Con l'arrivo del nuovo anno il Nuovofilmstudio ha deciso di ripartire con il programma bimestrale: in copertina un magnetico Toni Servillo nei panni di Eduardo Scarpetta, protagonista in "Qui rido io" di Mario Martone.
Il programma è scaricabile in formato pdf dal sito www.officinesolimano.it mentre la versione cartacea sarà disponibile in sala nei prossimi giorni.
Continuano fino a lunedì 17 gennaio le proiezioni di "Un eroe", Gran Premio della giuria al Festival di Cannes 2021 del regista iraniano Asghar Farhadi.
Martedì 18 e mercoledì 19 gennaio “Qui rido io” di Mario Martone, il racconto della vita e dell'arte del grande drammaturgo Eduardo Scarpetta, capostipite di una grande dinastia proseguita con i fratelli De Filippo, suoi figli illegittimi.
Giovedì 20 gennaio ritorna Find The Cure con "Mondovisioni", la rassegna organizzata da CineAgenzia insieme al settimanale Internazionale che presenta da oltre 10 anni i più appassionanti e urgenti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival e proposti in esclusiva per l’Italia. Dopo la scorsa edizione che ha dovuto fare i conti con la lunga chiusura delle sale cinematografiche, Mondovisioni torna al Nuovofilmstudio con cinque coinvolgenti film d’autore. Il primo appuntamento è con "Sieged: the press vs denialism", dove i reporter brasiliani affrontano le falsità del presidente Bolsonaro nel pieno della crisi causata dal Covid.
Per chi dovesse ancora rinnovare la tessera, il momento migliore per raggiungere la sala è all'apertura, favorendo gli ingressi e riducendo le code.
Un eroe | ||||||
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(A hero)
Gran Premio della giuria al Festival di Cannes 2021
gio 13 gen (15.30 - 18.00 - 21.00)
Shiraz. Rahim Soltani ha contratto un debito che non può onorare. Per questa ragione sconta da tre anni la pena in carcere. Separato dalla moglie, che gli ha lasciato la custodia del figlio, sogna un futuro con la nuova compagna che trova accidentalmente una borsa piena d'oro. Oro provvidenziale con cui 'rimborsare' il suo creditore. Rahim pensa di venderlo ma poi decide di restituirlo con un annuncio. La legittima proprietaria si presenta, l'oro è reso e il detenuto promosso al rango di eroe virtuoso dall'amministrazione penitenziaria che decide di cavalcare la notizia...
Dopo due esperienze internazionali, Asghar Farhadi (due volte Premio Oscar con "Una separazione" e "Il cliente"), torna nel suo paese e dimostra con "Un eroe" di sapere infilare come nessuno le derive della società iraniana, logorata dalla burocrazia, la diffidenza, la manipolazione.
«Mi è capitato spesso di leggere nei giornali storie come questa. Storie di persone comuni diventate improvvisamente famose per aver compiuto un gesto altruistico. "Un eroe" non trae spunto da uno specifico fatto di cronaca ma quando l'ho scritto avevo in mente questo genere di vicende. All'inizio avevo una vaga idea della storia, grazie agli eventi reali di cui avevo letto. Con il passare degli anni l'idea è diventata più chiara. Lavoro sempre nello stesso modo. Lo spunto nasce da un'immagine, una sensazione, una breve trama che si sviluppa nel tempo. Come nella vita reale, i miei personaggi presentano dimensioni diverse e in alcune circostanze alcune di queste prendono il sopravvento diventando più visibili. Si tratta di personalità “grigie”, non stereotipate o unidimensionali. Nella nostra vita di tutti i giorni, le persone hanno delle contraddizioni, presentano tendenze in conflitto tra loro e sono internamente tormentate quando devono prendere una decisione. Ognuno di noi ha le proprie ragioni per agire come agisce, perfino quando non ne siamo consapevoli. Se chiedessimo a chiunque di elencarle non riuscirebbe a farlo. Spesso sono anche contraddittorie. Nella vita reale le persone possono metterci anni a capire le ragioni delle proprie azioni perché sono profondamente incorporate nel loro passato. Inoltre vorrei chiarire che non credo che tutte le azioni siano giustificabili. Non si tratta di legittimare, ma di comprendere. Comprendere non vuol dire legittimare. Conoscendo le ragioni che hanno spinto qualcuno ad agire in un certo modo può aiutarci a capire quella persona pur senza prendere le sue parti».
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