Cose Belle18 gennaio 2024 08:47

Cinema, teatro e musica: la settimana alle Officine Solimano

Wim Wenders e Jannacci al Nuovofilmstudio, il Teatro dell'Ortica ai Cattivi Maestri e due concerti nel weekend alla Raindogs House

Cinema, teatro e musica: la settimana alle Officine Solimano

Il programma nel dettaglio:

NUOVOFILMSTUDIO

ven 19 gen

h.20.45 "Enzo Jannacci - Vengo anch'io" @ NuovoFilmstudio (ingresso 5€)

h.22.30 "Stretching Emotivo" - Milano 5.0 live @ Raindogs (ingresso 15€ con tessera arci, under 25 10€)

Enzo Jannacci - Vengo anch'io

di Giorgio Verdelli

Italia 2023, 97'

Nel film di Giorgio Verdelli “Enzo Jannacci - Vengo anch'io” ci si immerge, a bordo di un vecchio tram, in una Milano quasi senza tempo per restituire, grazie a uno straordinario materiale di repertorio, spesso inedito, e a prestigiose testimonianze di amici e colleghi, un ritratto di quello che Paolo Conte ha definito: “Il più grande cantautore italiano”. Grazie a un sapiente uso del montaggio è lo stesso Jannacci il narratore del film. La sua spiccata sensibilità, artistica e umana, si è tradotta negli anni in una costante invenzione linguistica e musicale che gli ha permesso di muoversi con maestria tra canzone d’autore e cabaret, rock’n’roll e jazz, teatro e cinema. I momenti topici, le collaborazioni con l’amico Giorgio Gaber, con Dario Fo, l’incontro con Cochi & Renato, ma anche le avventure sui palchi, teatri, cantine e quella vocazione di medico che forse gli sarebbe piaciuto seguire di più, vengono raccontate in prima persona, recuperando le sue parole da un’intervista finora inedita, rilasciata nel 2005 allo stesso Giorgio Verdelli.

Trailer: https://youtu.be/L8TMSs-c1VM

Stretching Emotivo

di e con Milano 5.0

Rafael A.Didoni, Germano Lanzoni, Flavio Pirini, Folco Orselli, Walter Leonardi

I Milano 5.0 mescolano il punto di vista di cinquantenni del terzo millennio con una personalissima rivisitazione della tradizione con particolare attenzione alla “scuola milanese” (Gaber, Jannacci, Fo, Cochi e Renato, Paolo Rossi), del Teatro Cabaret in genere e della canzone d’autore, trovando in tale miscela metodo e codice espressivo. Lo spettacolo è un recital a cinque voci. Un susseguirsi di musica e parole senza necessariamente un argomento prestabilito o una storia filologica. Si declinano monologhi comici e meno comici, battute impegnate e becere, vere liriche e poesie ironiche, canzoni melanconiche e graffianti, il tutto con un epicentro ben marcato sull’essere umano contemporaneo alle prese con la quotidianità. E dunque la sveglia, il traffico, il lavoro, la tecnologia, la famiglia, la fede, la città, Milano, Milano (due volte), il rapporto di coppia, l’amore, la voglia di vivere e a volte anche la voglia di non farlo. "Stretching emotivo" è la caduta di una risata nella consapevolezza delle nostre fragilità.

ven 19 gen (15.15 - 18.00 in italiano)

sab 20 gen (15.15 - 18.00 in italiano / 21.00 vo con sottotitoli)

dom 21 gen (15.15 - 18.00 in italiano / 21.00 vo con sottotitoli)

Perfect Days

di Wim Wenders

con Kôji Yakusho

Giappone/Germania 2023, 123'

Premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes 2023 (Kôji Yakusho)

Hirayama conduce una vita semplice, scandita da una routine perfetta. Si dedica con cura e passione a tutte le attività della sua giornata, dal lavoro come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo all’amore per la musica, ai libri, alle piante, alla fotografia e a tutte le piccole cose a cui si può dedicare un sorriso. Nel ripetersi del quotidiano, una serie di incontri inaspettati rivela gradualmente qualcosa in più̀ del suo passato.

Dal pluripremiato autore de "Il cielo sopra Berlino", una riflessione commovente e poetica sulla ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda.

«Il film è nato in maniera totalmente inaspettata, da una lettera ricevuta all'inizio dell'anno scorso: “Saresti interessato a girare una serie di cortometraggi a Tokyo, magari 4 o 5, di circa 15-20 minuti ciascuno? Questi film tratterebbero tutti di uno straordinario progetto sociale pubblico, coinvolgerebbero il lavoro di grandi architetti e ci assicureremo che tu stesso possa sviluppare le sceneggiature e ottenere il miglior cast possibile. Inoltre, ti garantiremo la totale libertà artistica.” Sembrava interessante, per usare un eufemismo. Già̀ da anni desideravo tornare in Giappone e avevo dei veri e propri attacchi di nostalgia per Tokyo. Dunque continuai a leggere: l'argomento avrebbe riguardato i bagni pubblici e la speranza era di trovare un personaggio attraverso il quale si potesse comprendere l'essenza della cultura giapponese dell'accoglienza, in cui i bagni giocano un ruolo completamente diverso rispetto alla nostra visione occidentale di semplici servizi igienico-sanitari. In Giappone sono piccoli santuari di pace e dignità̀. Mi sono piaciute le foto che ho visto di quelle meraviglie architettoniche. Somigliavano più̀ a dei templi che a dei gabinetti. Mi piaceva l’idea di “arte” legata ad essi. E sicuramente mi piaceva l’idea di vederli in un contesto romanzato. Ho sempre la sensazione che i “luoghi” siano protetti meglio nelle storie che in un contesto non romanzato. Ma non mi piaceva l'idea di una serie di cortometraggi. Quella non è la mia lingua. Invece di girare 4 volte in 4 giorni, ho risposto, perché non girare un vero film in questi 17 giorni? Cosa ci fate con 4 cortometraggi? Immaginate, invece, avere un solo lungo lungometraggio! La risposta è stata: adoriamo la tua idea! Ma è fattibile? Ho risposto: “Sì! Se riduciamo la nostra storia ad una sola parte principale e usiamo meno luoghi. Ma prima dovrei venire a vedere di persona. Non posso immaginare una storia senza conoscerne i luoghi”. Alla fine sono volato a Tokyo a maggio, per 10 giorni. Ho potuto incontrare Koji Yakusho, un attore col quale sognavo di lavorare, che avevo sempre ammirato. Ho visto diversi posti, tutti a Shibuya, un quartiere che adoro. Quei bagni erano troppo belli per essere veri. Ma non era di loro che avrebbe parlato il film. Questo avrebbe potuto diventare un film solo se fossimo riusciti a dar vita a un addetto alle pulizie unico, un personaggio realmente credibile e reale. Solo la sua storia avrebbe avuto importanza, e solo se fosse valsa la pena guardare la sua vita, avrebbe potuto portare avanti il film, e quei luoghi, e tutte le idee ad essi legate, come ad esempio il forte senso del “bene comune” giapponese, il rispetto reciproco per “la città” e “gli altri”, che rendono la vita pubblica in Giappone così diversa dal nostro mondo».

(Wim Wenders)

Trailer: https://youtu.be/vj__7LO2cdc

lun 22 gen (15.30 in italiano / 20.30 vo con sottotitoli)

Il Cacciatore

(The deer hunter)

di Michael Cimino

con Robert De Niro, John Savage, Meryl Streep, Christopher Walken

Usa 1978, 183'

Mike, Nick e Steven lavorano in un’acciaieria di Clayton, Pennsylvania, e nel tempo libero cacciano cervi. Quando Steven sta per sposarsi e gli amici vengono chiamati alle armi per prestare servizio in Vietnam, organizzano una festa combinata di matrimonio e addio. La guerra sarà per loro un’esperienza terribile. Riusciranno a fuggire, ma niente sarà più come prima.

"Il Cacciatore" è un film in tre atti che tiene al suo centro il Vietnam, ma parla anche di fratellanza, di amicizia e di amore. Tutto sullo sfondo di una comunità operaia nella quale tre amici decidono di partire e servire il proprio Paese, esperienza che porterà a un cambiamento irreversibile in tutti, anche se in maniera differente. Michael Cimino, come in altre occasioni durante la sua carriera, non ebbe vita facile durante la lavorazione del film. Le difficoltà produttive furono varie, la ricerca delle location in Thailandia fu molto complessa, le condizioni climatiche a volte sfavorevoli rallentavano la lavorazione e ci fu un colpo di Stato durante le riprese, anche se questo non portò seri problemi in quanto il comitato rivoluzionario garantì la sicurezza della troupe. In aggiunta vi furono lotte tra la produzione, che tagliava senza curarsi troppo del parere del regista e Cimino che “come Penelope” di notte reintegrava le parti mancanti. Molteplici sono gli aneddoti su questo importantissimo film, dal sempre metodico Robert De Niro, che volle incontrare gli operai della fabbrica dove avrebbe lavorato il suo personaggio, all’assenza di stuntman nella scena del lancio dall’elicottero, a svariate improvvisazioni e schiaffi per conferire maggiore carica realistica e drammatica alle scene. L’ossessiva insistenza sul tema della roulette russa dovrebbe aprire gli occhi anche ai più ottusi: è un tema che acquista un valore di metafora sulla guerra che cancella la linea di separazione tra ragione e follia, coraggio e ferocia, amici e nemici.

Trailer: https://youtu.be/Iwvj9UIcxuo

mar 23 gen (15.30 - 21.00)

mer 24 gen (18.00)

The Dreamers - I sognatori

di Bernardo Bertolucci

con Michael Pitt, Eva Green, Louis Garrel

Gran Bretagna/Francia/Italia 2003, 115’

restauro in inglese con sottotitoli in italiano

Rimasti soli a Parigi nell'estate del 1967 (che precede la grande contestazione), dopo che i loro genitori sono partiti per le vacanze, Isabelle e suo fratello Theo invitano nel loro appartamento l'amico Matthew, un americano conosciuto per caso alla Cineteca Nazionale durante la protesta contro il licenziamento del direttore Henry Langlois. I tre decidono di chiudersi in casa stabilendo ferree regole di comportamento. Poco alla volta arrivano a conoscersi a fondo attraverso una serie di giochi mentali sempre più estremi...

Struggente e sensuale ritratto di giovinezza cinefila sullo sfondo della Parigi sessantottina, "The Dreamers" è il film che ha lanciato le carriere di Louis Garrel, Eva Green e Michael Pitt, nei panni di tre ventenni voraci di film e di vita che imparano ad amare seguendo l’esempio dei grandi capolavori della storia del cinema.

«Per "The Dreamers" ho immaginato il corpo a corpo di tre ventenni di oggi, con tre ventenni del Sessantotto, Isabelle, Théo e Matthew. Ben presto, com’era fisiologico, mi sono accorto che anch’io, come i miei tre personaggi, mi stavo confrontando con il Sessantotto: la macchina da presa era diventata una macchina del Tempo e mi aveva imprigionato. Noi dicevamo spesso che avremmo voluto dare una macchina da presa a chiunque. Io lo penso ancora, così ognuno potrebbe raccontare il proprio, di Sessantotto […] Il film è diretto più ai giovani, che allora non c’erano. Vorrei avere una macchina del tempo per poterli condurre in quell’epoca. Io non sono interessato ai film prettamente storici, non avevo intenzione di fare un docu-drama: volevo, piuttosto, dare vita a un contagio e dire ai ragazzi di oggi che, se era giusto ribellarsi allora, lo è anche adesso. Nel film, la politica viene dopo la libertà e il sesso perché il ’68 non era solo politica. Alle assemblee e agli slogan volevo aggiungere ciò che sentivamo allora. I ragazzi del mio film incontrano la politica le rare volte che escono in strada, o meglio quando la strada – e la politica – irrompono nella casa, alla fine del loro percorso comune. Prima di tutto, nel ’68 c’erano tante emozioni: un mix di cinema, sesso, rock’n’roll, le prime canne e poi, ovviamente, la politica». 

(Bernardo Bertolucci)

Trailer: https://youtu.be/AZ4XWlMad4s

mar 23 gen (18.00)

mer 24 gen (15.30 - 21.00)

Misericordia

di Emma Dante

con Simone Zambelli, Simona Malato, Tiziana Cuticchio

Italia 2023, 95'

ospite in collegamento allo spettacolo delle 21 di mercoledì la regista Emma Dante

Sicilia, in un piccolo centro marinaro di casupole in pietra grezza, una baraccopoli di monnezza e rottami, nasce e cresce Arturo, figlio della miseria e della violenza. Betta, Nuccia e Anna, prostitute come lo era sua madre, se ne prendono cura come se fosse un figlio, nella misericordia di un amore fatto di carezze e insofferenza, crudeltà e tenerezza, alla disperata ricerca di un futuro più umano.

Con "Misericordia" Emma Dante sconfina dal teatro, suo territorio prediletto, al cinema, per donare una luce diversa al suo omonimo spettacolo teatrale che rappresenta un Sud ancestrale e violentato, eppure capace di risollevarsi sulla scia di valori come la solidarietà e il sacrificio. Abituati a usare con consuetudine la parola misericordia, legandola alla sfera della religiosità, ci dimentichiamo che questo termine contiene in sé i temi miserere, avere compassione, e cor, cuore, dunque l’amore: è il sentimento che dovremmo provare di fronte alla disgrazia e all’orrore altrui, la condivisone del dolore e l’assenza di pietismi. Disabilità e maternità, degrado e miseria, solidarietà e violenza coesistono in "Misericordia", un film di altissima potenza emotiva perché è una storia in cui l’amore passa attraverso la disperazione e vive nonostante il degrado, in cui la libertà passa attraverso la prigione. Emma Dante, da sempre narratrice di marginalità ignorate, mostra una famiglia creatasi per scelta, svincolata dai legami di sangue, in cui le donne proteggono e amano senza riserve un figlio che non è il loro, Arturo. Rinnegato dal padre, affetto da un deficit cognitivo, il ragazzo orfano è il motore della speranza, l’ingranaggio che permette di guardare oltre l’assenza di dignità e oltre la violenza, essendo dotato di una naturale predisposizione alla purezza. "Misericordia" è un viaggio esplorativo nei bassifondi esistenziali verso il raggiungimento delle sorgenti non inquinate della vita, è un monito a non dimenticare che «questa miseria esiste e che le donne vengono ancora sfruttate, mercificate, diventando il campo di battaglia preferito dagli uomini».

«Femmina penso, se penso l’umano». 

Edoardo Sanguineti, "La ballata delle donne".

Trailer: https://youtu.be/e_0RBa7Sxbo

gio 25 gen (21.00 - ingresso 5€)

Find The Cure, in collaborazione con Comune di Savona e Nuovofilmstudio

Find the Cure è lieta di presentare la 15a edizione di Mondovisioni, una rassegna cinematografica promossa da CineAgenzia che viene presentata ogni anno al Festival di Internazionale a Ferrara. La rassegna, attraverso docu-film selezionati dai maggiori festival internazionali, porta sul grande schermo storie di grande importanza con l'intento di fornire al cittadino un'informazione chiara, profonda e consapevole su tematiche spesso difficilmente fruibili dai media classici. Sono ormai 11 anni che potiamo la rassegna nelle nostre città selezionando docufilm ricchi di messaggi e di informazione utili a leggere criticamente la realtà mondiale odierna. Crediamo fermamente nella comunicazione attraverso il cinema, mezzo che riesce ancora a farsi strada nella mente e nel cuore della gente. Siamo fieri di condividere questa iniziativa con il Comune di Asti e lo Spazio Kor, con il Comune di Savona e Nuovofilmstudio e con il Cinema Massimo di Torino. 

L’ingresso agli spettacoli è di 5€. L’incasso aiuterà a coprire le spese sostenute per la realizzazione della rassegna. Un piccolo investimento che per noi vale moltissimo e di cui siamo certi non vi pentirete!

Secondo appuntamento:

20 days in Mariupol

di Mstyslav Chernov - Ucraina 2023, 94'

In ucraino, inglese e russo con sottotitoli in italiano


Alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, una squadra di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol. Durante il successivo assedio, mentre cadono le bombe, gli abitanti fuggono e l’accesso a elettricità, cibo e acqua è interrotto. I reporter, unici rimasti, lottano per raccontare le atrocità della guerra, finché circondati dai soldati russi si rifugiano in un ospedale, in trappola. Le loro immagini, diffuse dai media mondiali, documentano morte e distruzione e smentiranno la disinformazione russa. Di fronte a tanto dolore il regista e giornalista ucraino Mstyslav Chernov si chiede se filmare ancora possa fare qualche differenza, ma sono gli stessi cittadini di Mariupol a implorarlo di continuare, perché il mondo sia testimone.

INFO BIGLIETTERIA

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio (aprite il link in un browser esterno a Facebook, altrimenti non visualizzerete i posti disponibili!). 

cattivi maestri

Nell\'ambito della Rassegna Spirali

Sabato 20 gennaio, ore 20:30

FINORA

Di e con Anna Giusto e Giancarlo Mariottini. Teatro dell’Ortica.

Finora nasce dalla ricerca personale di due artisti all’interno delle identità del maschile e del femminile, attraverso i pretesti e le maschere della drag queen e della faux queen. Che è a tutti gli effetti una maschera, come quella del clown. Una maschera post-moderna che gioca sull’eccesso e sull’estremizzazione, smaccatamente finta, del femminile, per mettere dei punti di domanda sugli stereotipi ancora profondamente radicati in una società maschilista che vede come minaccia ciò che turba la rigidità delle nostre norme di genere. Le due drag giocano con gli stilemi classici del genere (lipsync, balli e sfilate) per coinvolgere il pubblico in un flusso caotico che possa interrogarci sul valore del momento teatrale. Si sta in un’attesa del momento, che non sarà finora, non sarà ancora, non sarà sempre e non sarà mai, sarà, si spera, ora.

STAGIONE ADULTI

Consigliato dai 16 anni

Linguaggio: prosa e danza

Durata: 50 minuti

BIGLIETTI: intero € 15, ridotto soci ARCI e soci FAI € 12; ridotto soci Officine Solimano € 11; ridotto under 25, allievi dei Cattivi Maestri e persone con disabilità € 8. Abbonamenti su www.cattivimaestri.it.

PRENOTAZIONI: invia un whatsapp o un sms al 392 1665196 o manda una mail a cattivimaestri@officinesolimano.it.

RAINDOGS HOUSE

Venerdì 19 gennaio ore 22.30

STRETCHING EMOTIVOdi e con MILANO 5.0

Rafael A. Didoni, Germano Lanzoni, Flavio Pirini, Folco Orselli e Walter Leonardi

+ proiezione del film ” Enzo Jannacci – Vengo Anch’io” @ NuovoFilmstudio, Un ritratto unico e appassionato che riporta alla luce le mille sfumature di un mito che a dieci anni dalla sua scomparsa continua a sorprendere ed affascinare con la sua cifra unica, stralunata e surreale.

https://youtu.be/auRF1WKOiKI?si=NK6YQUSV1JZ2zanX

https://youtu.be/L8TMSs-c1VM?si=s7eTyZLYy5nUVAsI

Proiezione @ NuovoFilmstudio ore 20:45

Apertura porte ore 21:00 – Inizio spettacolo ore 22:30

ingresso concerto 15e (under 25 ingresso 10e) con tessera arci, ingresso proiezione ingresso 5e con tessera arci.

Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/ Biglietti On Line

Ognuno di loro è difficile da definire in una sola disciplina artistica. I 5 negli anni, singolarmente, hanno lavorato per il teatro, il cinema, la televisione. Creato propri spettacoli, dischi, video e libri.

Attingendo ai loro repertori, personali e di gruppo, i 5.0 compongono ogni sera uno spettacolo diverso nei brani ma semprecoerente con il proprio linguaggio.

Mescolano il punto di vista di cinquantenni del terzo millennio con una personalissima rivisitazione della tradizione con particolare attenzione alla “scuola milanese” (Gaber, Jannacci, Fo, Cochi e Renato, Paolo Rossi), del Teatro Cabaret in genere e della canzone d’autore, trovando in tale miscela metodo e codice espressivo.

Lo spettacolo è un recital a cinque voci. Un susseguirsi di musica e parole senza necessariamente un argomento

prestabilito o una storia filologica. Si declinano monologhi comici e meno comici, battute impegnate e becere, vere liriche e poesie ironiche, canzoni melanconiche e graffianti, il tutto con un epicentro ben marcato sull’essere umano contemporaneo alle prese con la quotidianità. E dunque la sveglia, il traffico, il

lavoro, la tecnologia, la famiglia, la fede, la città, Milano, Milano (due volte), il rapporto di coppia, l’amore, la voglia di vivere e a volte anche la voglia di non farlo.

Stretching emotivo è la caduta di una risata nella consapevolezza delle nostre fragilità.

RAFAEL ANDRES DIDONI. Cantautore, comico, attore. Collabora con Il Terzo segreto di satira e Il Milanese Imbruttito. Poeta e speaker radiofonico per RMC. Nasce allo Scaldasole, fonda Democomica, collabora con Zelig. Autore e interprete dei CD “Hilo” e “Recital”, il primo molto serio, il secondo molto no.

GERMANO LANZONI. È un giullare contemporaneo. È volto de Il milanese imbruttito sul web e al cinema per la regia

de Il Terzo Segreto di Satira. È professore aggiunto presso l’Università Bicocca. È founder di HBE – Humor Business Experience. È voce ufficiale del Milan. È Autore del romanzo “La terra dei pirla”.

WALTER LEONARDI. Attore, autore, comedian, regista teatrale e drammaturgo.

Attivo dal ’94 ha lavorato tra gli altri con: G.B.Corsetti, M. Martone, P. Rossi, S. Dandini, C. Mazzacurati, D. Ferrario, Ligabue, Urs Egger, Il Terzo Segreto di Satira, G. Salvatores.

Autore e interprete del CD “il Costruttore d’eventi”.

FOLCO ORSELLI. Cantautore, pianista e chitarrista, attore e imitatore.

Pubblica dal 1995 a oggi nove dischi con EMI, Radio Life Gate e in auto produzione. Ha aperto il tour di Tina Turner e Zucchero. Ha scritto musica per spettacoli tra i quali “Passati Col Rosso” di Gino e Michele. Art Director e produttore di “Blues in MI: periferia identità di Milano”. Collabora con Il Terzo segreto di Satira.

FLAVIO PIRINI. Cantautore, comedian e attore.

Cinque dischi all’attivo, il più recente “Senza mai parlare” uscito a giugno 2020. Fondatore de Il Caravanserraglio. Finalista al premio Teatro Canzone Giorgio Gaber 2008. Ha un intensa attività live nei teatri e nei music club Italiani. Collabora con Il Terzo Segreto di Satira.

Sabato 20 gennaio ore 22.00

FRUIT OF THE DOOM NIGHT: TENEBRA + BOTTOMLESS + MASO DJSET

https://youtu.be/k9Frd5Q8Er0?si=qofo0dBSl0V4ITuA

https://youtu.be/brTHP2Pbh0M?si=yd3y3YJaOqaHvCiY

https://youtu.be/pq1ksEAOj3Q?si=XZFrWPCZ7x_QJRTX

https://youtu.be/OYCP8esW-CA?si=3YJlfZudj24uU4T6

Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 22

ingresso 10e (under 25 ingresso 7e) con tessera arci

Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/ Biglietti On Line

Allé! Due tra le band più rappresentative della nuova scena italiana Doom e Heavy Psych arrivano sul palco del Rain in occasione di questa prima oscura serata.

I Bottomless nascono nel 2016 per mano di Giorgio Trombino (chitarra e voce) e di David Lucido (batteria), ai quali si unisce Sara Bianchin (Messa) al basso non molto tempo dopo. Il primo album omonimo, pur con una leggera componente 70s hard blues, è una forte dichiarazione d’intenti nella direzione di un doom metal classico di scuola americana. “The Banishing”, uscito il 25 agosto, fa un passo in nuovi ma ancestrali territori doom epici e oscuri dove dominano i temi della magia, della morte, della memoria perduta e della malinconia.

I TENEBRA sono un quartetto formatosi a Bologna nel 2017. Claudio (basso), Emilio (chitarra) e Mesca (batteria) provengono dalla scena hardcore e post-hardcore (Settlefish, Assumption, Horror Vacui e ED) che gravitava intorno ad Atlantide Occupata a Bologna. Silvia, la cantante, ha un background più legato al rock underground degli anni ’60 e ’70. Suonano un heavy rock carico di molte influenze. Hanno autoprodotto il loro primo album “Gen Nero” nell’aprile 2019 che è finito nelle classifiche di fine anno delle riviste Blow Up e Rumore. Nella primavera del 2021 firmano per l’etichetta inglese New Heavy Sounds per la quale pubblicano l’EP “What We Do Is Sacred” (2021) e l’album “Moongazer” (2022).

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