Cose Belle23 novembre 2022 13:09

Cinema, musica, teatro: la settimana alle Officine Solimano

Al Nuovofilmstudio in prima visione “Tori e Lokita” di Luc e Jean-Pierrre Dardenne, alla Raindogs House GANG Full band + Hernandez & Sampedro; i Cattivi Maestri propongono “Volevo vedere il cielo” e “Il giornale dei bambini, ovvero la nascita del corriere dei piccoli”

Cinema, musica, teatro: la settimana alle Officine Solimano

NUOVOFILMSTUDIO

ven 25 nov (15.30 - 18.00 - 21.00) - sab 26 nov (15.30 - 18.00 - 21.00) - dom 27 nov (15.30 - 18.00 - 21.00) - lun 28 nov (15.30 - 18.00 - 21.00)

Tori e Lokita

(Tori et Lokita)

di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne

con Mbundu Joely, Pablo Schils, Marc Zinga

Francia 2022, 80'

Premio Speciale al Festival di Cannes 2022

Un bambino e una ragazza adolescente hanno affrontato da soli un difficile viaggio per lasciare l’Africa e arrivare in Belgio. Qui, possono fare affidamento solo sulla loro profonda amicizia contro le difficoltà dell’esilio...

Jean-Pierre e Luc Dardenne, due volte Palma d’Oro, tornano a raffigurare il reale e le difficoltà degli emarginati con l'emozionante storia di "Tori e Lokita", vincitore del Premio Speciale per il 75° anniversario al Festival di Cannes.

«Il nostro film racconta la storia di un'amicizia, di una bella e intensa amicizia, non di un’amicizia tradita, ma di un’amicizia che non viene mai meno. Solo quando abbiamo immaginato questo tipo di rapporto come fulcro del nostro film, abbiamo capito che i nostri due personaggi principali, Tori e Lokita, stavano prendendo vita come esseri umani unici, differenti rispetto all’immaginario dipinto dai media sui giovani migranti, considerati unicamente come "minorenni non accompagnati", diventando molto di più della semplice fotografia di un problema, di una situazione, di un tema o di un argomento. Non che la loro situazione sia irrilevante. Tutt'altro. Al contrario, la loro situazione di adolescenti esiliati, abbandonati, sfruttati e umiliati ha acquisito una nuova dimensione grazie alla loro amicizia, che si è rafforzata grazie alla loro capacità di reagire e, senza volerlo, il nostro film è diventato anche una denuncia della situazione violenta e ingiusta vissuta da questi giovani in esilio nel nostro Paese, in Europa. Per Lokita, una ragazza adolescente, e Tori, un bambino appena uscito dall'infanzia, entrambi provenienti dall'Africa, dal Camerun e dal Benin, l'amicizia è un valore aggiunto fondamentale. Non si tratta solo di aiutarsi a regolarizzare la propria situazione, a trovare lavoro sul mercato nero, inviare denaro alle famiglie, ecc... Si tratta anche di amarsi come fratello e sorella, di formare una famiglia per lasciarsi consolare da un gesto, da una parola o da una canzone, per non sprofondare nella solitudine. Il modo in cui la nostra sceneggiatura descrive la relazione tra Tori e di Lokita, l'importanza che abbiamo dato ai loro giochi, agli scambi di oggetti, alle canzoni che cantano insieme e ai gesti di tenerezza reciproca, sono messi in luce dalle nostre telecamere e dai nostri microfoni, che si sono concentrati sui dettagli dei loro corpi, dei gesti, degli sguardi e delle parole, delineando questa amicizia che permette loro di resistere alla prova data dalla loro difficile condizione e si rivela il rifugio di una preziosa dignità umana, preservata in mezzo a una società sempre più dominata dall’indifferenza, se non addirittura dal cinismo dei propri interessi. Il nostro più grande desiderio è che alla fine del film, il pubblico, che avrà provato un profonda empatia per questi due giovani esiliati, provi anche un senso di rivolta contro l'ingiustizia che regna nella nostra società». 

(Jean-Pierre e Luc Dardenne)

Trailer: https://youtu.be/J2b8KLStxgM

 

mar 29 nov (21.00) - mer 30 nov (15.30)

Gruppo Fai Giovani Savona e Nuovofilmstudio presentano

Arte al Cinema - stagione 2022/2023

Botticelli a Firenze - la nascita della bellezza

di Marco Pianegiani

Italia 2021, 95'

con la voce narrante di Jasmine Trinca

Introduzione di martedì alle 21.00 a cura di FAI Giovani Savona

"Botticelli a Firenze - la nascita della bellezza" è un viaggio attraverso i capolavori del Maestro racchiusi in quel Museo a cielo aperto che è Firenze: un itinerario inedito per scoprire l’inventore di un nuovo modello di bellezza capace di superare la barriera dei secoli. Da Terry Gilliam a Andy Warhol, da David LaChapelle a Jeff Koons e Lady Gaga: pittori, stilisti, fotografi contemporanei sono rimasti abbagliati dal fascino eterno di Botticelli e delle sue opere, continuamente rilette e re-inventate fino a entrare a pieno titolo nel nostro immaginario collettivo, lo stesso che porta ogni anno migliaia di visitatori di fronte ai suoi capolavori. Eppure, per più di trecento anni dopo la sua morte, il pittore fiorentino fu quasi completamente dimenticato, sino alla riscoperta che di lui fecero nel XIX Secolo Ruskin e i Pre-Raffaelliti. Del resto, Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Botticelli (Firenze 1445 c.-1510), è forse colui che più di ogni altro ha saputo carpire lo spirito del suo tempo. Nel film rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici, alla scoperta di uno degli artisti simbolo del Rinascimento italiano. Con Lorenzo il Magnifico l’equivalenza Arte & Potere si manifesta in ogni ambito economico, politico e sociale e si concretizza in dipinti, affreschi, palazzi, chiese e cappelle. Gli straordinari artisti che operano con le loro botteghe nel cuore della città trasformano Firenze in un museo a cielo aperto: sono gli anni della primavera fiorentina, della scoperta dell’America, dei contrasti con il Papa, delle lotte tra le grandi famiglie di banchieri e commercianti. A fine Quattrocento, Firenze è paragonabile alla New York degli anni Ottanta, fatta di espansione economica e culturale, con commerci e scambi da ogni dove. Il docufilm permetterà di ripercorrere quel periodo mitico attraverso lo sguardo di Botticelli, che rappresenta quegli anni nelle sue opere, esprimendo il carattere dei suoi concittadini nella passione per il lavoro, nell’estrema competitività e intraprendenza, nel saper tessere le giuste relazioni sociali e nel saper soddisfare sempre i desideri dei committenti pubblici e privati. Nel 1492, la morte di Lorenzo Il Magnifico sancisce la fine di un’epoca d’oro. Le prediche apocalittiche di Girolamo Savonarola infiammano le folle fiorentine. Ardono i falò delle vanità che sacrificano i simboli del tempo, opere d’arte comprese. È questione di poco, prima che i gusti dei fiorentini si adeguino ai precetti del frate domenicano. Le committenze cambiano e Botticelli stesso si adatta realizzando altri capolavori, lasciando che sinuosità e morbidezza delle forme cedano il posto a linee spezzate e contrasti cromatici violenti. Dopo un oblio di oltre tre secoli, nel XIX secolo la sua riscoperta avverrà ad opera dei Pre-Raffaelliti: il poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti acquisterà per poche sterline il Ritratto di Smeralda Bandinelli (1472) traendovi ispirazione per alcune delle sue opere più affascinanti. È solo l’inizio di un’autentica Botticelli-mania, che dal XIX secolo si protrae fino a oggi toccando la fotografia, la moda, il mondo dello spettacolo. Le opere del Maestro hanno superato le barriere dello spazio e del tempo per arrivare fino a noi e folle entusiaste continuano a riempire le sale degli Uffizi per incontrare Sandro Botticelli, l’inventore della Bellezza.

Ingresso aperto a tutti 10€ - soci FAI e soci sostenitori 8€ - durante la serata

sarà possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione al FAI a soli 15€ fino ai 35 anni.

Trailer: https://youtu.be/cLbUh2az-Oo

 

mer 30 nov (18.00 - 21.00) ingresso libero

Il Sottobosco. Giovanni Poggi: la vita, la ceramica di Enrico Bonino, da un’idea di Luca Bochicchio

Italia, 45’

Autori: Silvia Basso, Luca Bochicchio, Enrico Bonino, Stella Cattaneo, Michele Delucis, Daniele Panucci, Silvio Ottonello. Prodotto da Associazione Bologna Arts Manager.

Ospiti in sala Luca Bochicchio, storico dell’arte e ideatore del progetto e il regista Enrico Bonino, che presenteranno il lavoro e le motivazioni alla base dell’iniziativa.

Le proiezioni sono offerte da Bologna Art Managers e DLQ Creative Factory con il contributo di Fondazione De Mari e Comune di Albissola Marina. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Albisola Superiore e il supporto dell’Associazione Amici di Casa Jorn. 

“Se non ci fosse l’anonimo sottobosco, i grandi alberi che svettano e fanno bella mostra di sé non potrebbero prosperare. Così gli artisti che fanno ceramica: hanno bisogno del lavoro umile e spesso anonimo dell’artigiano che prepara loro le basi, modella le forme dei supporti, diluisce i colori, ‘serve’ il suo maestro durante l’esecuzione”. (Giovanni Poggi – luglio 1994)

Dell’anonimo artigiano Giovanni Poggi non ha nulla. Eppure, negli anni è stato il fedele pilastro di innumerevoli artisti di fama nazionale e internazionale, rappresentante di quel “sottobosco” di cui lui stesso ama spesso parlare. La ceramica albisolese, celebre in tutto il mondo, ha intrecciato indissolubilmente la sua storia con quella di Giovanni Poggi, ceramista per passione da quando a 14 anni disse a sua mamma Maria “io voglio fare il ceramista”. Da quel momento la ceramica, o meglio, la terra, è stata parte di lui. Dopo la gavetta tra Santa Margherita Ligure e Albisola, ha fondato le Ceramiche San Giorgio ad Albissola Marina, che in oltre 60 anni hanno accolto più di 300 artisti internazionali, tra cui nomi di spicco come Lucio Fontana, Asger Jorn, Wilfredo Lam e Agenore Fabbri, solo per citarne alcuni.

E oggi come allora, all’età di 90 anni, ogni mattina Giovanni apre le porte del suo laboratorio per creare, con quella terra che ormai gli scorre nelle vene. 

Questo progetto, nato da un’idea di Luca Bochicchio e diretto da Enrico Bonino, è stato realizzato dal desiderio di un gruppo di giovani professionisti savonesi che volevano raccontare una storia semplice e al tempo stesso straordinaria: quella di Giovanni Poggi, uno dei principali e più noti membri del sottobosco, attraverso la storia della sua vita, della sua famiglia e della passione per la ceramica. E del magico momento in cui, nella sua fabbrica, “La Fabbrica dei Sogni”, un’opera d’arte da idea diventa oggetto e si guadagna un posto nella storia. Un viaggio nel passato con uno sguardo al futuro, dove a guidarci è lo stesso Giovanni attraverso ricordi, interviste e visite inaspettate ed emozionanti.

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione De Mari e del Comune di Albissola Marina, il supporto dell’associazione Amici di Casa Jorn e ha il patrocinio del Comune di Albisola Superiore. Il progetto è stato possibile soprattutto grazie al prezioso sostegno della Famiglia Poggi.

 

gio 1 dic (18.00) incontro a ingresso libero, proiezione 5€

La Dolce Bellezza: Dolce vita vs Grande bellezza

Il Cinema a Savona dagli anni ’60 a oggi

Ricordi, testimonianze e commenti di quattro generazioni, di laici e religiosi. Ospiti, in ordine di generazione, Giovanni Burzio - Elio Ferraris - Renato Allegra – Don Giovanni Lupino - Marco Biancardi - Marco Panichella. E altri personaggi a sorpresa, perché La dolce vita costituisce un punto di passaggio storico della cinematografia, come raccontato dal libro di Giovanni Burzio, recentemente pubblicato e a cui hanno collaborato illustri “condividenti”.

Qualche anticipazione cinematografica: la costruzione del Cinema Eldorado, raccontata dall’arch. Ezio Ravera, la visita di Federico Fellini in incognito a gennaio 1960. 

A seguire, alle ore 20.30, proiezione de La dolce vita nella versione restaurata in 4k dalla Cineteca di Bologna.

La dolce vita

di Federico Fellini

con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg

Italia/Francia 1960, 180'

«Fellini si propone di realizzare la radiografia della mutazione di un'epoca. Di raccontare la vita così come la rappresentano i nuovi media e, nel costruire il racconto, si appropria, per molti episodi, degli scoop dei fotoreporter. L'episodio di Anita nella fontana era stato fotografato da Pierluigi Praturlon nel '58, mentre Tazio Secchiaroli, il re dei fotoreporter di via Veneto, sempre nel '58 aveva fotografato lo spogliarello di Aiché Nanà in un locale notturno alla moda. La dolce vita è, programmaticamente, una lettura esatta della mediatizzazione del paese, quasi un saggio sulla manipolazione dell'informazione e dell'immagine... L'Italia non si è ancora liberata di nessuno dei suoi fantasmi, il cammino verso la modernità è ancora lungo e tortuoso». 

(Gian Luca Farinelli)

 

INFO BIGLIETTERIA

Per assicurarvi i posti a sedere vi consigliamo di acquistare i biglietti in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio

Ingresso

Soci ordinari: € 6 - Soci sostenitori: € 5 - Non tesserati: € 9

cattivi maestri

Venerdì 25 novembre, ore 20.30

Volevo vedere il cielo
Di Massimo Carlotto, con Miana Merisi e la partecipazione di Francesca Cara, regia Maria Assunta Calvisi, assistente alla regia Francesca Cara, luci Stefano De Litala, organizzazione Luana Brocato. Produzione Effimero Meraviglioso.

Una donna, di cui non si conosce neanche il nome. Si sa invece che il marito si chiama Arturo, un brav’uomo, grande lavoratore, “sempre su e giù col muletto”, ormai rassegnato alle avversità della vita. Curiosamente non si conosce neanche il nome della figlia, “la ragazzina” che cerca in tutti i modi di sfuggire dalle grinfie della madre che la vorrebbe velina o concorrente del Grande Fratello, anche battona purché non come lei, frustrata e infelice. Un’infelicità annegata nel vermouth, unico sollievo ad una vita grigia da discount, offerte speciali e sogni consumati nel cesso.
Non occorre un accadimento eclatante per far scoppiare il dramma. Il dramma è covato dentro, pronto ad esplodere perché alimentato giorno per giorno dall’angoscia di una quotidianità vissuta nella speranza di un riscatto che solo “la ragazzina” ormai potrebbe offrire se diventasse un personaggio famoso dei programmi televisivi.
Nel testo l’ambiente è quello della periferia torinese, nella messinscena la donna è una borgatara romana.  Ma la radiografia di uno spaccato della società di oggi dove si alimentano i falsi miraggi, i luoghi comuni, gli stereotipi del successo e della felicità, non cambia perché non cambia il senso di desolazione e di miseria culturale e morale. “Volevo vedere il cielo, almeno un pezzettino…” dice la donna con amarezza. Ma per lei il cielo non c’è mai stato nella sua stanza, come nella canzone... “Io volevo solo che la mia ragazzina fosse felice, che almeno lei lo vedesse il cielo. Niente più niente al mondo potrà rimettere a posto le cose”.

Pubblico: per tutti - Genere: monologo d’attore - Durata: 70 minuti


BIGLIETTI: Intero € 15, ridotto soci Arci € 12, ridotto soci sostenitori Officine Solimano € 11, ridotto under 25 e allievi dei Cattivi Maestri € 8.

ABBONAMENTI: Carnet 5 spettacoli: € 55, ridotto Arci € 45. Carnet ‘Cattivi in due’ (5 spettacoli in coppia): € 90, ridotto Arci 80. Carnet ‘Cattivissimo’ (vedi tutti gli spettacoli della stagione): € 100, ridotto Arci € 90. Carnet 5 spettacoli under 25 (con tessera Arci inclusa): € 25. Abbonamento ‘Spirali’: 3 spettacoli a € 24, da vedere in 3 teatri diversi aderenti alla rassegna ‘Spirali’ (organizzata dal Teatro Cattivi Maestri con il Teatro dell'Ortica di Genova, il Teatro Il Sipario Strappato di Genova e il Teatro delle Udienze di Finale Ligure). Chiedere il libretto della rassegna nei teatri aderenti.

SCONTI E OMAGGI
Prevendita: sconto di € 2 acquistando il biglietto almeno una settimana prima dello spettacolo.
Biglietto ridotto per gli iscritti al FAI: € 12.
Compleanno a teatro: il giorno del tuo compleanno ti regaliamo il biglietto dello spettacolo.

PRENOTAZIONI: Telefona a: 392 1665196, 349 2984973, 347 5860670, o manda una mail a cattivimaestri@officinesolimano.it.

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Sabato 3 dicembre, ore 18

Domenica 4 dicembre, ore 17

Il giornale dei bambini, ovvero la nascita del Corriere dei piccoli

Cattivi Maestri Teatro

Sabato 10 dicembre, ore 20.30

Una cena d’addio

Onda Larsen

Domenica 18 dicembre, ore 17

Una storia – da Hansel e Gretel

Pilar Ternera

Lunedì 26 dicembre, ore 18

Biancaneve e i sette nani

Cattivi Maestri Teatro

 

RAINDOGS HOUSE

Venerdì 25 novembre ore 22.00
GANG Full band + Hernandez & Sampedro
https://www.the-gang.it
https://youtu.be/ZKw_rh1CL3U
https://youtu.be/2tSReQPFsLc
https://youtu.be/CwDSjNL0nCY

Apertura porte ore 21:00 – Possibilità di cenare con le nostre specialità
Inizio concerto ore 22:00 puntuali!
ingresso 15e con tessera arci, under 25 ingresso 8e
Biglietti On Line: https://www.musicglue.com/circolo-raindogs-house

I GANG, la rock band marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, sono da 30 anni i portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e soprattutto militante.
Chitarre e batteria al servizio di un messaggio politico-culturale da sempre ben chiaro e definito che prendendo spunto dalle sonorità punk dei Clash di Joe Strummer li ha resi testimoni e cantori di una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo punk-rock.
Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di una decina di album sempre fedeli ad una linea di pensiero solidale ed attenta agli oppressi ed alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano.
Coscienza e memoria, radici ed ali, terra e fuoco, lotta e speranza, ecco gli ingredienti
che da sempre costituiscono la ricetta dei Gang, che hanno dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone d’autore, senza dimenticare l’immenso potenziale della tradizione popolare più genuina.
Un tesoro inestimabile, che si inserisce a pieno titolo nei capisaldi musicali e culturali d’Italia.
(testo a cura di Alberto Calandriello)

Hernandez & Sampedro
Da Ravenna, costa orientale d’Italia, ma cuore tuffato nella musica d’oltre oceano, arriva un Duo/Band che ha stile, attitudine rock e chitarre giuste per emozionare chi ama Neil Young, i R.E.M, i Pearl Jam, Springsteen, Ramones.
Si tratta di Luca “Hernandez” Damassa, voce solista e chitarra ritmica, Mauro “Sampedro” Giorgi, chitarra solista e seconda voce.
I due artisti collaborano assieme dal 2003, quando erano rispettivamente voce e chitarra degli Stoned Machine.
Dal 2010 iniziano assieme questa nuova avventura artistica chiamata Hernandez & Sampedro, suonando circa 1000 concerti in 12 anni di attività e pubblicando 3 album di brani originali: HAPPY ISLAND (2013) DICHOTOMY (2016) entrambi per la Route61 Music, e TRACES pubblicato nel 2022 da Buenasuerte Record.

 

Sabato 26 novembre
Allè! Torna la Dj Set Trash Anni 90-2000 by Silvia & Camilla!

Ingresso 5€ con tessera arci
Biglietti disponibili in cassa la sera stessa fino ad esaurimento.
Apertura porte ore 21.30
Inizio ore 22

Per la nuova stagione torna la serata Dj set Trash di Silvia e Camilla, ormai arricchita di una decade, e sempre più trash: anni 90-2000!!!
Opening act ELECTRIC ROCK DUO: Simo e Luca vi faranno scaldare e carburare come si deve!

E allora aprite le gabbie, lavatevi le ascelle, stringete i codini, ripassate le mossette e al grido di “Vamos a bailar, esta vida nueva”, congedatevi dalla dignità e scatenate l’inferno!!!

Patty & Selma, con la loro consueta sobrietà, eleganza e moderazione sono più cariche che mai per un’ignorantissima serata all’insegna dei cult musicali trash!

Ci vediamo dalle 22.00! Stay hungry, stay foolish, stay TRASH!

>>> DRESS CODE FRIENDLY RECOMMENDED <<<
Chi saranno i nuovi Re e Reginetta della serata?!

TESSERAMENTO: La Tessera Arci è valida dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023. Può essere acquistata presso le tre associazioni del Consorzio Officine Solimano al prezzo di 12 €, per gli under 25 € 8. La Tessera Socio Sostenitore, al costo di € 25, permette di diventare sostenitore del progetto culturale Officine Solimano. Tale tessera (il cui prezzo comprende la tessera Arci) dà diritto allo sconto di € 1 su tutte le attività proposte dalle tre associazioni.

DOVE SIAMO: Piazza Rebagliati, darsena di Savona (di fronte alla chiesa e all’area giochi bimbi del porto). Segnaliamo la presenza di 3 aree parcheggio: park priamar, park torre porto, park arsenale. La struttura è in regola con le norme che garantiscono l’accesso ai disabili.

com

Ti potrebbero interessare anche: