Cultura16 aprile 2020 17:21

Luis, Tonino e Gabriel: un toast à...

Le persone che muoiono di o con, questione di preposizioni semplici che pare a tanti molto significativa, covid19, muoiono nel silenzio e nella solitudine. E questo è significativo (di Chiara Pasetti)

Luis, Tonino e Gabriel: un toast à...

I parenti non possono celebrarne i funerali, laici o religiosi che siano. Non possono sapere esattamente la causa dei decessi, spesso, perché i tamponi non vengono eseguiti. E via dicendo, come questa testata sta riportando da più di un mese senza sosta e senza sconti. E questo è un fatto è non un'interpretazione...

Adesso, nell'era coronavirus, capita anche che lo scrittore scomparso stamattina, Luis Sepulveda, venga ricordato e celebrato sul "terreno" TGcom come l'autore di Cent'anni di solitudine, con buona pace del collega García Marquez.
Il quale, si spera, lo perdonerà di essersi appropriato, nel titolo del TG, del suo romanzo più noto... O, chissà, raccoglierà la sfida e deciderà di vendicarsi, sempre sul campo TG com o dove meglio gli aggraderà, quando per festeggiare il suo Nobel per la letteratura (1982) si decreterà autore de Il vecchio che leggeva romanzi d'amore.

Ma Gabriel è uomo d'onore, e del resto il suo L'amore ai tempi del colera è stato talmente citato in questo ultimo mese (tutti lettori di Marquez, meraviglia!) che speriamo non ne voglia a Luis, celebrato oggi ma molto in ombra ieri...

Ne "vuole" un po' chi scrive, però. Che deciderà di seguire sempre meno certi "terreni", già poco esplorati normalmente.
Perché i comunicati stampa non sono fatti per essere copiati e incollati. Le notizie vanno verificate. I libri vanno letti. Le fonti vanno citate. E via dicendo.
Si può condividere, certo, ma non appropriarsi. Non falsare. Non scrivere simili bêtises.

Chissà che alla fine non ne venga fuori un bel mix... Cent'anni di solitudine PER Il vecchio che leggeva romanzi d'amore. O al contrario, tanto va bene uguale, no?

A chi scrive va bene solo chi non commette simili gaffe. Sarò antica ma mi hanno insegnato a essere seria e rispettosa. A documentarmi se non so. A chiedere scusa se sbaglio.
Un errore o un refuso si concede a tutti e (quasi) tutti lo commettiamo... Ma in genere non viene visto, e magari neanche riconosciuto, da tanti spettatori.
E spesso non riguarda premi Nobel. Ma questo non è significativo.

Meno che mai, dovrebbe riguardare un uomo morto, di o con, covid 19, che ha lasciato molto in eredità, non solo un libro sognante su una gabbianella e un gatto e tantissimi scritti, interviste, opere.

A questo punto, dato il terreno di gioco, mi prendo la responsabilità di ricordare Sepulveda così, in questo docufilm a cui aveva partecipato anni fa dedicato a Tonino Guerra.

https://www.raiplay.it/video/2017/12/Speciali-di-storia-Tonino-b09b4515-82dc-4a3f-96dc-160fc30e4988.html

Come ha scritto un'amica poco fa con un'immagine poetica, ora Tonino potrà chiacchierare con l'amico Luis fitto fitto. Inviteranno certamente anche Gabriel. E prima di iniziare a parlare di "cose belle" davanti a un buon bicchiere di vino, e a guardare una partita a cui non hanno mai avuto voglia di partecipare, forse tutti e tre faranno un bel brindisi.

À TGcom, ça va sans dire!

 

Chiara Pasetti

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