News09 settembre 2022 11:22

Pallone e cemento

Giù le mani dallo stadio (di Franco Astengo)

Pallone e cemento

L'intento della presunta "cordata" che ha rilevato le strame del defunto Savona FBC si è ben palesato nell'intervista pubblicata oggi dal Secolo XIX sotto il titolo "A Savona per fare calcio e impresa, ma costruiremo case".

A prescindere dall'evidente colore politico dell'operazione, che ben emerge dal testo dell'intervista e che non riguarda la sostanza della questione (salvo il velato riferimento all'area politica che dovrebbe governare il Paese) vanno precisati subito alcuni punti.

In precedenza però va formulato un apprezzamento per il richiamo al rispetto delle istituzioni espresso nei giorni scorsi dal sindaco Marco Russo e dall'assessore Francesco Rossello al riguardo di determinate dichiarazioni e atteggiamento assunti dai "lorsignori" calati dalla Capitale.

Se sul piano generale è possibile affermare che di speculazione edilizia e di logiche di scambio politico Savona ha sofferto già fin troppo nel corso degli anni cedendo la propria vocazione industriale e di porto commerciale, egualmente nello specifico della questione "Stadio" è possibile aggiungere un elemento che risulta decisivo nella valutazione.

Lo stadio sorge in una zona molto delicata dal punto di vista dell'esondabilità e nei programmi dell'amministrazione dovrebbe essere recuperato ponendone l'area al centro di una zona di impianti sportivi collegata al vicino "Campus" universitario.

Nell'insieme quella della piana leginese dovrà rappresentare una porzione di città da utilizzarsi per funzioni di carattere pubblico così come pubblica deve essere tutta la regia di qualsivoglia altra operazione riguardante lo sviluppo del territorio nel senso della fruibilità, della difesa dell'ambiente, della cura delle infrastrutture necessarie.

L'eventuale costruzione di case, che pare essere la vera "ratio" di questa operazione, dovrà essere così necessariamente legata al quadro delle prescrizioni vigenti e a un rigidissimo rispetto delle istituzioni cittadine.

Franco Astengo - Il Rosso non è il nero

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