Le proposte per la prossima settimana alle Officine Solimano:
"La scelta di Anne" di Audrey Diwan - il film vincitore del Leone d'oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia è l'adattamento del romanzo "L'evento" di Annie Ernaux, che racconta la storia della giovane Anne, privata della libertà di decidere del proprio corpo e del proprio futuro perchè rimasta incinta nella Francia degli anni '60.
"La Padrina - Parigi ha una nuova regina" di Jean-Paul Salomé - una incontenibile Isabelle Huppert, un po' per noia, un po' per aiutare una cara amica, si trasforma da collaboratrice della polizia a trafficante di droga. Una commedia-thriller che porta sullo schermo il libro "La bugiarda" di Hannelore Cayre.
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio
Gli orari in dettaglio:
La scelta di Anne | |||
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(L'evènement) di Audrey Diwan con Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet Klein, Luàna Bajrami Francia 2021, 100’
Leone d'oro e premio FIPRESCI alla Mostra del Cinema di Venezia 2021
gio 4 nov (21.00) ven 5 nov (15.30 - 21.00) sab 6 nov (18.00 - 20.30) dom 7 nov (15.30 - 21.00) lun 8 nov (18.00) mar 9 nov (15.30 - 20.30) mer 10 nov (18.00)
Francia, 1963. Anne ama la letteratura e ha deciso di farne un mestiere, fuggendo un destino proletario. Sui banchi è brillante, sulla pista da ballo altrettanto. Tra una birra e un twist, dribbla gli uomini che la desiderano come in un romanzo rosa. In un ambiente e in un Paese che condanna il suo desiderio, Anne scopre un giorno di essere incinta e privata della libertà di decidere del proprio corpo e del proprio futuro. Intanto conta le settimane e cerca disperatamente di trovare una soluzione...
"La scelta di Anne", adattamento del romanzo "L'evento" di Annie Ernaux, è la storia di una ragazza al debutto della vita per cui è inimmaginabile avere un figlio e rinunciare allo studio e ai propri sogni.
«Conosco da molto tempo l’opera di Annie Ernaux, la forza del suo pensiero e il suo stile asciutto. Ma ho letto tardi "L’evento". Ho pensato subito al corpo di questa giovane donna, a quello che ha dovuto attraversare, a partire dal momento in cui le è stato detto che era incinta. E il dilemma che ha dovuto affrontare. Tutti questi argomenti venivano trattati in maniera concreta nel libro. Ho cercato di tradurli in immagini, di darne una definizione che permettesse di fare un’esperienza fisica di questo racconto. Un viaggio che spero sia possibile al di là dell’epoca e a prescindere dal sesso. Con Annie Ernaux abbiamo trascorso insieme una giornata durante la quale ha accettato di rivivere nel dettaglio quel periodo. Ha chiarito i passaggi più oscuri del testo affinché potessi farmi un’idea più precisa di quello che era il contesto politico. Affinché capissi la paura che pervadeva quelle donne nel momento in cui decidevano di percorrere quella strada. Ero scossa dalla vivacità di questo dolore. Ci ho pensato spesso mentre scrivevo. In seguito le ho fatto leggere le diverse stesure della sceneggiatura, mi ha aiutata a tracciare il percorso più onesto. Un modo di pensare che ha guidato tutta la produzione. Ogni luogo, la scenografia, i costumi, il trucco hanno rispettato quest’orientamento». (Audrey Diwan)
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