cinema NUOVOFILMSTUDIO
ven 14 nov (15.30 - 18.00 ita) (21.00 vos)
sab 15 nov (15.30 - 18.00 - 21.00 ita)
dom 16 nov (15.30 - 18.00 - 21.00 ita)
lun 17 nov (15.30 - 18.00 - 21.00 ita)
UN SEMPLICE INCIDENTE
(Yak taṣādof-e sāde)
di Jafar Panahi
con Vahid Mobasseri, Mariam Afshari, Ebrahim Azizi
Iran/Francia/Lussemburgo 2025, 101'
Vincitore della Palma D'Oro al Festival di Cannes 2025
Tornando a casa la sera con la moglie e la figlia piccola, un uomo investe accidentalmente un cane, danneggiando l'auto. Questo semplice incidente diventa la scintilla di una catena di conseguenze sempre più travolgenti...
Jafar Panahi, uno dei più grandi registi della storia del cinema iraniano e uno dei maggiori autori contemporanei, premiato in tutti i più importanti festival internazionali, con "Un semplice incidente" offre l’ennesima testimonianza di un’idea di cinema straordinariamente vitale, capace di coniugare impegno civile, sperimentazione formale e una libertà d’invenzione probabilmente senza pari. Girato clandestinamente, senza il permesso ufficiale delle autorità iraniane, il film conferma l’impegno di Panahi a difendere l’integrità artistica e l’indipendenza creativa. L’ironia dissacrante del film, cifra distintiva del suo cinema, diventa lo strumento attraverso cui il regista mette in scena l’assurdità dei meccanismi di potere e la fragilità dei giudizi morali. Ne scaturisce un'incalzante e stratificata commedia drammatica, gestita da Panahi con raffinatezza e sagacia, che racconta le lacerazioni, la paura e la paranoia da cui è attraversato l'Iran. "Un semplice incidente" è stato designato dalla Francia come candidato ufficiale agli Oscar 2026 per il Miglior Film Internazionale.
Trailer: https://youtu.be/UblUoH-puCI
lunedì 17 h.10.00
in collaborazione con UniSavona, i documentari dell'internazionale ed 2024/25
BLACK BOX DIARIES
di Shiori Ito - Giappone/Regno Unito/Stati Uniti 2024, 102' In giapponese e inglese con sottotitoli in italiano.
Quando, nel maggio 2017, la ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell’allora Primo Ministro Shinzo Abe, sa di non avere altra scelta, se vuole che il suo caso cambi le antiquate leggi giapponesi sulla violenza sessuale. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l’opinione pubblica. Nel giro di pochi giorni, Shiori si trova al centro del dibattito politico: la destra la considera una minaccia per il governo, la sinistra la acclama come un’eroina. Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine. Quando infine si presenta in tribunale, la difesa le scatena contro una guerra senza quartiere.
mar 18 nov (15.30 - 21.00)
mer 19 nov (18.00)
TRE CIOTOLE
di Isabel Coixet
con Alba Rohrwacher, Elio Germano, Silvia D'Amico
Spagna/Italia 2025, 120'
Dopo un litigio, Marta e Antonio si lasciano. Una rottura all’apparenza banale, ma che li conduce su strade opposte: lei si chiude nel silenzio e perde il gusto per la vita, lui si rifugia nel lavoro con febbrile determinazione. Quando una malattia irrompe nella vita di Marta, il dolore si trasforma in una forza inaspettata e le restituisce vitalità, desiderio e consapevolezza.
"Tre ciotole" è il libero adattamento dell’opera di Michela Murgia a firma della regista e sceneggiatrice spagnola Isabel Coixet. Un nuovo tassello di quel cinema intimista che sa raccontare i piccoli gesti che racchiudono mondi interiori, con attenzione alla fragile complessità di persone comuni, ordinarie e contraddittorie. Marta, insegnante di ginnastica, e Antonio, chef in ascesa, percorrono la stessa strada finché qualcosa si rompe e il rapporto finisce bruscamente costringendo i due a reagire con modalità diverse e distanti. Dal suo isolamento forzato, Marta capisce che la mancanza di appetito non riguarda solo la perdita di Antonio, ma è frutto di un tumore in fase avanzata, ormai irrecuperabile. La malattia diventa un rito di passaggio, una metamorfosi della donna che, da uno stato di dolore mentale e corporeo, si apre ad una condizione nuova: il corpo di Marta si contrae e si riapre, ritrova appetito e voce. Il film mette al centro i corpi, i silenzi e i gesti quotidiani per raccontare come l’amore, la malattia e la fine di una relazione rimodellano il tempo e i legami, mentre il cibo, da sempre ostile per Marta, diventa cura: tre ciotole bastano per nutrire il corpo... ma anche per ascoltarlo. E così la perdita di appetito diventa una metafora universale di una società che ha smesso di ascoltarsi e di nutrire ciò che conta davvero.
Trailer: https://youtu.be/ZjHhY8AVnuk
mar 18 nov (18.00)
mer 19 nov (15.30 - 21.00)
10 e LUCE - 10 grandi titoli della storia dell'Istituto Luce
L’Istituto Luce, una delle più importanti istituzioni cinematografiche e culturali del mondo, festeggia i 100 anni dalla fondazione. Per celebrare al meglio questo speciale anniversario, Luce Cinecittà riporta nei cinema italiani alcuni grandi film che hanno fatto la storia della sua distribuzione, un marchio che nei decenni ha scoperto talenti, raccontato le nostre storie, emozionato generazioni di cinefili. Capolavori che hanno segnato la nostra vita di spettatori, firmati da grandi maestri che hanno trionfato nei festival più importanti. La grande Storia. Le nostre storie.
CORPO CELESTE
di Alice Rohrwacher
con Yile Vianello, Salvatore Cantalupo, Pasqualina Scuncia, Anita Caprioli
Italia/Francia/Svizzera 2011, 100'
Marta ha tredici anni e, dopo dieci anni passati con la famiglia in Svizzera, è tornata a vivere nel profondo sud italiano, a Reggio Calabria, la città dov’è nata. Marta è esile, attenta, con un'andatura un po' sbilenca e un'inquietudine che la fa assomigliare ad una creatura selvatica. Ma ha una grazia speciale, e mentre passa tra gli altri come una piccola fata guarda e sente tutto. Inizia subito a frequentare il corso di preparazione alla Cresima, e incontra così don Mario, che amministra la chiesa come una piccola azienda, e la catechista Santa, una signora un po’ buffa che guiderà i ragazzi verso la confermazione. In parrocchia si sta preparando una festa per l'arrivo di un nuovo Crocifisso Figurativo che dovrà sostituire quello stilizzato e fluorescente che poco piace ai parrocchiani. Nell’attesa della grande festa della parrocchia, Marta partecipa alle varie attività, ma capirà presto che altrove deve trovare la sua strada, non la via al di là del mondo, ma la via attraverso il mondo.
Uno dei più fragorosi debutti del cinema italiano recente, da rivedere o assolutamente da scoprire: occhi sul reale, sguardo incantato, attenzione al periferico, al piccolo, ai margini come ai luoghi dove cresce la scoperta. E la rivelazione di una regista che dal debutto alla Quinzaine di Cannes nel 2011, non si è più fermata.
Trailer: https://youtu.be/USYYrEJEziU
giovedì 20 novembre h.18.00
Il Cinema Ritrovato al Cinema - in collaborazione con la Cineteca di Bologna
SUNSET BOULEVARD (Viale del tramonto)
di Billy Wilder
con William Holden, Gloria Swanson, Erich von Stroheim
USA 1950, 110’ - versione restaurata in inglese con sottotitoli in italiano
Joe Gills, sceneggiatore e soggettista cinematografico, si trova in difficoltà economiche. Per sfuggire ai creditori lancia a gran velocità l'automobile e giunge a una vecchia villa, apparentemente abbandonata. Nell'edificio abita invece una vecchia diva del cinema muto, Norma Desmond, che ignora deliberatamente tutto quello che s'è fatto di nuovo nel campo del cinema. Ella propone a Joe di trasferirsi nella villa per lavorare insieme a un grande soggetto che lei si propone d'interpretare...
Il capolavoro di Billy Wilder va considerato un’opera sperimentale travestita da classico. Oltre alle molte innovazioni narrative, infatti, viene ricordato come uno dei più consapevoli autoritratti di Hollywood.
«Da un fuori luogo, da una curva sbagliata del destino parte la storia di Joe, che sterza su un vialetto lungo Sunset Boulevard; finisce nella dimora di Norma, che vive una vita macabra e grottesca tra memorie di passato splendore; ne diventa il mantenuto e poi, tra pietà e disgusto, l’amante, e la fine è nota. Sunset Boulevard è ancora il più crudele e beffardo film su Hollywood, il più calibrato nei chiaroscuri, sostenuto da un umorismo nero di cui Eric von Stroheim è il gran cerimoniere; ma è anche una storia accorata sull’invecchiare, e sulle illusioni straziate di tutti. A ogni visione la performance di Gloria Swanson è più insostenibile, quella di William Holden più coinvolgente». (Paola Cristalli)
Giovedì 20 novembre, h.21.00 - ingresso libero
AEDI, HUMAN MEMORIES, SGUARDI FRESCHI, FIAMMIFERI E OffiCINE SOLIMANO
Fratture 2.0
Respiri di conflitto, segni di umanità
In questo momento storico, come in tanti altri, non possiamo non riflettere sui conflitti che stanno attraversando il Mondo e che stanno distruggendo le vite e il futuro di tante persone solo per il guadagno di quelle poche che pensano solo ai loro interessi. I giovani Aedi, gruppo di ragazzi e ragazze emerso nel 2024 nell’ambito del progetto promosso da CEI 8xmille, si interroga su cosa si possa fare per capire e contrastare consapevolmente tutto ciò che genera conflitti e come cambiare le prospettive di un futuro che si basa su un passato che fino ad oggi sta ripetendo sempre gli stessi errori. Per il secondo anno, Aedi ci accompagna ad approfondire queste tematiche e a confrontarci su tanti dubbi e a porci delle domande, con il festival Fratture 2.0, evento che già lo scorso anno è stato un successo e ha visto la partecipazione di tanti giovani del territorio e ospiti che hanno saputo stimolare le menti dei presenti. Fratture è un evento completamente gratuito realizzato con la preziosa collaborazione di realtà giovanili del savonese come Human Memories, Sguardi Freschi e Fiammiferi e delle Officine Solimano. Proprio le Officine Solimano e la Sala Chiamate al Porto saranno abitate per tre giorni da spazi di confronto attraverso dibattiti, immagini, laboratori, suoni e musica.
ALLA MIA PICCOLA SAMA (FOR SAMA)
di Waad al-Kateab, Edward Watts
Siria/Regno Unito 2019, 100’
Alla mia piccola Sama è un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra, una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia. Il film racconta la storia di Waad al-Kateab attraverso gli anni della rivolta di Aleppo, in Siria, quando si innamora dell'amico Hamza, che diventa in quegli anni suo marito e anche l'ultimo medico rimasto nella zona ribelle, e dà alla luce Sama, il tutto mentre intorno esplode il conflitto. La sua camera raccoglie storie incredibili di perdita, risate e sopravvivenza mentre Waad si chiede se fuggire o meno dalla città per proteggere la vita di sua figlia, in un momento in cui partire significa abbandonare la lotta per la libertà per la quale ha già sacrificato così tanto.
teatro dei cattivi maestri
Stagione Teatrale Adulti
Sabato 15 novembre h 20.30
Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete.
*ATTENZIONE! Per motivi indipendenti da noi, lo spettacolo “Lemon Therapy” è stato sostituito con un altro spettacolo della compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete.
Sabato 15 novembre h 20.30
ALLE PERLE PIACE L’ACQUA
Della Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete.
Da un’idea di Alice Melloni. Regia di Enrico Lombardi. Drammaturgia Lisa Moras. Produzione compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete e Aria Teatro. Con il sostegno di SPK Teatro.
Alle perle piace l’acqua è un monologo teatrale brillante e malinconico, intimo e generazionale, che racconta il viaggio emotivo di Elisabetta, una donna di 37 anni, madre, sospesa tra gioventù e maturità, leggerezza e responsabilità, desiderio di autonomia e bisogno d’amore. Nella notte che precede una decisione apparentemente semplice, Eli sprofonda in un’insonnia popolata da visioni confuse, frammenti di memoria e fantasie ipercolorate, dove realtà e immaginazione si intrecciano in un altalenarsi di comicità surreale e disincanto.
Dialogando con se stessa tra messaggi vocali, ricordi familiari, playlist interrotte e liste della spesa, Elisabetta si perde e si ritrova in un flusso di coscienza ironico e profondo, in cui affiorano le voci delle donne della sua famiglia e con esse le domande sul senso dell’identità femminile, sulle illusioni dell’amore romantico, sulle eredità emotive intergenerazionali.
Il testo alterna piani temporali, suggestioni pop, riferimenti autobiografici e frammenti musicali, componendo un mosaico dove la protagonista cerca, con dolente leggerezza, di rispondere alla domanda più difficile: chi sono io, al di là di tutto ciò che mi definisce?
Un atto unico di parole che vibrano come notifiche nella notte, in cui il quotidiano si fa epico e ogni gesto – anche solo comprare un pollo – può nascondere il senso di un’esistenza
BIGLIETTI
Intero: € 15.
Ridotto soci Arci: € 12. Ridotto soci sostenitori Officine Solimano: € 11. Ridotto under 25, portatori di disabilità e allievi dei Cattivi Maestri: € 8. Ridotto per gli iscritti al FAI: € 12.
CARNET (nominativi, validi fino a maggio 2026): info su www.cattivimaestri.it.
PRENOTAZIONI
Tel. 392 1665196, 349 2984973, 347 5860670 (WhatsApp, SMS, chiamata)
cattivimaestri@officinesolimano.it
LINGUAGGIO teatro d’attore, monologo
ETÀ CONSIGLIATAdagli 11 anni
DURATA 70′
RAINDOGS HOUSE musica
Venerdì 14 Novembre ore 21.30
RHYMEDOGS
Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 21:30
ingresso gratuito con tessera arci e presa bene!
Domanda iscrizione
la quarta di una serie di serate Hip Hop al Raindogs. Allé!
**COME FUNZIONA IL CONTEST **
Aperto a rapper o gruppi hip hop (i membri dei gruppi non possono partecipare anche come solisti).
Porta la chiavetta USB con 2 basi (o meglio inviale a raindogshouse.info@gmail.com con oggetto “ Iscrizione contest nome artista “).
Ore 21:00 apertura.
Dalle ore 21:30 selezione dei finalisti che eseguiranno un primo brano a testa.
3 finalisti verranno scelti dalla giuria e 1 tramite la votazione del pubblico (con QRcode scansionato dal telefono)
SHOWCASE GIURIA
LIVE SLIM TONINO & DASE985 (vincitori contest vol.2)
Esibizione dei 4 finalisti che eseguiranno il secondo brano.
Scelta e annuncio del vincitore.
PREMI: Chi vincerà il contest avrà la possibilità di registrare un proprio pezzo presso El Central studio, a Savona, e riceverne il mix e master. In più avrà la possibilità di portare insieme ai musicisti del Jazz The Rhyme (evento che unisce Rap e musica funk/jazz suonata dal vivo) un live con band alla successiva edizione dello stesso che si terrà al Raindogs House (SV) questa stagione. NB: il Jazz The Rhyme nasce e si svolge come Open Mic suonato, ma il vincitore del Rhymedogs Contest otterrà uno spazio più consistente all’interno della serata in cui potrà eseguire un numero di brani accordato coi musicisti che suoneranno i beat in base alle esigenze artistico/musicali della/del rapper.
NOTA BENE: è un contest hip hop aperto a qualsiasi rapper / se non sei rapper: r u sure u wanna join? / non attaccare più brani nello stesso file
SE PARTECIPI ARRIVA PUNTUALE ALLE 21:00 PER PASSARCI LA STRUMENTALE!
Parteciperai al contest o vuoi solo goderti lo spettacolo?
I partecipanti si giocano la possibilità di incidere un pezzo e di essere la guest principale al prossimo Jazz The Rhyme! Vieni a votare the best rapper!
Sabato 15 novembre ore 22.00
BiG | BRAVE
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 22:00
ingresso 13e con tessera arci
Domanda iscrizione – Biglietti Cartacei da Flamingo Records a Genova in Via Luccoli e On Line
https://youtu.be/pY0CDcLURRU?si=-k7h47erUNrn5ntX
https://youtu.be/mpMTfmZtKbI?si=1tBLHeBBuD-tg4XG
https://youtu.be/VtEvI2xb0rk?si=47hiCjNuFBU2aEq4
https://youtu.be/c_v77LN0HTg?si=fAxnnIu92RtvGUJ5
Una band dal suono unico e oscuro, ricavato dalla commistione tra doom metal, shoegaze e folk con influenze noise e drone, capace di alternare momenti di grande pesantezza a passaggi quieti e meditativi.
I Big Brave (BIG | BRAVE) sono una band canadese di metal sperimentale, formati nel 2012 a Montreal. Il gruppo è composto dal chitarrista e vocalist Robin Wattie, dal chitarrista Mathieu Ball e dalla batterista Tasy Hudson, che si è unita nel 2019 sostituendo il precedente batterista Louis-Alexandre Beauregard.
Affondano le loro radici nell’esperienza preesistente di Wattie e Ball, che avevano suonato insieme in un duo acustico orientato al folk prima di passare alla formazione attuale. Nel corso della loro carriera, hanno pubblicato 9 album in studio, con sonorità che spaziano dal drone doom al post-metal e doom metal, caratterizzate da una fusione di pesantezza e sperimentazione sonora. “A Chaos of Flowers” l’album del 2024, conclude un percorso di grande intensità emotiva che unisce atmosfere potenti e intime, espressione di una band in continua crescita artistica.
L’ultimo album dei Big|Brave, intitolato OST (2025), si presenta come una colonna sonora per un film inesistente, concepita in modo radicale e sperimentale. Il disco si discosta nettamente dal loro approccio doom/shoegaze tradizionale per abbracciare una forma di improvvisazione lunga e tetra, priva di canzoni strutturate, con otto tracce senza titolo che accentuano un senso di oppressione e spaesamento.
Il cuore del progetto è The Instrument, uno strumento unico creato dal chitarrista Mathieu Ball usando le corde di un vecchio pianoforte, capace di produrre un suono “horrorifico”, un sibilo da fine del mondo che domina l’intera durata dell’album.
Rispetto ai dischi precedenti più ancorati a un doom noise più definito, OST si pone come un lavoro essenziale, minimalista ma estremamente evocativo, che spinge l’ascoltatore a una profonda immersione e a una personale interpretazione estetica.
Sono stati più volte candidati al prestigioso Polaris Music Prize canadese, ricevendo longlist nel 2021, 2023 e 2024 per gli album Vital, Nature Morte e A Chaos of Flowers, confermando l’apprezzamento critico e la rilevanza nel panorama musicale contemporaneo.











