Tommaso Ilardi, napoletano di nascita, ma trasferitosi alcuni anni orsono in Liguria dove è impegnato nell'insegnamento scolastico è stato spesso ospite delle iniziative del Circolo degli Artisti.
"Pittore in Liguria, scultore in Campania: così può definirsi attualmente Tommaso Ilardi, da tempo residente per lavoro a Savona, ma anche con un proprio laboratorio a Nola, sua città natale, dove ha operato in precedenza e ove periodicamente si reca e dal quale escono le sue ceramiche e i suoi bronzi.
Egli, come altri artisti della sua terra, è portatore di una cultura strettamente legata alla classicità e di un'ampia preparazione tecnica, a sfondo artigianale.
Il richiamo alla classicità, ai suoi miti è il filo conduttore di parte dei dipinti proposti da Ilardi qui in mostra al "Circolo degli Artisti". Il loro soggetto principale è il nudo femminile, dove la donna evoca la figura di una dea. In un caso essa è raffigurata nell'intimità della casa, luogo del sentimento, senza spazio ne tempo. In un'altra opera l'artista ci propone l'immagine della donna racchiusa in se stessa, quasi a difesa del proprio essere, nei confronti di una cultura che, come oggi si vede, è portatrice di aggressività nei suoi confronti.
Le opere aventi per soggetto la Darsena di Savona sono, a loro volta, testimonianza del forzato rapporto dell'artista con l'ambiente esteriore nei giorni della chiusura per il Covid nello scorso anno.
Elemento unificante dell'immagine dei dipinti di Ilardi sono i caldi, corposi colori del Sud, mai squillanti, usati dall'artista per dare alle sue opere un aspetto volutamente non finito.
Tale intento è stato perseguito con tocchi della punta del pennello, anziché con ampie pennellate e con l'impiego pure del pastello. Un forte ritmo compositivo emerge nelle opere realizzate con i colori acrilici. E' così, dunque, evidente il possesso da parte di Ilardi di proprie tematiche - premessa per nuove altre - e di una tecnica capace di esprimerle compiutamente.
Anche nelle terrecotte è palese un riuscito richiamo alle forme del mito e della classicità."
Federico Marzinot
Orari:
Dal 19 giugno al 4 luglio tutti i giorni dalle 18 alle 22.
Apertura sabato 19 giugno ore 18,00