News23 giugno 2021 15:24

Ruspe nella città silente

Il Comune di Savona ha mandato le ruspe per segnalare la “banalità dell’indifferenza” nell’applicazione di un regolamento che si vorrebbe come razionalizzazione per quella “legge ed ordine” un tempo patrimonio dei benpensanti (di Franco Astengo)

Ruspe nella città silente

Forse non c’entra neppure la prossima campagna elettorale e la voglia di spargere un po’ di populismo esorcizzante per una raccolta di consenso a buon mercato.

Nell’epoca della complessità si è inteso sottolineare soltanto la paura del “diverso”, l’allontanamento di uno spettro, la forzatura nella collocazione di un segnaposto.

Tocca adesso alla “Città Silente” considerarsi non semplicemente attorcigliata alle cifre del deficit di bilancio ma di dimostrarsi capace di pronunciarsi nella difficile ricerca della dimensione degli “altri”.

Di fronte a ciò che è accaduto non si tratta di esercitare la “pietas” ma di trovare nell’analisi del nostro vivere comune la risorsa morale per proclamare una necessaria “diversità”, logicamente contrapposta a una troppo facilmente reclamata “normalità” di cui le ruspe sono figlie legittime.

Sappiamo che sarà complicato proclamare noi stessi “diversi” ma sarà necessario farlo.

Ben oltre la ricerca, nel frangente, delle possibili soluzioni tecniche di “riduzione del danno”.

Franco Astengo

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