Cose Belle20 giugno 2020 18:28

Festa della musica senza musica

Gli ultimi a ripartire e anche tra gli ultimi a ricevere gli indennizzi, i lavoratori dello spettacolo si sentono “l’ultima ruota: quella che fa divertire”, come scrive il rapper Frankie Hi-Nrg Mc su twitter

Festa della musica senza musica

Quello che per altri è divertimento, per loro è un lavoro: e oggi nella musica ci sono migliaia di lavoratori che risentono della crisi dovuta all’epidemia di coronavirus. 

Il settore culturale genera il 16% del PIL in Italia, e molto di più potrebbe generarne con politiche lungimiranti: una ricerca che è stata presentata l’anno scorso al festival Umbria Jazz di Perugia rivela che cultura e spettacolo stimolano l'economia e creano ricchezza nel territorio.

Ogni euro speso nella gestione di un evento culturale genera effetti economici positivi per oltre 2,5 euro.

Ci uniamo ai tanti artisti che vedete in queste foto, ai molti altri che hanno aderito all’appello “non lasciateci senza musica” e alle migliaia di lavoratori del comparto, che non è costituito solo da frontman più o meno celebri ma da tecnici, fonici, organizzatori di eventi, creativi, promoter, filmmaker: cercheremo di dare il nostro piccolo contributo domani, col sedicesimo video del progetto Covid 19 di Chiara Pasetti e Mario Molinari.

“Povera Italia che canta dai balconi”, canta Lu Colombo nella splendida canzone AliAli nata a Milano nei giorni più duri dell’emergenza covid.

Quel canto dai balconi mostra il significato profondo della musica che ha il potere immediato di unire ed emozionare, di rallegrare o rattristare, e di ricordarci i momenti più importanti della nostra vita.

A domani per il nuovo video, che ospiterà tra gli altri i contributi del compositore savonese Federico De Caroli (Deca) e dell’attrice genovese Lisa Galantini e, come sempre, Achille Lauro.

Non lasciateci senza musica.

 

G.S.

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