Tanti i savonesi in piazza Diaz nel pomeriggio, per salutare i lavoratori del mondo della Cultura e dello Spettacolo dal Vivo, scortati dall’attore e regista Elio Berti.
Sono saliti in sella per dar vita ad un'azione dal forte valore poetico e politico, chiedendo il rispetto della loro dignità, umana e professionale: 300 chilometri in sei tappe per raccogliere testimonianze, lettere e messaggi di chi lavora nei cinema o nei teatri e di tutte le persone che ritengono la Cultura dal vivo un bene necessario, e che soffrono per la sua assenza.
In questo lunghissimo anno di pandemia, il disagio psichico si sta affiancando con sempre maggior prepotenza ad una crisi sanitaria ed economica che sembra ancora non voler finire.
E la cultura non è forse una cura per l’anima?
È anche un lavoro, ed è l’unico bene che diviso tra tanti non si riduce ma si accresce e si espande - come ha ricordato l’artista savonese Rosanna La Spesa: un bene comune che la politica, pur pressata da molte emergenze, non può e non deve dimenticare.
Sul palco si son avvicendati artisti e tecnici, dando voce a pensieri poesie e suggestioni.
Insieme all’Arci provinciale, che ha contribuito all’organizzazione dell’evento, sono intervenuti diversi protagonisti della vita culturale cittadina: presenti al gran completo le Officine Solimano con Roberto Keller Veirana per Raindogs House, Francesca Giacardi per i Cattivi Maestri e Renato Allegra per il Nuovofilmstudio.
Ecco il video:
Sotto, la fotogallery:
LNS
