Salute & Veleni15 luglio 2018 08:53

Quanto manca il registro tumori

Tirreno Power: cadono anche le accuse di omicidio colposo. Nonostante le rivelazioni-shock emerse ancora di recente dallo studio del CNR di Pisa, un altro filone dell'inchiesta sui danni ambientali legati alla centrale si spegne. Il motivo? La mancata identificazione dei morti. Abbiamo due sole possibilità: o il caso della centrale a carbone di Vado Ligure, conosciuto ben oltre i confini nazionali, non ci insegna nulla, oppure deve servirci di monito: il registro tumori deve esistere in ogni luogo dove siano presenti potenziali fonti di inquinamento

Quanto manca il registro tumori

L'inchiesta sulla centrale di Vado subisce un nuovo, pesante colpo: il PM Carusi ha chiesto l'archiviazione per i 23 indagati accusati di omicidio colposo. Si tratta di dirigenti Tirreno Power, sindaci e tecnici di Provincia e Regione.

A fine anno, l'ultimo atto: l’undici dicembre si aprirà infatti nel Tribunale di Savona il processo a carico di 26 manager dell'azienda per disastro ambientale e sanitario colposo legato alle emissioni delle ciminiere.

Nel ruolo di parte civile, troveremo il Ministero dell’Ambiente e le principali organizzazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente, Medicina Democratica, Uniti per la Salute, Wwf e Anpana).

In conclusione, cosa ci insegna il caso Tirreno Power?

Noi, che abbiamo ascoltato le testimonianze di famiglie distrutte, di medici, farmacisti e biologi, non possiamo dimenticarle.

Ma la legge è legge, e la giustizia deve obbligatoriamente seguire il suo corso, fatto di carte e possibilmente di certezze.

Se però il problema, come si evince, è la mancata identificazione dei cadaveri, non si può non rilevare che oltre un anno fa i Consiglieri comunali M5S avevano presentato una mozione relativa all’inclusione dell’area della Asl 2 Savonese nel Registro Tumori della Regione Liguria.

Mozione che la maggioranza del sindaco Caprioglio non aveva approvato. Un peccato, perché il registro tumori è fondamentale per conoscere i fattori di rischio e tutelare la salute pubblica.

Magari chissà, con un registro tumori attivo sul territorio al tempo in cui partì l'inchiesta, forse oggi scriveremmo qualcosa di diverso.


LNS

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