Cose Belle16 marzo 2023 12:54

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

In programmazione alle Officine Solimano "Le mani in pasta - Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie", "Un uomo felice", "Aftersun" e "La giunta"

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

Giovedì 16 marzo alle 18.00 e alle 21.00, Libera Savona, con il sostegno di Coop Liguria e il patrocinio del Comune di Savona, presenta al Nuovofilmstudio Le mani in pasta - Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie: realizzato grazie a un’azione di crowdfunding, il film di Daniele Biacchessi racconta il lungo e virtuoso cammino delle cooperative nate sui terreni confiscati alle mafie e le storie di chi è riuscito nella grande impresa di realizzare prodotti di qualità eccellente su quelle terre. Luoghi di libertà in Sicilia, Campania, Puglia, Calabria. Sarà nostro ospite il regista Daniele Biacchessi. Ingresso libero.

 

Ecco la programmazione dal 17 al 23 marzo.

 

Dal 17 al 20, la sala propone in prima visione Un uomo felice di Tristan Séguéla: Fabrice Luchini e Catherine Frot, per la prima volta insieme, sono i protagonisti di una irresistibile commedia che affronta con intelligenza e ironia temi attualissimi e mette alla berlina i tanti pregiudizi che ancora circondano l’identità di genere.

 

Dal 21 al 23, per il ciclo in lingua originale (con sottotitoli in italiano) Lost in Translation, Aftersun: il sorprendente debutto della sceneggiatrice e regista scozzese Charlotte Wells, presentato e premiato a Cannes 2022 alla Semaine de la Critique e candidato all'Oscar per il miglior attore (un intenso Paul Mescal), giustappone il coming-of-age di una adolescente alle prese con i primi assaggi di vita sentimentale a un toccante e intimo ritratto del rapporto padre-figlia.

 

Sempre mercoledì 22, alle 20.00, appuntamento con la stagione lirica della Royal Opera House di Londra. Le dirette dal Covent Garden proseguono con Turandot di Giacomo Puccini, introdotta dalla nostra cara amica Emanuela Ersilia Abbadessa: la spettacolare ed emozionante messa in scena di Andrei Serban del 1984 rappresenta ormai un classico dell’opera e attinge alle tradizioni teatrali cinesi e italiane per evocare una visione dell’antica Cina intrisa di leggenda e fantasia. La musica di Puccini è ricca di meraviglie musicali - non ultima l'Aria Nessun dorma - e offre melodie memorabili e momenti di alta drammaticità. Dirige Antonio Pappano.

 

Giovedì 23 marzo, alle 21.00, Nuovofilmstudio presenta La giunta di Alessandro Scippa: gli anni di Maurizio Valenzi, primo sindaco comunista di Napoli nel 1975, ricostruiti dal figlio di Antonio Scippa, uno dei protagonisti di quella storia. Avremo con noi il regista Alessandro Scippa; saranno presenti Bruno Marengo, sindaco di Savona dal 1987 al 1990, Sergio Tortarolo, sindaco di Savona dal 1992 al 1994 e Marco Russo, sindaco di Savona attuale.
 

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio .

  


 

Un uomo felice

 

(Un homme hereaux)
di Tristan Séguéla
con Fabrice Luchini, Catherine Frot
Francia 2023, 89’

 

ven 17 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
sab 18 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
dom 19 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
lun 20 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)

 

Jean è il sindaco conservatore di una cittadina francese e proprio all’inizio della nuova campagna elettorale sua moglie Edith, dopo quarant’anni di matrimonio e tre figli, gli annuncia di essere un uomo: di esserlo sempre stato nel profondo del suo essere e di voler finalmente iniziare un percorso di transizione. La notizia sconvolge la loro vita e scatena una travolgente serie di equivoci, ma sarà infine Jean, e non Edith, a dover rimettere in discussione le proprie convinzioni…

 

Fabrice Luchini e Catherine Frot, per la prima volta insieme, sono i protagonisti di questa irresistibile commedia, che affronta con intelligenza e ironia temi attualissimi e mette alla berlina i tanti pregiudizi che ancora circondano l’identità di genere.
«Gli sceneggiatori Guy Laurent e Isabelle Lazard si sono ispirati per questo film alla storia di un loro amico, che ha iniziato la transizione di genere all'età di cinquant'anni e ha fatto di tutto per preservare il suo matrimonio. So che si tratta di un argomento sensibile, ma la commedia resta uno strumento meraviglioso per affrontare temi caldi come questo, nella speranza di dimostrare che in realtà non dovrebbero esserlo. Fin dall'inizio del film, Jean riceve questa notizia sconcertante: come reagirà? Questa è la domanda che Un uomo felice si pone di continuo, e, al di là delle apparenze, è Jean che dovrà mettersi in discussione, non Edith. Ed è ovviamente sempre di lui che ridiamo, mai con lui. È stato entusiasmante lavorare con due attori come Fabrice Luchini e Catherine Frot. Di Catherine sono sempre stato un fan: la sua sensibilità, la sua profondità, il suo modo di rendere unico ogni ruolo che interpreta la rendono una grandissima artista. Sapevo anche che avrebbe conferito al suo personaggio una forma di delicatezza e di femminilità che non erano scontati. Quanto a Fabrice, cosa posso dire se non che è un monumento di finezza, intelligenza, dolce follia e umorismo? Un umorismo che non conosce volgarità. Chi meglio di lui poteva rendere irresistibile un personaggio a tal punto intrappolato in vecchi pregiudizi? Nelle scene in cui Edith/Eddy si confronta con un gruppo di sostegno era importante per me che tutte le attrici e gli attori fossero persone transgender o non binarie. Abbiamo fatto provini a oltre cento persone, è stato un processo lungo ma il risultato è speciale, è uno di quei momenti che amo molto in cui realtà e finzione si intrecciano. Nei miei film precedenti ho raccontato le differenze generazionali e quelle sociali. Queste differenze creano scintille e attriti e sono un grande veicolo per ogni commedia. In Un uomo felice metto al centro per la prima volta una coppia, la cui sopravvivenza appare fin dall’inizio seriamente minacciata: ci chiediamo se finiranno comunque per invecchiare insieme o si separeranno e in questo senso il film appartiene alla lunga tradizione delle commedie di “rimatrimonio”, come ne esistono tante nel cinema classico».
(Tristan Séguéla)
 

Trailer: https://youtu.be/EypgATuBUXw

Aftersun

Ciclo "Lost In Translation" - film in lingua originale con sottotitoli in italiano

 

di Charlotte Wells
con Paul Mescal, Frankie Corio
Regno Unito, Stati Uniti 2022, 102’
in inglese con sottotitoli in italiano

 

mar 21 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
mer 22 mar (15.30 - 17.45)
gio 23 mar (15.30)

 

Anni ‘90. In un resort in Turchia che ha visto giorni migliori, l’undicenne Sophie imprime su pellicola e nella sua memoria i rari momenti che riesce a trascorrere con suo padre, l’idealista e amorevole Calum. Vent’anni dopo, Sophie è ormai una donna che, riguardando i filmini e le istantanee di quell’estate, s’interroga sui non detti di quel padre giovane e abbronzato, ma con un sorriso maliconico...

 

Sorprendente debutto della sceneggiatrice e regista scozzese Charlotte Wells, presentato e premiato a Cannes 2022 alla Semaine de la Critique e candidato all'Oscar per il miglior attore (un intenso Paul Mescal), Aftersun giustappone il coming-of-age di una adolescente alle prese con i primi assaggi di vita sentimentale a un toccante e intimo ritratto del rapporto padre-figlia. Vent’anni dopo, i teneri ricordi di Sophie della loro ultima vacanza vengono scandagliati nel tentativo di conciliare il padre che ricordava con l’uomo che non conosceva. In sottofondo, una nostalgica colonna sonora tra la Macarena e gli Abba, i Rem e i Chumbawamba. Grazie alla brillante scrittura e regia di Wells e alle superbe interpretazioni dei due protagonisti, lo spettatore riesce a sintonizzarsi perfettamente con l’atmosfera della storia, a tal punto da sentire quasi il profumo del doposole. La giovane regista ha raccontato di aver trovato l’ispirazione sfogliando alcuni album di famiglia, durante gli ultimi giorni di studi alla New York University, imbattendosi proprio in alcuni scatti che la ritraggono insieme al padre, durante una vacanza estiva che risale alla fine degli anni ‘90. «Quelle foto sono state il catalizzatore dell’idea originale, una storia immaginaria di un giovane padre e sua figlia in vacanza. Calum non è mio padre, Sophie non sono io, tuttavia, man mano che la scrittura procede, il film diventa più personale, più emotivamente autobiografico. È ancora finzione, ma esprime anche qualcosa di vero di me, del mio rapporto con mio padre».
(Charlotte Wells)
 

Trailer: https://youtu.be/vXKcWRu8K_U

Turandot

Royal Opera House al Cinema - 2023 

 

Continuano gli appuntamenti con la più grande stagione cinematografica di sempre della Royal Opera House, trasmessa in diretta da Covent Garden in oltre 850 cinema di 26 paesi del mondo.

 

mer 22 mar (20.00)

Il nuovo appuntamento è con l’ultima opera di Giacomo Puccini, Turandot. La spettacolare ed emozionante messa in scena di Andrei Serban del 1984 rappresenta ormai un classico dell’opera e attinge alle tradizioni teatrali cinesi e italiane per evocare una visione dell’antica Cina intrisa di leggenda e fantasia. La musica di Puccini è ricca di meraviglie musicali - non ultima l'Aria Nessun dorma - e offre melodie memorabili e momenti di alta drammaticità.

 

Turandot
di Giacomo Puccini
regia di Andrei Serban, dirige Antonio Pappano
introduzione a cura di Emanuela Ersilia Abbadessa

 

Alla corte della principessa Turandot, i corteggiatori che non riescono a risolvere i suoi enigmi vengono brutalmente uccisi. Ma quando un misterioso principe risponde correttamente agli indovinelli, improvvisamente tutto il potere si concentra nelle sue mani. Quando la vita è in bilico, l’amore può vincere su tutto?
Per la diretta, Antonio Pappano dirigerà un cast internazionale che comprende Anna Pirozzi nel ruolo della Principessa Turandot; Yonghoon Lee nel ruolo di Calaf; Masabane Cecilia Rangwanasha nel ruolo di Liù; e Vitalij Kowaljow nel ruolo di Timur.

 

Ingresso aperto a tutti 12€

soci FAI e soci sostenitori 10€

La giunta

 

di Alessandro Scippa
Italia 2022, 78’
ospite in sala il regista Alessandro Scippa; saranno presenti Bruno Marengo, sindaco di Savona dal 1987 al 1990 ; Sergio Tortarolo, sindaco di Savona dal 1992 al 1994; Marco Russo, sindaco di Savona attuale

 

gio 23 mar (21.00)

 

Napoli rossa. 1975-1983: gli anni della giunta comunista di Maurizio Valenzi ricostruiti dal figlio di Antonio Scippa, uno dei protagonisti di quella storia.
1975. Valenzi diventa il primo sindaco comunista di Napoli, la più grande città del Sud Italia. Attraverso interviste ai protagonisti dell'epoca e materiale di archivio inedito, questa è la storia di un gruppo di donne e uomini che ha cercato di realizzare il sogno di una politica vicina alle persone. Un sindaco carismatico e una squadra di assessori di grande spessore piantarono i semi di una nuova idea di città, in quel periodo ancora provata dalle ferite della guerra e da una recente epidemia di colera. Tuttavia, con il terribile terremoto del 1980 e gli interessi economici della ricostruzione si modificarono profondamente gli equilibri politici e criminali, e il destino di Napoli viene segnato da nuove forme di organizzazione della camorra che oggi, come allora, continua a condizionare la vita della città. Quella esperienza amministrativa, con la sua specificità umana, i valori civili e gli ideali che la caratterizzarono, rappresentò un momento storico unico, una vicenda che può anche far interrogare su come e perché il comunismo italiano, con forti legami sociali e culturali di massa, abbia potuto essere spazzato via insieme ai fantasmi del comunismo reale nel 20mo secolo. Con le interviste ai protagonisti di quel dream-team e ai figli di quelli che non ci sono più, La giunta è costruito come un racconto prismatico dove i frammenti di immagini, negli specchi e nelle rifrazioni dell’oggi, si confrontano con il passato.

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