Cose Belle18 settembre 2025 15:25

Cinema, teatro e musica: riparte la stagione alle Officine Solimano

Ecco tutte le iniziative della settimana nelle sale di piazza Rebagliati

Cinema, teatro e musica: riparte la stagione alle Officine Solimano

cinema NUOVOFILMSTUDIO

ven 19 (18.00 vos)

sab 20 (15.30 - 21.00 ita)

dom 21 (18.00 ita) Cinema in Festa 3.50€

lun 22 (15.30 - 21.00 ita) Cinema in Festa 3.50€

LA TOMBA DELLE LUCCIOLE

(Hotaru no haka)

di Isao Takahata

Studio Ghibli

Giappone 2025, 88'

Negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale, un bombardamento americano uccide la madre di Seita, 14 anni, e della sua sorellina Setsuko, di 4. Rimasti soli e senza più un posto dove andare, i due cercano di sopravvivere nella campagna giapponese. Dopo aver litigato con l’unico parente rimasto, Seita cerca di badare a sé stesso e a Setsuko, trovando riparo in un rifugio abbandonato e rubando cibo. Ma con le risorse sempre più scarse, ai due fratelli non resta che aggrapparsi a brevi momenti di felicità in un mondo ormai in frantumi.

Prodotto dallo Studio Ghibli nel 1988 e diretto da Isao Takahata, "La tomba delle lucciole" è riconosciuto come una delle opere più commoventi e significative sul tema del conflitto militare e della memoria. Ambientato nel Giappone devastato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, racconta con struggente delicatezza la storia di un fratello e di una sorella costretti a sopravvivere tra le macerie del conflitto. Tratto dall’omonimo romanzo semi-autobiografico di Nosaka Akiyuki e proposto con un nuovo doppiaggio e un nuovo adattamento, il film di Takahata è considerato un caposaldo dell’animazione giapponese, un racconto doloroso ma necessario sulla guerra e sull’infanzia.

«Avevo dieci anni, vivevo in una città di media grandezza che si chiamava Okayama. Nel 1945 è stata anche bombardata. Era il 29 giugno. Poi, il 15 agosto, il Giappone si è arreso. Ma quel giorno di giugno una pioggia di fuoco ha colpito la mia abitazione e mi sono trovato in mezzo a quell’inferno. Io e mia sorella, che era più grande di me, ci siamo separati dai nostri genitori. Fuggivamo, sotto questa pioggia di fuoco... I bombardamenti aerei in Giappone hanno causato storie dolorose in moltissime famiglie, quindi sono molti i racconti su quel periodo. E anche il cinema di animazione se n’è occupato. Ma per contrastare la guerra, per avere la pace, credo non basti produrre questi cartoni animati. Perché così non si scopre la causa della guerra che nell'Asia orientale è iniziata con l’invasione giapponese della Cina. Si devono raccontare anche le cause, non solo la conclusione o i danni subiti dal Giappone. Nella storia de "La tomba delle lucciole" non voglio che i ragazzi protagonisti siano soltanto vittime dei bombardamenti. Non voglio soltanto dire che la guerra non è bella. Il mio scopo è quello di descrivere la realtà, quindi non tanto la parte emotiva, ma proprio come sono accadute le cose. Ho voluto descrivere come hanno vissuto i ragazzi in quel momento, ho cercato di dare il massimo per descrivere la vita durante la guerra».

(Isao Takahata)

Trailer: https://youtu.be/VkApJzqpQ1c

ven 19 (15.30 ita) Cinema Revolution 3.50€

sab 20 (18.00 ita) Cinema Revolution 3.50€

dom 21 (15.30 ita) (21.00 vos) Cinema in Festa 3.50€

lun 22 (18.00 ita) Cinema in Festa 3.50€

LA RIUNIONE DI CONDOMINIO

(Votemos)

di Santiago Requejo

con Clara Lago, Tito Valverde, Gonzalo de Castro

Spagna 2025, 88'

Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell'ascensore si trasforma nell’incubo temuto da tutti quando viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problemi di salute mentale. Questo scatena una serie di divertenti reazioni, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato.

Ispirata a una folle riunione di condominio realmente accaduta, il nuovo film di Santiago Requejo, adattamento del suo pluripremiato cortometraggio "Votemos", si rivolge direttamente allo spettatore: tu, alzeresti la mano? Una commedia dark sul diritto alla casa e alla salute mentale.

«Tutto è iniziato prima di scrivere il cortometraggio originale. Tramite uno psichiatra, ho scoperto la storia di una donna di Madrid con problemi di salute mentale e una vita completamente integrata. Aveva fatto un'offerta per un appartamento ma il proprietario si è tirato indietro a causa del rifiuto dei vicini. L'ho trovato degradante. Quando ho sentito questa storia, non capivo come potessero fare una cosa del genere. Stiamo parlando del diritto ad avere un tetto sopra la testa. Ma poi sono rimasto scioccato nel rendermi conto che forse avrei agito allo stesso modo. È lì che è nata la mia curiosità sul motivo di questo rifiuto e ho iniziato un percorso di incontro con pazienti e professionisti. Ho capito che la mia percezione era piena di pregiudizi, ed è questo l'elemento scatenante del film. Volevo che i personaggi funzionassero come un coro e rappresentassero i diversi colori della società. Quando si solleva il problema in pubblico, le opinioni sono più politicamente corrette rispetto a quando lo si fa nella vita privata. "Votemos" parla di molte cose, ma il filo conduttore è la mancanza di empatia. Possiamo essere corretti finché il dilemma non ci tocca direttamente, poi non è più così semplice essere misericordiosi».

(Santiago Requejo)

Trailer: https://youtu.be/jbi_AoBjDyU

ven 19 e 26 set (soci sostenitori 5€; soci ordinari 6€; non soci 7€)

TELEPORNOVISIONI 

Punk/post-punk e (no)future 

1977 - 1993 

Incontri - concerti - visioni - mostre - presentazione libri - approfondimenti - dj-set 

Due appuntamenti dedicati al cruciale quindicennio - 1977 - 1993, quel particolare segmento storico sempre più correttamente definito “preistoria del tempo presente” . Un passato prossimo che si proietta, sin da subito, e, a velocità fuori controllo, verso futuri possibili. Un’accelerazione dovuta al complesso dinamismo innescato dal Movimento del ’77, ma che tra contraddizioni, gravi incomprensioni politico- istituzionali e immaginifiche forzature palingenetico-rivoluzionarie sarà anche elemento non secondario dell’incombente Riflusso. Un arco temporale che, non a caso, si concluderà con la lenta agonia della “Repubblica dei partiti” . Tra una scomparsa e l’altra, una lunga, infinita serie di avvenimenti che imprimeranno al ‘900 quella caratteristica fondamentale che porterà lo storico E. Hobsbawm a definirlo il Secolo Breve. In estrema sintesi, dalla fine dell’Età dell’oro alla morte di Moro, dal trionfo del post-fordismo al crollo del Muro di Berlino, sino al definitivo prevalere dello Spettacolare integrato sull’autenticità del reale. 

Una stagione però, ricca anche di formidabili novità, di creatività e di libera sperimentazione. Un percorso che riattraverseremo insieme a ospiti importanti dei rispettivi periodi: Oderso Rubini e Daniela Giombini. Il primo, una delle figure centrali e più stimolanti del post-77 italiano. Tra i fondatori dell’Harpo’s Bazaar prima, e “supremo” dell’Italian Records successivamente, scopritore tra gli altri di Skiantos, Gaz Nevada e Confusional Quartet, organizzatore del Bologna Rock, mente aperta, fluida, costantemente sintonizzata sul presente, ma dall’eccezionale memoria storica e capacità di sintesi. La seconda, figura di spicco dell’underground romano e nazionale dalla prima metà degli anni ’80, autrice della fanzine-tape label Tribal Cabaret, e organizzatrice nel 1989 della prima tournée italiana dei Nirvana. Un’occasione per approfondire la ricostruzione di un momento memorabile nell’evoluzione della scena italiana e, più in generale, della musica contemporanea, avviata all’esplosione del cosiddetto fenomeno grunge. Esplorazione suddivisa in due serate e organizzata da Raindogs House, SonicReducer/Moro’s not dead, Nuovofilmstudio, In Your Eyes e-zine e Flamingo rec.

Primo appuntamento 

19/09 Skank Block Bologna: dal ’77 alla I metà degli anni ’80. 

h. 17.30 - Dagli archivi di SonicReducer/Moro’s not dead: apertura mostra Skank Block Bologna- musica, grafica, fumetto tra l’implosione del Movimento, l’emergere del punk e l’ombra del Riflusso. In esposizione pezzi rari e originali dai cataloghi di Harpo’s Bazaar, Italian Rec., Traumfabrik, Bologna Rock e le prime fanzine 

h. 18.00 - Oderso Rubini: incontro-dialogo + firma copia + aperitivo dj-set pt. 1 

h. 21.00 - Proiezione documentario Going Undergrounddi Lisa Bosi 

h. 22.45 - Concerto TV Dust + Hamburger Train a seguire dj-set pt. 2

mar 23 set (15.30 - 21.00) Cinema in Festa 3.50€

mer 24 set (18.00) Cinema in Festa 3.50€

BLACK BAG - DOPPIO GIOCO

di Steven Soderbergh

con Cate Blanchett, Michael Fassbender, Pierce Brosnan

USA 2025, 93'

Londra. L'agente segreto George Woodhouse riceve un delicato incarico dal suo superiore Meacham: ha solo una settimana per scoprire chi dall'interno dell'agenzia, ha trafugato un software top-secret. Tra i cinque sospettati c'è anche la moglie di George, Kathryn, anch'essa agente. Nel tentativo di smascherare il traditore, George invita a cena a casa sua gli altri quattro sospettati.

Steven Soderberg firma un elegantissima e precisissima vicenda di spie, inganni e doppi giochi che in realtà parla di tutt'altro: lo spionaggio come strategia e tattica delle relazioni amorose.

«Credo che la spy story sia un sistema molto efficace per diffondere le tue idee, personali o politiche. Non sarei in grado di fare un film che parli di niente o che sia una specie di oggetto di plastica usa-e-getta. Diciamo che oggi sono più attento al pubblico rispetto all’inizio della mia carriera. Ed è anche per questo motivo che "Black Bag" dura solo 94 minuti. Il soggetto era per sua natura molto asciutto, molto sintetico. La sceneggiatura era breve, e quindi anche il film è breve, ma è molto denso. Succedono un sacco di cose. Michael Fassbender riesce a fare moltissimo con niente, proprio quello che gli ho chiesto. E Cate Blanchett, vabbè, lei viene da un altro pianeta. L’importante è stato creare una sorta di composizione di personaggi in una stanza, seduti al tavolo. Avrei potuto inventarmi delle inquadrature pazzesche, ma che non sarebbero state in sintonia con il tono del film. Perché lo spionaggio è un genere efficiente, durevole e flessibile, che puoi riempire con le cose che ti interessano. E se rispetti le fondamenta e trovi un modo per mantenerlo fresco, diventa il cavallo di Troia per parlare di relazioni». (Steven Soderbergh)

mar 23 set (18.00) Cinema in Festa 3.50€

mer 24 set (15.30 - 21.00) Cinema in Festa 3.50€

L'UOMO DI ARGILLA (SCHEDA DI MICHELA)

(L'homme d'argile)

di Anaïs Tellenne

con Raphaël Thierry, Emmanuelle Devos

Francia 2023, 94'

Raphaël ha una fisicità possente e una benda sull'occhio. Vive con la madre in una piccola abitazione adiacente a un maniero disabitato di cui sono i custodi. Tra la caccia alle talpe, le esibizioni con la cornamusa e gli incontri fugaci con la postina, le sue giornate trascorrono con la consueta routine, finché una notte tempestosa, Garance, l'ereditiera, fa improvvisamente rientro nella casa di famiglia. Da quel momento per Raphaël niente sarà più lo stesso.

Incorniciato in un'ambientazione fiabesca e seducente, e acclamato in patria come uno dei film rivelazione degli ultimi anni, "L'uomo d'argilla" colpisce al cuore lo spettatore per il suo racconto poetico e toccante: un elogio dell'empatia e del ruolo della bellezza e dell'arte come stimolo per una crescita interiore. Una storia d'amore non convenzionale che trasforma e migliora.

«All'origine di questo film c’è l’incontro con Raphaël Thiéry: privo di un occhio e con un fisico insolito, ha imparato a convivere con l'abitudine alla condiscendenza, al rifiuto e alla sfiducia. Facendo della suo volto "atipico” una risorsa, il cinema ha cambiato il modo di guardarlo. Questa esperienza mi ha affascinato perché ha messo in luce un problema che tutti abbiamo dentro di noi: quello del potere dello sguardo altrui. Quanto ci condiziona? E soprattutto, come può bastare un solo sguardo per trasformarci, per liberarci? Questa domanda è il cuore de “L’uomo di argilla”. Il suo incontro con Garance - l'affascinante Emmanuelle Devos - è indefinibile. Genera un contesto tormentato, lasciando spazio all'interpretazione: gesto artistico? Storia d’amore? Il rapporto che formano insieme è estremamente unico e nessuna parola, nessuna etichetta può definirlo con precisione. Non è né una storia d’amore, né un’amicizia, né una collaborazione professionale. Con i mezzi espressivi specifici del cinema, volevo esplorare la natura di un rapporto unico e farlo sentire. Raphaël è un personaggio parco di parole, ed è attraverso la cornamusa che riesce a farci comprendere i suoi stati d'animo. In questo universo del non detto, la musica dona parole a chi non ne ha e pone Raphaël, nonostante le differenze sociali, sullo stesso piano di Garance: il loro incontro è innanzitutto quello di due artisti». (Anais Tellenne)

gio 25 set (18.00 - ingresso libero)

CGIL Savona presenta:

AMIANTO - STORIA DI UNA LOTTA OPERAIA

da un’idea di Marcello Zinola e della Camera del Lavoro di Genova

con la regia di Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli

Prodotto da Camera del Lavoro di Genova, SPI CGIL Genova e Liguria e FIOM CGIL Genova

Una lotta operaia lunga più di 10 anni. E' quella che a Genova ha sostenuto e difeso 1400 lavoratori accusati di aver indebitamente ottenuto i benefici per l'esposizione all'amianto. Una storia che il docufilm prodotto da Fiom, SPI e Camera del Lavoro di Genova ricapitola con grande chiarezza. Nato da un'idea di Marcello Zinola e Giovanna Cereseto e realizzato da Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli, il documentario è già stato selezionato da diversi festival. Nonostante   l'indifferenza generale, il pregiudizio mediatico e una politica distratta il sindacato è riuscito a ottenere la restituzione dei diritti negati. Intanto però l'amianto continua a uccidere: 3600 le vittime in Liguria dagli anni Novanta. Ufficialmente messa al bando nel '92, la fibra di asbesto ha continuato a essere presente nelle acciaierie, nelle officine metalmeccaniche e sulle navi. Esempio di giornalismo d'inchiesta, sviluppato attraverso il racconto dei protagonisti, il docufilm vuole offrire uno strumento di memoria collettiva.

gio 25 set (21.00 - offerta libera a sostegno della causa)

Associazione Terra di Luce presenta:

A SPOT OF LIGHT IN AGBOGBLOSHIE

di KY Films Studios 

con la gioventù e la comunità della baraccopoli di Agbogbloshie

Ghana 2024, 15’ - sottotitoli in italiano e inglese

Presenta la serata Isabella Cambiganu, presidente dell'associazione Terra di Luce. 

In collegamento video Federico Monica, architetto e reporter (esperto di città africane e cooperazione internazionale)

Breve ma significativo documentario a cura di Terra di Luce - aps in collaborazione 

con la piccola ong ghanese indipendente Asase Africa Foundation (AAF), "A spot of light in Agbogbloshie" dà voce a frammenti delle storie e verità, ai sogni della gioventù dimenticata “cuore di luce” dell'immensa infernale baraccopoli di Accra (metropoli capitale del Ghana). 

Così testimonia il coraggioso operato dell'invisibile organizzazione locale AAF nel cuore dello slum di Agbogbloshie, a stretto contatto con una comunità che sopravvive ogni giorno in condizioni disumane dove l'emergenza è la normalità (sociale, ambientale, sanitaria...), e che Terra di Luce sostiene con una forma inedita di "cooperazione dal basso". Progetti a supporto della Vita dove la vita pare aver meno valore, eppure pulsa con tutta la forza e la bellezza delle talentuose creature che lì sono sostenute, per camminare insieme verso una nuova Comunità Umana e della Coscienza. 

Nota come discarica mondiale di rifiuti elettronici altamente inquinanti, Agbogbloshie è una sorta di "buco nero", un concentrato simbolico dei paradossi creati da iniquità sistemiche e corruzione, che è stato oggetto di numerosi articoli giornalistici, servizi televisivi e documentari nel mondo. Tante le promesse di interventi e i proclami che non hanno prodotto negli anni cambiamenti reali per la comunità. 

Lungi dal voler cristallizzare un'altra immagine drammatica dell'Africa, e rifuggendo consumate “retoriche umanitarie”, si intende portare una testimonianza autentica dal campo, dove si affianca Asase Africa (che in lingua locale Akan indica “l'amore e la protezione della Madre Terra”), nel rispetto e nella conoscenza. Un'alleanza che sfida l'impossibile per costruire un “punto luce” permanente entro Agbogbloshie, con un centro educativo che sia culla di valori, ritrovato valore e radici per nuovi sviluppi.

 

teatro dei cattivi maestri 

 

📌Sabato 4 ottobre, ore 18.00

📢PRESENTAZIONE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE E DEI NUOVI LABORATORI CON OROSCOPO E VINELLO!

⚠Vi aspettano SCONTI SPECIALI SUI CARNET PER ADULTI!!

👉Volete conoscere cosa vi nasconde il futuro? I Cattivi Maestri hanno studiato uno speciale oroscopo che vi consiglierà gli spettacoli in base alle vostre congiunture astrali. Non ci credete? Sarà il nostro Capodanno per brindare insieme alla nuova stagione, i nuovi laboratori e gli speciali appuntamenti per i soci!

🎭ALTRE INFO LABORATORI🔽

‼PRIMA LEZIONE DI PROVA, GRATUITA!

👉Laboratorio di creatività teatrale per bambini (dai 6 ai 9 anni) - Tutti i lunedì, a partire dal 3 novembre 2025, dalle 16.15 alle 18 - Insegnanti: Michela Castellani e Filippo Poggio

👉Laboratorio di creatività teatrale per ragazzi (dai 10 ai 13 anni) - Tutti i mercoledì, a partire dal 5 novembre 2025, dalle 16.15 alle 18 - Insegnanti: Michela Castellani e Filippo Poggio

👉Laboratorio di recitazione teatrale per giovani (dai 14 ai 19 anni) - Tutti i giovedì, a partire dal 6 novembre 2025, dalle 16.45 alle 18.30 - Insegnanti: Michela Castellani e Filippo Poggio

👉Laboratorio per adulti, livello base - Tutti i mercoledì, a partire dal 22 ottobre 2025, dalle 20.15 alle 23 - Insegnanti: Maria Teresa Giachetta, Fabio Fiori, Jacopo Marchisio

👉Laboratorio per adulti, livello avanzato - Tutti i lunedì, a partire dal 20 ottobre 2025, dalle 20.15 alle 23 - Insegnanti: Francesca Giacardi, Antonio Tancredi

👁‍🗨Tutti i saggi e spettacoli finali si terranno tra la seconda metà di maggio e l’inizio di giugno.

▶www.cattivimaestri.it

▶www.officinesolimano.it

▶cattivimaestri@officinesolimano.it

▶3921665196/3492984973/3475860670

 

 

RAINDOGS HOUSE musica

 

Venerdì 19 settembre dalle 20.30

“TELEPORNOVISIONI” PUNK/POST-PUNK E (NO)-FUTURE – ITALIA 1977 – 1993

Ingresso Up To You! con tessera arci.

Per le proiezioni al NuovoFilmstudio ingresso 5/6/7e

 

 

Ciao amici, siamo caldissimi per la riapertura della stagione questo venerdì 19 settembre con TELEPORNOVISIONI #1, primo di due appuntamenti dedicati alla cultura punk e post punk.

È stato comunicato oggi che nella stessa giornata alle ore 18, con partenza presso la Piazza del Brandale si terrà la manifestazione “PER GAZA” a cui invitiamo alla partecipazione.

Per questo motivo la nostra iniziativa slitta di qualche ora rispetto al programma originale con gli orari che trovate nella locandina qua sotto. Vi preghiamo di fare girare. Grazie. A venerdì, in manifestazione prima e alle Officine Solimano dopo. Allé!

 

“TELEPORNOVISIONI”

Punk/Post-Punk e (no)-future

Italia 1977 – 1993

 

Incontri – Concerti – Visioni – Mostre – Presentazione libri – Approfondimenti – Dj Set

 

Due appuntamenti dedicati al cruciale quindicennio 1977-1993, sempre più riconosciuto come “preistoria del tempo presente”. Un passato prossimo proiettato, sin da subito, verso futuri incalzanti, frutto dell’accelerazione innescata dal Movimento del ’77. Un dinamismo che, tra contraddizioni, incomprensioni istituzionali e tensioni rivoluzionarie, anticipa il Riflusso e accompagna l’agonia della “Repubblica dei partiti”.

Un arco storico che, tra sparizioni e cesure, imprime al ‘900 quel ritmo breve colto da E. Hobsbawm: dalla fine dell’Età dell’oro alla morte di Moro, dal post-fordismo al crollo del Muro, fino al trionfo dello spettacolare integrato sull’autenticità del reale.

Una stagione però, ricca anche di formidabili novità, di creatività e di libera sperimentazione. Un percorso che riattraverseremo insieme a ospiti importanti dei rispettivi periodi: Oderso Rubini e Daniela Giombini. Il primo, una delle figure centrali e più stimolanti del post-77 italiano. Tra i fondatori dell’Harpo’s Bazaar prima, e “supremo” dell’Italian Records successivamente, scopritore tra gli altri di Skiantos, Gaz Nevada e Confusional Quartet, organizzatore del Bologna Rock, mente aperta, fluida, costantemente sintonizzata sul presente, ma dall’eccezionale memoria storica e capacità di sintesi. La seconda, figura di spicco dell’underground romano e nazionale dalla prima metà degli anni ’80, autrice della fanzine-tape label Tribal Cabaret, e organizzatrice nel 1989 della prima tournée italiana dei Nirvana. Un’occasione per approfondire la ricostruzione di un momento memorabile nell’evoluzione della scena italiana e, più in generale, della musica contemporanea, avviata all’esplosione del cosiddetto fenomeno grunge.

Esplorazione suddivisa in due serate e organizzata da Raindogs House, SonicReducer/Moro’s not dead, Nuovofilmstudio, In Your Eyes e-zine e Flamingo Records.

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