Cose Belle23 marzo 2023 14:52

La settimana al cinema

Il programma del Nuovofilmstudio da oggi al 30 marzo

La settimana al cinema

Oggi alle 21.00 l'appuntamento è con La giunta di Alessandro Scippa: gli anni di Maurizio Valenzi, primo sindaco comunista di Napoli nel 1975, ricostruiti dal figlio di Antonio Scippa, uno dei protagonisti di quella storia. Presente il regista Alessandro Scippa insieme a Bruno Marengo, sindaco di Savona dal 1987 al 1990, Sergio Tortarolo, sindaco di Savona dal 1992 al 1994 e Marco Russo, sindaco di Savona attuale.


Ecco invece la programmazione dal 24 al 30 marzo.


Dal 24 al 27, o in prima visione il film vincitore del Premio del pubblico al Far East Film Festival, Miracle di Lee Jang-hoon: il regista coreano rievoca gli anni ’80, catturando al tempo stesso i colori caldi e i bellissimi paesaggi dei villaggi rurali della Corea centrale, per raccontare la storia vera della prima stazione ferroviaria privata in Corea, la ‘Yangwon Station’, frutto del desiderio coraggioso di Joon-kyung, giovanissimo genio della matematica che sogna per i suoi compaesani una via di collegamento con il mondo.


Dal 28 al 30, un nuovo appuntamento del ciclo di film in lingua originale con sottotitoli in italiano (e in italiano) Lost in Translation: Todd Field torna sul grande schermo con Tár, candidato a sei premi Oscar, per esplorare la natura mutevole del potere, la sua durevolezza e l'impatto che ha sul mondo moderno. Protagonista assoluta una strepitosa Cate Blanchett, Coppa Volpi a Venezia e Golden Globe per la migliore interpretazione femminile.


Giovedì 30 marzo, alle 21.00, arriva al Nuovofilmstudio La legge di Flavia Mastrella, nostra ospite in collegamento video: una video lettura a più voci della Costituzione Italiana da una pulsione incontrollabile dell'autrice che ha curato la regia sperimentale facendo parlare gli animali domestici e addomesticati con la voce del padrone. È così che il cellulare, arma di sterminio della tensione emotiva in presenza, si è trasformato in mezzo creativo a distanza.

 

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/<wbr></wbr>nuovofilmstudio. Ecco il programma in dettaglio:

Miracle

 

di Lee Jang-hoon
con Park Jeong-min, Lee Sung-min, Lim Yoon-a
Corea del sud 2021, 118'

 

Premio del pubblico al Far East Film Festival

 

ven 24 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
sab 25 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
dom 26 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)
lun 27 mar (15.30 - 18.00 - 21.00)

 

Jun-gyeong, genio incompreso della matematica, vive in un piccolo villaggio di montagna in Corea dove i treni non si fermano mai: ci sono i binari manca una stazione. Gli abitanti che hanno la necessità di andare in qualche città ci vanno a piedi lungo i binari fino a raggiungere la stazione più vicina, impiegandoci ore qualunque sia la direzione presa. Il sogno di Jun-gyeong è quello di fornire ai suoi compaesani una via di collegamento con il mondo. Per farcela è pronto a tutto. Anche a scrivere dozzine di lettere al Presidente...

 

Ambientato nel 1988, Miracle racconta la storia della prima stazione ferroviaria privata in Corea, la ‘Yangwon Station’. Il regista Lee Jang-hoon si è concentrato sulla rievocazione nostalgica degli anni ’80, catturando al tempo stesso i colori caldi e i bellissimi paesaggi dei villaggi rurali della Corea centrale, con le strade ferrate, i ruscelli, le distese erbose, i cieli azzurri e le montagne imponenti. E la Yangwon Station, frutto del desiderio coraggioso degli abitanti del villaggio e di Joon-kyung, è stata ricreata in un luogo simile a quello in cui fu originariamente costruita, riproducendo la sala d’aspetto, la piattaforma e il cartello della fermata, scritto a mano. Sebbene sia stato parzialmente romanzato, il film si basa su una storia vera che è altrettanto eccezionale degli eventi raccontati. Anche il personaggio di Jun-gyeong è basato su una persona reale; nonostante il suo talento per la matematica fosse prodigioso, sono stati la sua generosità di spirito e il suo profondo legame con il villaggio natale a rappresentare le sue qualità migliori. Lee Jang-hoon mescola l’umorismo a un tono dolcemente nostalgico, con alcuni momenti che colpiscono lo spettatore con forza. Negli scorsi decenni, il genere melodrammatico era un caposaldo del cinema coreano, ma l’industria cinematografica oggi lo ha quasi completamente accantonato. Per questo è stato incoraggiante vedere arrivare un regista in grado di portare il genere su un livello diverso. Anche i quattro protagonisti meritano grande considerazione: Park Jeong-min si è affermato come uno degli attori più richiesti della sua generazione e in questo film si immerge completamente nel ruolo di Jun-gyeong infondendogli grande spessore. La diva del K-pop Im Yoona dimostra ancora una volta il suo magnetismo con il ruolo di Ra-hee. L’attore veterano Lee Seong-min, che interpreta il padre, consegna un’interpretazione che viene fuori intensamente nell’ultima parte del film. Forse però, l’interpretazione più toccante è quella dell’attrice Lee Soo-kyung, la sorella di Jun-gyeong che fa prendere vita allo schermo in ognuna delle scene in cui appare insieme al fratello. Miracle descrive con grande empatia che cosa significa inseguire, senza mai arrendersi, un sogno che sembra impossibile da raggiungere.
«Credo che sia un miracolo guardare le persone che realizzano un sogno e ho pensato che forse potevamo ricreare quel miracolo».
(Lee Jang-hoon)
  

Trailer: https://youtu.be/<wbr></wbr>X2x2bqYx3j8

Tár

Ciclo "Lost In Translation" - in inglese con sottotitoli in italiano (e in italiano)

 

di Todd Field
con Cate Blanchett, Noémie Merlant, Nina Hoss,
USA 2022, 158'
in inglese con sottotitoli in italiano (e in italiano)

 

Coppa Volpi a Venezia 2022 e Golden Globe per la migliore interpretazione femminile (Cate Blanchett)

 

In italiano:
mar 28 mar (15.00 - 21.00)
mer 29 mar (18.00)
gio 30 mar (17.00)

 

In inglese:
mar 28 mar (18.00)
mer 29 mar (15.00 - 21.00)
 

Lydia Tár è una delle più grandi direttrici e compositrici viventi e la prima direttrice capo donna della Filarmonica di Berlino. La sua energia è straripante e non si ferma dinanzi ad alcun ostacolo: promuove continuamente progetti, tra cui la prossima registrazione dal vivo della Sinfonia numero cinque di Mahler. I suoi riferimenti fondamentali sono Francesca, la sua assistente personale, e Sharon, la sua compagna e primo violino dell’orchestra berlinese. Ma Tár è anche una donna dotata di innumerevoli difetti...

 

Con Tár, candidato a sei premi Oscar, Todd Field torna sul grande schermo per esplorare la natura mutevole del potere, la sua durevolezza e l'impatto che ha sul mondo moderno. Protagonista assoluta una strepitosa Cate Blanchett, Coppa Volpi a Venezia e Golden Globe per la migliore interpretazione femminile.
«Lydia Tár è una persona complicata che, come molti artisti, ha intrapreso una strada che richiede grandi sacrifici per realizzare un sogno diventato un incubo. Da musicista si è trasformata in gestore di un ente burocratizzato, una posizione per cui servono competenze che con l’arte non hanno niente a che fare. Le decisioni che deve prendere sono politiche e devono esulare dalla sfera personale. Sappiamo cose di lei che non ammiriamo, ma sono atteggiamenti molto umani e quando la incontriamo la sua vita sta per cambiare completamente. Lydia è un personaggio a cui pensavo da molto tempo. Sapevo dove e quando incontrarla e dove farla finire. Mi sono fissato solamente su una regola: restare sempre con lei. Nel film ci sono al massimo due angolazioni, e solo due inquadrature che non coinvolgono direttamente Lydia. Questa scelta è direttamente collegata alla sua mania del controllo. Molti elementi dovevano intrecciarsi e trovare il loro punto d’incontro. Ci abbiamo lavorato in scrittura, sperimentato insieme a Cate, la maggior parte delle cose che abbiamo provato non ci sono nel film, era psichedelia che non fa parte di questa storia. Cate stava girando altri due film, finita la giornata di riprese ci sentivamo. Abbiamo lavorato così per circa un anno, finché non ci siamo visti a Berlino. Nel frattempo, ha imparato a suonare il piano, a dirigere un’orchestra, a parlare tedesco e a usare un particolare accento americano. Mi è impossibile dire quando questo rapporto sia cominciato, ma so cosa ha creato».
(Todd Field)
  

La legge

 

di Flavia Mastrella

montaggio acrobatico Barbara Faonio

mix audio Stefano Falcone
Italia 2022, 78’


Ospite in collegamento video la regista Flavia Mastrella

 

gio 30 mar (21.00)

 

Una video lettura a più voci, della Costituzione Italiana, un’edizione per gli enti locali del 1972, da una pulsione di Flavia Mastrella che ha curato la regia sperimentale. Centonovanta persone hanno realizzato e interpretato con il cellulare la lettura di un articolo. È così che il cellulare, arma di sterminio della tensione emotiva in presenza, si è trasformato in mezzo creativo a distanza. Le disposizioni Transitorie e Finali raccontano lo stato d’animo degli umani durante il cambiamento epocale avvenuto dopo il 1945, strapazzati dal rovesciamento di potere, abbandonarono le parole e le usanze tradizionali per lasciarsi andare al sovvertimento.


«Chi vuole dominare sugli uomini cerca di svilirli, di sottrarre loro la forza di resistenza e diritti, finché siano dinanzi a lui impotenti come animali. Egli li trasforma in animali, e anche se non lo dice apertamente, entro di sé è sempre ben cosciente di quanto poco gli importino; parlandone con i suoi confidenti, egli li definirà pecore o gregge». (Elias Canetti)


«L’esigenza di affrontare la video lettura della costituzione realizzata con il telefono, facendo parlare gli animali domestici e addomesticati con la voce del padrone, scaturisce da pulsioni rabbiose, unite a un incontrollabile risentimento nei miei confronti e del popolo che si è fatto condizionare dalla legge del più forte. Durante la mia vita nomade ho incontrato tantissime persone operose che non hanno abbassato la testa, esseri creativi e culturalmente evoluti custodi di un modo di vivere assolutamente positivo e denso di valori. Durante il primo lockdown, in piena astinenza da contatto umano, ho cercato un metodo sostitutivo ai numerosi incontri con il pubblico dopo gli spettacoli che mi davano una super energia e uno scopo di vita». (Flavia Mastrella)

 

com

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