Cose Belle06 ottobre 2023 14:22

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

La programmazione dal 6 al 12 ottobre

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

Da venerdì 6 a lunedì 9 in prima visione Kafka a Teheran: Ali Asgari e Alireza Khatami raccontano storie ironiche e commoventi di persone comuni di ogni provenienza sociale che si scontrano con le barriere culturali, religiose e istituzionali della società iraniana contemporanea. Dopo gli applausi a Cannes, ad Ali Asgari in patria è stato ritirato il passaporto e proibito di fare altri film. Nel tentativo di metterlo a tacere, il regime iraniano ha anche minacciato di mandarlo in prigione, come è successo ad altri autori del suo paese (vedi Jafar Panahi).

Venerdì 6 ottobre, alle ore 20.00, saranno ospiti gli amici di Flight - Mostra Internazionale del Cinema di Genova per la proiezione del cortometraggio Strange object di Miranda Pennell, vincitore del Grand prix di Flight 2021. Per info: www.mostradelcinemagenova.org

Martedì 10 ottobre, ritorna il grande successo del momento Oppenheimer, questa volta in lingua originale con sottotitoli in italiano: il film di Christopher Nolan è un thriller storico che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale dello scienziato americano J. Robert Oppenheimer durante lo sviluppo della bomba atomica. Un ottimo cast, tra cui spicca Cillian Murphy nel ruolo del protagonista, traduce su schermo i ricchi dialoghi del film. Un motivo in più per vedere anche la versione in inglese!

Martedì 10 e mercoledì 11 ottobre Mirabile Visione: Inferno di Matteo Gagliardi, una messa in scena straordinariamente attuale e visionaria della Commedia di Dante Alighieri, con le illustrazioni ottocentesche del pittore parmense Francesco Scaramuzza. Accompagnati nella discesa agli inferi dalla professoressa Argenti, che fa scoprire un Dante più rivoluzionario ai suoi studenti, e dalle parole di Padre Guglielmo che esprimono il più autentico messaggio cristiano, vengono radiografati i mali del nostro tempo. Un viaggio dentro la grande opera di bellezza, risveglio e educazione che è la Divina Commedia.

Ad affiancare il film, mercoledì 11 alle 18.00, ospite il professore Piergiorgio Bianchi con la presentazione del suo libro Dante, Lacan «Dolce padre», una lettura della Commedia come anticipazione della psicoanalisi. Dante veggente precede Freud e Lacan sul cammino della parola e del linguaggio.

Giovedì 12 ottobre la seconda giornata della coloratissima rassegna "Almodóvar: La forma del desiderio", una fantastica occasione per vedere e/o rivedere i capolavori degli anni '80 di Pedro Almodóvar, che proporremo a rotazione sia in italiano che in spagnolo con sottotitoli in italiano. I tre titoli della giornata saranno Che ho fatto io per meritare questo? (in italiano), Tacchi a spillo (in italiano) e La legge del desiderio (in spagnolo).

Kafka a Teheran
Strange object - Flight Festival

 

(Ayeh haye zamini)
di Ali Asgari, Alireza Khatami
con Majid Salehi, Gohar Kheirandish, Farzin Mohades
Iran 2023, 77'
  

ven 6 (15.30 - 18.00 - 21.30)
sab 7 (15.30 - 18.00 - 21.00)
dom 8 (15.30 - 18.00 - 21.00)
lun 9 (15.30 - 18.00 - 21.00)

 

Kafka a Teheran racconta la storia di persone comuni di ogni provenienza sociale che si scontrano con barriere culturali, religiose e istituzionali imposte dalle varie autorità locali. Sono storie ironiche e commoventi di persone che si trovano ad affrontare avversità che compongono insieme il ritratto, pieno di sfaccettature, della complessa società iraniana.
Dopo gli applausi a Cannes, ad Ali Asgari in patria è stato ritirato il passaporto e gli è stato proibito di fare altri film. Nel tentativo di metterlo a tacere, il regime iraniano ha anche minacciato di mandarlo in prigione, come è successo ad altri autori iraniani (vedi Jafar Panahi).
«In Kafka a Teheran esploriamo le dinamiche del potere nella società iraniana contemporanea, attingendo alle idee di Foucault sulla biopolitica e sul biopotere. Analizziamo il modo in cui i regimi totalitari controllano gli aspetti personali delle vite degli individui, come ad esempio i corpi, la sessualità e l’identità. Attraverso quadri viventi drammaticamente realistici, estremamente convenzionali e spesso ironici e paradossali, catturiamo l’impatto della biopolitica e del biopotere sui cittadini nell’ambito di un sistema che esercita un controllo totalitario. Questa regolamentazione pervasiva si insinua nella vite, sradicando gli spazi personali dove potrebbe nascere la resistenza. Sottolineiamo questa manipolazione, sollecitando lo spettatore a rendersi conto del prezzo che questo controllo ha sull’autonomia delle persone. Mettiamo a nudo i tentativi dei cittadini di ritagliarsi dei piccoli spazi privati di ribellione, una sfera privata che incoraggi la resistenza a dispetto di un regime oppressivo. Esaminando queste tematiche, stimoliamo lo spettatore a riconoscere il potere nelle loro vite e li ispiriamo a conservare l’autonomia. In ultima analisi, Kafka a Teheran rappresenta un’inchiesta cinematografica sulla biopolitica e sul biopotere, sull’imperatività di difendere la propria individualità e la libertà come aspetti di valore inestimabile per l’esistenza umana».

(Ali Asgari)

 

 

Venerdì 6 ottobre, alle ore 20.00, saranno nostri ospiti gli amici di "Flight - Mostra Internazionale del Cinema di Genova" per la proiezione del cortometraggio "Strange object" di Miranda Pennell, vincitore del Grand prix di Flight 2021.

 

Oppenheimer
in inglese con sottotitoli in italiano

 

di Christopher Nolan
con Cillian Murphy, Emily Blunt, Robert Downey Jr., Matt Damon
USA 2023, 180'

 

mar 10 ott (15.00 - 21.00)
 

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale dello scienziato americano J. Robert Oppenheimer durante lo sviluppo della bomba atomica. Un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Un ottimo cast traduce su schermo i ricchi dialoghi del film: Cillian Murphy è Oppenheimer, Emily Blunt sua moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer, Matt Damon il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, mentre Robert Downey Jr. è Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

 

«Credo che la storia di Oppenheimer sia drammatica tanto quelle che ho raccontato fino a ora per il grande schermo. Naturalmente per me l’aspetto più interessante è stato concentrarmi sul gruppo di scienziati che hanno lavorato al “Progetto Manhattan”. Nel momento in cui lui e i suoi colleghi si sono trovati a testare la bomba atomica non potevano davvero eliminare con certezza il dubbio che spingendo quel bottone avrebbero potuto distruggere il mondo intero.
Non avevano idea di quali reazioni a catena avrebbero potuto scatenare. Nonostante questo, hanno dovuto prendere una decisione e questa cosa “mi risuonava nella mente”, ci ho pensato per molto tempo. Così quando ho scelto di fare il film ho deciso che avrei voluto provare a portare il pubblico nella sua testa. Volevo far stare lo spettatore in quel momento esatto in cui fu testata la bomba e cercare di capire come possa essere stato fare quel test in cui c’era la possibilità di conseguenze catastrofiche. Credo che la sua storia racconti molto bene cosa significhi convivere con le conseguenze delle tue azioni. Dopo il 1945 e dopo lo sgancio delle bombe su Hiroshima e Nagasaki, Oppenheimer fu sempre estremamente attento a quello che diceva o sul come si esprimeva. Non si scusò mai, non si espose mai e non parlò mai delle sue responsabilità personali sui test della bomba. Tutto quello che fece, nei modi in cui cercò di influenzare la politica così come nei suoi pubblici annunci, mi hanno dato l’impressione di un uomo che fosse estremamente consapevole delle conseguenze delle sue azioni e in qualche modo si sentisse in colpa. Tutto questo per me era molto avvincente e ho trovato che fosse una grande storia da raccontare».
(Christopher Nolan)

 

Mirabile Visione: Inferno

 

di Matteo Gagliardi
con Luigi Diberti, Benedetta Buccellato
Italia 2023, 90'

 

mar 10 ott (18.30)
mer 11 ott (15.30 - 21.00)

 

Mirabile Visione: Inferno è una rilettura straordinariamente attuale e visionaria della Commedia di Dante Alighieri, con le illustrazioni ottocentesche del pittore parmense Francesco Scaramuzza. Accompagnati nella discesa agli inferi dalla professoressa Argenti, che fa scoprire un Dante più rivoluzionario ai suoi studenti, e dalle parole di Padre Guglielmo che esprimono il più autentico messaggio cristiano, vengono radiografati i mali del nostro tempo e ogni cerchio dell'Inferno diventa la rappresentazione della società moderna. Un viaggiamo dentro la grande opera di bellezza, risveglio e educazione che è la Divina Commedia.

 

«Se Dante tornasse ora, cosa potrebbe dire del nostro mondo? Abbiamo provato a spiegarlo attraverso un docufilm, limitandoci per ora all’Inferno. Descrivendone alcuni aspetti che in molti, troppi non abbiamo colto quando lo abbiamo studiato a scuola. E cioè che l’Inferno (come gli altri regni danteschi) non è un luogo estraneo di un incomprensibile aldilà, ma la raffigurazione profonda e attualissima dell’uomo, delle sue possibilità, dei suoi limiti e dei continui superamenti che può intraprendere. Come dice il Poeta: in hac vita. I fenomeni, i processi e la crisi della società capitalista, che crea disuguaglianze e accumulo smisurato per pochi. Ecco la terribile lupa! La manipolazione massmediatica, la rassegnazione che ci fa, passivamente, accettare l’inaccettabile. E poi l’assenza di spiritualità, la distruzione dell’ambiente, la predazione delle risorse, l’oppressione esterna ed interiore. "Mirabile Visione: Inferno" è quindi un grande mosaico dove si fondono, necessariamente, diversi linguaggi. Ma su che piano? Laico o spirituale? Di qui l’idea di (non) risolvere questo dualismo affidando la narrazione a due distinte entità narrative: una professoressa di Liceo da una parte, un prete cattolico dall’altra. Aspetto secolare e aspetto cristiano che convivono e si compenetrano. Un sacerdote che non cita mai Dante, eppure sembra raccontare la Commedia. Una docente che non cita mai il Vangelo, eppure sembra, in qualche modo, volerci “salvare”. In mezzo, il racconto del viaggio con una selezione di terzine dantesche come pietre miliari di un percorso di emozioni, suggestioni e riflessioni profonde sull’essere umano e sulla società moderna, in un periodo storico particolarmente sensibile alle tematiche care al Sommo Poeta».
(Matteo Gagliardi)

 

 

 

Dante, Lacan «Dolce padre»

presentazione libro di Piergiorgio Bianchi

 

mer 11 (18.00)

 

La psicoanalisi non è chiamata a svelare i rapporti segreti e inconfessati tra la vita di uno scrittore e la sua opera, ma a reperire nella sublimazione poetica la verità da essa scoperta nella propria esperienza clinica. In questo libro ho voluto leggere la Commedia come anticipazione della psicoanalisi. Dante veggente precede Freud e Lacan sul cammino della parola e del linguaggio. Leggendo la Commedia in questo modo sintomale, interrogandola nei suoi silenzi, nei suoi lati oscuri, ho cercato di restituire la parola al soggetto, affinché potesse dire quale pena lo costringe a ripetere e, dannato, lo separa dal dolce mondo. Nella Commedia si annodano l’esistenza singolare di Dante e il tempo politico da lui vissuto, la cifra unica e irripetibile dell’esperienza del poeta e la domanda di salvezza dell’umanità. Sebbene il testo della Commedia conduca il lettore ad un esito chiaro e prevedibile, non abbiamo mai la certezza, come lettori, di averlo capito in una maniera esaustiva. Tuttavia, ci accorgiamo che qualcosa si trova già al lavoro… Allor si mosse, e io li tenni dietro. L’io tiene dietro alla parola poetica, è soltanto lo spettatore dei versi, che si dispiegano e si ritraggono davanti al lettore.


Piergiorgio Bianchi si è laureato in Filosofia e in Storia presso l’Università di Genova. È stato insegnante di Liceo e fa parte attualmente della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. È autore di alcuni saggi, tra cui Il campo d’ esperienza. Positività del sensibile e ricerca estetica in Galvano della Volpe (Orthotes, 2012); Il sintomo e il discorso. Lacan legge Marx (ivi, 2014). Ha curato testi di Lukács e Feuerbach e una nuova edizione di Rousseau e Marx di Galvano della Volpe.

Almodóvar: La forma del desiderio

 

Negli anni ’80 Almodóvar conquista la scena internazionale film dopo film con la forza di un ciclone: il suo cinema estroso e coloratissimo rappresenta la reazione ai rigidi schemi sociali e morali ereditati dal franchismo; riesce a essere dissacrante attraverso una miscela unica di realismo e fantasia che rivoluziona il linguaggio cinematografico di quegli anni, introducendo temi considerati scabrosi e trasformando donne, poveri ed emarginati in eroi ed eroine di un mondo nuovo, sgangherato e kitsch ma pieno di energia e politicamente molto, molto scorretto. Divertenti, grotteschi, melodrammatici, passionali, graffianti e sinceri, i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, d’amore, di vendetta, di riscatto o di piacere. Liberi da ogni schema, liberi di essere sé stessi al di là di ogni pregiudizio.


gio 12 ott:

 

15.30 in italiano

(gio 5 ott, 21.00, in spagnolo)
Che ho fatto io per meritare questo?
(¿Qué he hecho yo para merecer esto?)
con Carmen Maura, Verónica Forqué, Ángel De Andrés López - Spagna 1984, 99’

 

Un esplosivo Almodóvar dipinge una famiglia spagnola fuori dagli schemi in una commedia noir. Gloria è una casalinga disperata che lavora come donna delle pulizie. Vive in un piccolo appartamento con il marito, taxista ancora ossessionato dal ricordo di una vecchia fiamma, la suocera e i due figli, uno omossessuale e l’altro spacciatore. Durante una lite, la donna uccide accidentalmente il marito con un osso di prosciutto e la sua vita prendere una nuova svolta...

 

18.00 in italiano

Tacchi a spillo
(Tacones lejanos)
con Victoria Abril, Marisa Paredes, Miguel Bosé, Javier Bardem
Spagna 1991, 119’

 

Una madre e una figlia sono al centro di un giallo labirintico, con risvolti sensuali e raffinati. Becky del Paramo, una famosa cantante pop spagnola della fine degli anni ’60, torna a Madrid dopo molti anni di assenza. Ritorna per trovare sua figlia Rebecca non solo sposata, ma sposata con un suo ex amante, Manuel, proprietario di una stazione televisiva privata per la quale la donna lavora come giornalista. Rebecca è entusiasta di vedere sua madre, ma Manuel è ancora più felice, e decide di provare a riaccendere la vecchia fiamma con a suocera...


21.00 in spagnolo

(gio 19 ott, 18.00 in italiano)

La legge del desiderio
(La ley del deseo)
con Eusebio Poncela, Carmen Maura, Antonio Banderas
Spagna 1987, 100’

 

Desiderio, passione sfrenata e black humor in uno dei film più provocatori di Almodóvar. Pablo e Tina sono fratelli. I genitori si separarono quando erano ragazzi, maschi. Tino ha cambiato sesso ed è andato a vivere con il padre, con cui ha avuto una relazione, prima di essere abbandonata. Pablo è un regista, è innamorato di Juan, ma non ricambiato. A sconvolgere la sua vita - e quella di Tina - arriva Antonio, un giovane tormentato, possessivo e minaccioso...

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