Cose Belle23 dicembre 2022 09:14

Natale al Nuovofilmstudio

La programmazione dal 23 al 28 dicembre

Natale al Nuovofilmstudio



Questo Natale in sala "Living" di Oliver Hermanus, rivisitazione di "Ikiru" diretto da Akira Kurosawa nel 1952: un uomo comune ridotto da anni di oppressiva routine d’ufficio a condurre un’esistenza nell’ombra, all’ultimo minuto fa uno sforzo supremo per trasformare la sua noiosa esistenza in qualcosa di meraviglioso. Protagonista è Bill Nighy appena nominato come Miglior attore ai Golden Globe.


Al suo fianco "Fairytale - una fiaba" di Aleksandr Sokurov, una fusione incredibile di film e di finzione, di animazione e dei cinegiornali dove i protagonisti Stalin, Hitler, Mussolini e Churchill, uomini e dittatori che hanno per sempre cambiato la Storia, mentre aspettano l’ascesa in paradiso o la calata all’inferno parlano, litigano, scherzano accavallando discorsi in una babele di lingue e di declinazioni del potere.

 

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio

 

Living

 

di Oliver Hermanus
con Bill Nighy, Aimee Lou Wood, Alex Sharp
Gran Bretagna 2022, 102'

 

ven 23 dic (15.30 - 21.00)
sab 24 dic (18.00)
dom 25 dic (15.30 - 20.30 - 22.30)
lun 26 dic (15.30 - 18.00 - 20.30)
mar 27 dic (15.30 - 18.00)
mer 28 dic (18.00 - 21.00)

 

1953. Londra stenta ancora a riprendersi dalla distruzione della II Guerra Mondiale. Williams, un anziano dipendente pubblico, è solo un piccolo e impotente ingranaggio della burocrazia cittadina. Schiacciato da montagne di scartoffie e solo come un cane conduce un’esistenza vuota e priva di senso. Ma all’improvviso, una sconvolgente diagnosi, lo obbliga a fare un bilancio spingendolo all’azione prima che sia veramente troppo tardi. Una sera Williams ha una semplice ma profonda rivelazione e decide di creare qualcosa da lasciare alla generazione successiva...

 

Presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, "Living" è una rivisitazione di "Ikiru", il film diretto da Akira Kurosawa nel 1952, la storia di un uomo comune ridotto da anni di oppressiva routine d’ufficio a condurre un’esistenza nell’ombra, che all’ultimo minuto fa uno sforzo supremo per trasformare la sua noiosa esistenza in qualcosa di meraviglioso, in una vita che possa dire di aver vissuto pienamente. Protagonista è Bill Nighy appena nominato come Miglior attore ai Golden Globe, spesso anticamera degli Oscar. Il film è nato in maniera del tutto casuale. Una sera lo sceneggiatore Kazuo Ishiguro e il produttore Stephen Woolley stavano cenando insieme e Bill Nighy li ha raggiunti per bere qualcosa. «Sono due maniaci del cinema» dice ridendo Nighy pensando a quella sera. «Hanno passato tutto il tempo a sfidarsi a chi conosceva più registi, attori, produttori o scenografi del cinema in bianco e nero tra il 1930 e il 1957. Ad un certo punto, a fine serata, ho visto Ishiguro e sua moglie parlottare tra di loro e dopo tanto confabulare mi hanno detto "Abbiamo deciso quale sarà il tuo prossimo film", e io ho risposto "Beh, quando siete comodi, piacerebbe saperlo anche a me"». Woolley ricorda che qualche giorno dopo quella famosa cena Ishiguro lo chiamò per dirgli che Nighy avrebbe interpretato un rifacimento ambientato a Londra di "Ikiru".
Il regista Oliver Hermanus ritiene che la storia affronti dei temi universali: «anche se si potrebbe pensare che solo uno sciocco si assumerebbe il compito di reimmaginare "Ikiru", il capolavoro del maestro del cinema di Kurosawa, io ho colto al volo questa opportunità. Ho sentito la necessità di raccontare una storia sulla vita e sul valore delle semplici tracce che man mano lasciamo nel corso della nostra esistenza. In un mondo dominato dalla fama e dalla gratificazione istantanee, dall’ossessione per la devozione e l’adorazione eterne, sentivo la mancanza di un racconto come quello di "Living". Un compagno per quei momenti in cui tutto ciò di cui hai veramente bisogno da un film è che ti ricordi che la vita è breve ma meravigliosa».

 

 

Fairytale - una fiaba

 

di Aleksandr Sokurov
Russia/Belgio/Estonia, 78'

 

ven 23 dic (18.00)
sab 24 dic (15.30)
dom 25 dic (18.00)
lun 26 dic (22.30)
mar 27 dic (21.00)
mer 28 dic (15.30)

 

Adolf Hitler, Benito Mussolini, Yosif Stalin, Winston Churchill, Napoleone Bonaparte. Gli uomini e i dittatori che hanno per sempre cambiato la Storia si trovano ora in un limbo in attesa di varcare la porta di Dio. Mentre aspettano l’ascesa in paradiso o la calata all’inferno parlano, litigano, scherzano e i loro discorsi si accavallano in una babele di lingue e di declinazioni del potere...

 

"Fairytale" di Aleksandr Sokurov è una fusione incredibile, inimmaginabile di film e di finzione, di animazione e dei cinegiornali e si dispiega come un limbo, collegando idealmente la Tetralogia sul Potere (che comprende film-ritratti di Lenin, Hitler, Hirohito e l’adattamento del “Faust” di Goethe) alle sfere superiori raccontate nei due film-riflessioni sui musei e sulla storia, "Arca russa" e "Francofonia". Come i protagonisti di altri film, gli eroi di "Fairytale" rimangono bloccati in un limbo surreale stavolta circondati da paesaggi di vecchie incisioni. Vagano alla ricerca dell’accesso al paradiso. Stalin, Hitler, Mussolini e Churchill sono assolutamente reali - e come potrebbero non esserlo, considerando che si tratta di loro stessi ripresi all’epoca per i cinegiornali. Il loro problema principale è che non riescono a diventare storia e a varcare la soglia dell’oblio che separa il presente dal passato.

 

«Questo è un momento difficile e non aggiungo altro. Come possiamo comprendere il paradosso della vita umana, dell’umana esistenza? Come possiamo non affogare ancora una volta nelle lacrime, nella disperazione e non trovare risposte alle domande più semplici? Come autore cercherò di guardare ai miei eroi con umorismo leggero e anche con tono sarcastico. Come farò? Non lo so. Guarderò i cinegiornali in cui si muovono quelli che abbiamo designato come eroi e cercherò di rimuovere il pathos e la maestosa grandezza da persone conosciute nel mondo come esempi di potenza o malvagità. Proverò a costruire un film in forma di racconto parallelo, un tempo in cui saremo immersi nel mondo dei monologhi interiori dei nostri “eroi”, che non riporteranno le loro idee politiche quanto piuttosto le loro reazioni alle piccole cose della vita quotidiana, i loro capricciosi cambiamenti di umore e il parlarsi addosso sulla loro grandezza e il loro potere illimitato. Sorridiamo, ridiamo, cerchiamo di capire attraverso una prospettiva paradossale, il punto di vista dei personaggi al potere nelle cui mani c’era il destino della Storia. Chi erano le persone di cui si circondavano, i vincitori e gli sconfitti. Che cosa avrebbero detto l’uno all’altro se si fossero incontrati tutti insieme nella vita? Di cosa avrebbero parlato? Per ognuno di loro proviamo a tenere a mente qual è il destino che li aspetta. Ciascuno di loro, ognuno a modo proprio, concluderà le proprie riflessioni sicuro della vittoria. Cosa penserà lo spettatore dopo aver visto questo film? Cosa penserà della natura umana di ogni gesto che ha segnato la Storia e della causa umana di ogni tragedia? Dietro ogni cosa c’è un uomo semplicemente con la sua umanità».
(Aleksandr Sokurov)

 

red

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