Cose Belle25 maggio 2023 14:47

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

La programmazione dal 26 maggio al 1 giugno

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

 

Dal 26 al 29 maggio in prima visione Dalìland: la regista canadese Mary Harron, autrice del film cult American psycho, punta i riflettori sul grande Salvador Dalí. Il film indaga su luci e ombre dell’esistenza del geniale pittore surrealista, dal glamour dei party sontuosi ai fantasmi interiori, passando per il rapporto tormentato con la moglie Gala e la musa Amanda Lear. A dare volto a Dalí è un magnetico Ben Kingsley, capace di rendere perfettamente le innumerevoli sfumature dell’eccentrica personalità dell’artista.


Dal 30 maggio al 1 giugno arriva al Nuovofilmstudio Argentina, 1985, vincitore del Golden Globe 2023 per il miglior film straniero: Santiago Mitre racconta l'impresa di un funzionario chiamato a essere eroe, e lo fa rifiutando il registro unico drammatico, consapevole che il sorriso è parte fondamentale del ritratto umano che lui e il protagonista Ricardo Darin portano con forza sullo schermo. Argentina, 1985 è ispirato alla storia dei pubblici ministeri Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo, che hanno osato perseguire la più sanguinosa dittatura militare argentina. Imperterriti, i due riunirono una giovane squadra legale per combattere la loro battaglia di Davide e Golia.


Sempre dal 30 maggio al 1 giugno La ligne - la linea invisibile, Premio FICE del Cinema Europeo 2022: attraverso un cast tutto femminile, uno sguardo tagliente ma compassionevole e una regia raffinata e coinvolgente, Ursula Meier indaga le lacerate dinamiche familiari tra una madre egoista e infantile e una figlia bisognosa di amore e riconoscimento. Protagoniste una disarmante Valeria Bruni Tedeschi e la carismatica Stéphanie Blanchoud, attrice, cantante e drammaturga che ha firmato la sceneggiatura insieme alla regista.


Giovedì 1 giugno alle ore 21.00, insieme all'Associazione Namaskar, la presentazione della rassegna L'Altrove, un percorso cinematografico tra riti e culture alla scoperta dell'essere, organizzata con il contributo di Gastrò. 3 pellicole d'autore con lo scopo di muovere le sensibilità, alimentare un confronto, condividere un’esperienza. Il primo appuntamento è con Samsara di Ron Fricke: vivremo il senso dell'impermanenza in un incredibile viaggio intorno al mondo attraversando l’intero ciclo della vita, nascita, morte e rinascita.

 

Dalìland

 

di Mary Harron
con Ben Kingsley, Barbara Sukowa, Christopher Briney, Ezra Miller
Gran Bretagna 2022, 104'

 

ven 26 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)
sab 27 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)
dom 28 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)
lun 29 mag (15.30 - 18.00 - 21.00)

 

New York 1974, James lavora presso la galleria d’arte che ospiterà la prossima esibizione del genio Salvador Dalí. Quando l’artista in persona gli propone di diventare suo assistente, il ragazzo pensa di coronare il sogno della sua vita, ma presto scopre che non è tutto oro quel che luccica. Dietro allo stile di vita sgargiante, al glamour e ai party sontuosi, un grande vuoto consuma l’ormai anziano pittore, divorato dalla paura di invecchiare e dal dolore per il rapporto logoro con la dispotica moglie Gala, un tempo sua musa e ora circondata da giovani amanti e ossessionata dal denaro...

 

La regista canadese Mary Harron, autrice del film cult American psycho, con Dalìland punta i riflettori su Salvador Dalí, il geniale artista che fece dell’eccesso un’arte. Il film indaga su luci e ombre dell’esistenza del pittore surrealista, dal glamour dei party sontuosi ai fantasmi interiori, passando per il rapporto tormentato con la moglie Gala e la musa Amanda Lear. Il risultato è un affascinante mosaico, capace di far presa sui curiosi che poco sanno dell’intrigante vita di Dalí e affascinare i fan del genio spagnolo. A dare volto a Salvador Dalí è Ben Kingsley, capace di rendere perfettamente le innumerevoli sfumature dell’eccentrica personalità dell’artista.
«Ho sempre amato Dalí, e sono abbastanza fortunato di aver potuto acquistare anni fa una sua opera firmata, autentica. Ciò che non sapevo di lui, che nessun libro poteva restituirmi, era l’effetto che faceva sugli altri, la luce che li attraeva e illuminava. E, nonostante le sue insicurezze, la sicurezza suprema di sé che comunicava. Sapeva nel profondo di essere Dalí. E gli altri lo sentivano. È una qualità che va al di là del carisma. In alcuni ambiti è pericolosa, ma nell’arte è un dono per l’umanità. Era un uomo infaticabile e divertentissimo: non si stancava mai, non stava mai fermo. Alla fine di ogni scena ero distrutto, ogni molecola del mio corpo si è messa al servizio della sua suprema intelligenza in ogni campo: arte, teoria dei colori, fisica nucleare, quantistica. Il tutto unito a una profonda comprensione delle passioni umane. La sceneggiatura mi ha aiutato a trovare la chiave. Descrive bene quel mix tra adorazione e confusione che suscitava».
(Ben Kingsley)
 

Trailer: https://youtu.be/jasXk5AozM8

Argentina, 1985

in spagnolo con sottotitoli in italiano

 

di Santiago Mitre
con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Carlos Portaluppi
Argentina/USA 2022, 140’

 

mar 30 mag (15.00 - 21.00)
mer 31 mag (18.00)
gio 1 giu (18.00)
 

Golden Globe 2023 per il miglior film straniero

 

Una dittatura "feroce, clandestina e vigliacca" ha governato l'Argentina dal 1977 al 1983, spargendo sangue e terrore. La fragile democrazia che ne è seguita, se avesse voluto rimanere tale, avrebbe dovuto processare le "juntas" militari, per rendere giustizia alle vittime e al paese intero. Per la prima volta nella storia, il compito di mandare in prigione le alte sfere dell'esercito toccava a un tribunale civile e a una persona in particolare: il pubblico ministero Julio Strassera...

 

Santiago Mitre racconta l'impresa di un funzionario chiamato a essere eroe, e lo fa rifiutando il registro unico drammatico, consapevole che i fatti parlano da soli, e che il sorriso, che spesso il film induce nello spettatore, è parte fondamentale del ritratto umano che lui e Ricardo Darin portano con forza sullo schermo. Argentina, 1985 è ispirato alla vera storia dei pubblici ministeri Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo, che hanno osato indagare e perseguire la più sanguinosa dittatura militare argentina. Imperterriti, sotto costante minaccia, Strassera e Moreno Ocampo riunirono una giovane squadra legale di improbabili eroi per combattere la loro battaglia di Davide e Golia.
«Ricordo ancora il giorno in cui Strassera chiuse l'accusa: il rombo in aula, l'emozione dei miei genitori, le strade finalmente in grado di celebrare qualcosa di diverso da una partita di calcio, l'idea della giustizia come atto di guarigione. Mentre facevo ricerche, mi sono imbattuto in aspetti sconosciuti: la vita dei procuratori, la giovane squadra senza esperienza, la regione che era ancora sotto dittatura. Questa storia risuonò in me e mise in moto il mio desiderio di andare più in profondità nella ricerca cinematografica e politica di quanto non avessi mai fatto nei miei film precedenti».
(Santiago Mitre)
  

La ligne - la linea invisibile

 

di Ursula Meier
con Stéphanie Blanchoud, Valeria Bruni Tedeschi, Elli Spagnolo
Svizzera/Francia/Belgio 2022, 101’

 

Premio FICE del Cinema Europeo 2022

 

mar 30 mag (18.00)
mer 31 mag (15.30 - 21.00)
gio 1 giu (15.30)
 

"Se non si attiene a questo ordine restrittivo, va dritta in prigione!". La trentenne Margaret (interpretata dalla carismatica Stéphanie Blanchoud, attrice, cantante e drammaturga che ha firmato la sceneggiatura insieme alla regista Ursula Meier) è stata avvertita: in attesa della sua citazione in tribunale e per il rischio di recidiva, le è proibito, per tre mesi, di contattare la madre Cristina (interpretata da una disarmante Valeria Bruni Tedeschi) e di avvicinarsi entro 100 metri da casa sua. Una situazione eccezionale, che tradisce una profonda disarmonia familiare, da cui è scaturita una brutale discussione, avvenuta tra una madre egoista e infantile e una figlia, da sempre, bisognosa di amore e riconoscimento.

 

La maggior parte delle storie prende vita dall’incontro dei personaggi, ma ne La ligne - la linea invisibile, è invece questa distanza tra il personaggio principale e il resto della sua famiglia che crea la dinamica del racconto. Isolata e bandita, Margaret si ritrova letteralmente “chiusa fuori”. Questa “linea”, il luogo preciso che delimita lo spazio proibito a Margaret, diventa l’ostacolo del personaggio sia in senso letterale, sia figurativo e, di conseguenza, il luogo di tutte le tensioni che muovono il film. Attraverso un cast tutto femminile e brillantemente diretto, Meier indaga le lacerate dinamiche familiari che legano i personaggi attraverso uno sguardo tagliente e compassionevole e una regia raffinata e coinvolgente.
  

Namaskar e Nuovofilmstudio, con il contributo

di Gastrò, presentano

L'Altrove

Un percorso cinematografico tra riti e culture alla scoperta dell'essere

 

"Tu non sei né la terra, né l'acqua, né il fuoco, né l'aria, né l'etere. Per [conquistare] la Liberazione conosci te stesso come sostanziale consapevolezza, il testimone delle cinque sostanze. Solo se resterai stabilmente nella consapevolezza, vedendoti ben distinto dal corpo, fin da subito diventerai pacificato e libero da tutti i legami."

 

È con questi versi tratti dall'Ashtavakra Gita che siamo a presentarvi L'Altrove. Da questo comune sentire è nata la collaborazione tra l'Associazione Namaskar e Nuovofilmstudio da cui l'idea di proporre la proiezione di 3 pellicole d'autore con lo scopo di muovere le sensibilità, alimentare un confronto, condividere un’esperienza.

 

Il primo appuntamento è con Samsara di Ron Fricke: vivremo il senso dell'impermanenza con un’esperienza catartica in un viaggio intorno al mondo attraversando l’intero ciclo della vita, nascita, morte, rinascita.

 

Buon viaggio!

 

gio 1 giu (21.00)
 

Samsara
di Ron Fricke
USA 2011, 99'

 

Girato in un periodo di cinque anni in venticinque paesi, Samsara trasporta in luoghi sacri, zone disastrate, siti industriali e meraviglie naturali. Rinunciando al dialogo e al testo descrittivo, il film sovverte le aspettative di un documentario tradizionale, incoraggiando le interpretazioni interiori ispirate alle immagini e alla musica che uniscono antico e moderno.
 

 

Prossimi appuntamenti:

gio 8 giu (21.00)
El abrazo de la serpiente

di Ciro Guerra


gio 15 giu (21.00)
Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera

di Kim Ki-Duk

com

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