito dei vari studi, un ruolo primario rivestono inoltre i tessuti e gli arredi sacri legati alla committenza carrettesca, per i quali si ricostruiscono le originarie destinazioni o, in molti casi, si propongono i centri di produzione. In particolare, è stata individuata nella Praga imperiale la provenienza dell’importante croce d’argento ed eliotropio donata al convento di Santa Caterina dal marchese Sforza Andrea, col quale, nel 1602, si concluse la parabola storica del ramo finalese dei Del Carretto. 

Ne deriva la ricomposizione di un quadro di ampia e complessa articolazione storico-artistica, che supera decisamente una visione dei Del Carretto quale famiglia di antiche origini feudali, ma sostanzialmente confinata in un ambito prevalentemente locale, su cui per cinque secoli esercitarono il proprio potere sotto l’egida imperiale. Da questa pubblicazione i Del Carretto emergono, piuttosto, come una delle più importanti dinastie signorili, che nel tormentato trapasso dal Medioevo al mondo moderno seppero ampliare le proprie sfere d’influenza e proporsi come una delle più significative famiglie sullo scenario del Rinascimento italiano.

La Pietà, cimasa del polittico di Santa Caterina dipinto da Oddone Pascale con lavori a intaglio di Antonio da Venezia, nella collegiata di San Biagio a Finalborgo (foto di Alberto Rizzerio)


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